Una carezza di speranza - Card. Roger Etchegaray
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I GIOVANI, DA PARIGI ALLA PORTA SANTA DEL 2000

UNA CAREZZA DI SPERANZA

Card. Roger Etchegaray

È facile prevederlo: per prima cosa sarete contati, anche se in maniera approssimativa: "Erano alcune centinaia di migliaia". Succede sempre così, quando vi date appuntamento per qualcosa di importante in qualche angolo del mondo. Forse è una deformazione di chi vi guarda soprattutto dal versante della quantità.

Certo, sarete in tanti, come una fiumana colorata che serpeggerà tra le strade di Parigi, come la Senna sotto i ponti. Ma quando a chiamarvi è - ancora una volta - il Papa, che può importare il numero? Non importa perché, quando a chiamare è il Papa, voi diventate qualcos'altro: diventate - tutti insieme - un solo sorriso di Dio. La vostra forza è questa, e siete i primi a saperlo. Perché del quel sorriso non siete un indistinto riflesso, ma l'immagine viva. Siete le vele alzate della speranza che Cristo trasmette al mondo. Ora che sta calando il tramonto su un millennio, c'è bisogno di speranza per arrivare a scorgere - pur tra le nebbie che sono tutt'intorno - il chiarore dell'alba. L'alba del nuovo millennio di Cristo.

Sarete voi a dare la prima impronta a questo nuovo pellegrinaggio attraverso i secoli, a questo fiume di storia che si diffonde - come voi tutti sulla via del ritorno - fino ai quattro angoli della terra. Il Grande Giubileo del Duemila viene a ricordarci che, duemila anni fa, Cristo si è fatto compagno di strada dell'uomo. E che da allora non lo ha più abbandonato. La festa che ci apprestiamo a celebrare porta, innanzitutto, il segno di un planetario grazie all'unico Salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre. Di questa festa siamo tutti parte. E i giovani di Parigi un po' di più, perché questo incontro - come afferma il Papa nel Messaggio - formerà "un'icona vivente della Chiesa pellegrina lungo le strade del mondo". Sotto il segno della Croce dell'Anno Santo, che avrà visitato le diocesi di tutta la Francia, gli sguardi convergeranno verso Cristo. Si, è proprio vero: Cristo ha bisogno delle mani dei giovani per dare al mondo una carezza di speranza.

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