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Il Giubileo dei politici

L’impegno dei parlamentari per la riduzione del debito estero

In questa fase di elaborazione del programma per il Giubileo del 2000, l’intergruppo “parlamentari per il Giubileo” presieduto dalla senatrice Ombretta Fumagalli Carullli, si sta concentrando, con priorità assoluta sul drammatico problema del debito estero dei paesi più poveri, specialmente dei 41 paesi classificati dalla banca mondiale come “paesi poveri altamente indebitati” (HIPC). Lo sforzo è quello di promuovere una sostanziale riduzione, se non una cancellazione del debito (ovviamente escludendo quello contratto da molti governi autoritari per acquistare armi).

Tappa fondamentale del cammino verso il Giubileo, è stata la recente presentazione all’ONU, a tutte le delegazioni accreditate al palazzo di vetro di New York, del programma dell’Intergruppo, che prevede anche il varo di leggi universalmente riconosciute sulla libertà religiosa e sulla dignità della persona. Lo scopo del viaggio era essenzialmente quello di promuovere, attraverso la mediazione della diplomazia internazionale, la nascita di associazioni simili a quella italiana all’interno dei parlamenti di tutto il mondo. Una tappa fruttuosa, del resto è l’ONU la principale istituzione dove siedono i rappresentanti di quelle nazioni che sono afflitte dal problema del debito estero.

I parlamentari sono inoltre impegnati a sostenere gli sforzi della società civile delle ONG e delle fondazioni private per alleviare il debito dei paesi più poveri da parte delle rispettive istituzioni nazionali della finanza. Nonostante la crisi nei Balcani,  l’intergruppo italiano sta cercando di influenzare attivamente il governo (e in parte ci è già riuscito) per la negoziazione di proposte e di piani finanziari al fine di far arrivare questa sfida negli appropriati contesti finanziari, a cominciare dal G-7. Anche l’annuncio dato dal governo sulla volontà dell’Italia di ridurre unilateralmente parte del debito che nei suoi confronti hanno alcune nazioni del cosiddetto “terzo mondo” va in questa direzione. Inoltre, una campagna privata per la raccolta di fondi si sta sviluppando al fine di alleviare il debito di alcuni paesi HIPC. E a questo proposito i “parlamentari per il Giubileo” si stanno attivando perché Palazzo Chigi introduca una legge per raddoppiare la somma che sarà raccolta tra i cittadini. La speranza è che simili iniziative vengano prese da altre nazioni industrializzate e questa è anche l’attesa (verificata concretamente a New York) dei popoli che non vedono decollare il proprio sviluppo a causa di questa vera e propria “garrota”.

La soluzione del problema del debito internazionale può aiutare concretamente la causa della pace, la pace vera, quella che si basa sulla comprensione e soprattutto sulla giustizia.

Durante la visita all’ONU è stato anche presentato il “pellegrinaggio”, via mare che, sulle orme di San Paolo, porterà più di mille parlamentari di tutto il mondo , da Gerusalemme a Roma, per la celebrazione del “Giubileo dei responsabili della cosa pubblica”, fissato dal Papa per il 5 novembre del 2000. In quella occasione, la speranza è di vedere riunito nella città eterna il “Parlamento del mondo” per discutere, ma soprattutto per decidere concretamente sul futuro dell'umanità del terzo millennio. Un appuntamento, quello con il futuro, che nessuno può mancare.

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