Uno sguardo oltre il semplice spettacolo - Domenico Del Rio
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GIUBILEO E INFORMAZIONE

UNO SGUARDO OLTRE IL SEMPLICE SPETTACOLO

Domenico Del Rio

Editorialista della "Stampa"

Il presente è il passato del futuro, pare dicesse sant'Agostino. Il che vuol dire poco come previsione. Ciò, infatti, può significare che ci sarà una rottura, ci sarà del nuovo, nel futuro rispetto al passato. Ma può significare che il futuro avrà un collegamento col presente e cioè sarà più o meno uguale.

Personalmente, per quanto riguarda i mass media, credo che si avvererà la seconda interpretazione. E allora per rispondere alla domanda su questo futuro a breve distanza che sarà il rapporto tra il Giubileo e i mass-media, basterà guardare al presente.

Oggi, sembra esserci una incapacità dei mass-media, almeno così come si sono andati assestando nella loro forma o natura attuale, a rilevare gli eventi religiosi e spirituali. Si potrebbe dire che nemmeno negli eventi culturali c'è una capacità di cogliere gli aspetti spirituali (forse neanche quelli umanistici), preferendo portare l'attenzione sulle stranezze, le curiosità, l'esibizione, la morbosità. Anche l'informazione religiosa di carattere culturale non entra quasi mai nelle pagine di cultura dei giornali (a meno che non ci siano interessi editoriali...) per la sua serietà o importanza, ma soltanto se è carica di curiosità o di contestazione. L'Italia è un paese considerato tra quelli cattolici almeno anagraficamente, ma in fatto di religione, i giornali italiani si mostrano sempre molto rispettosi verso l'ebraismo, il buddismo, il protestantesimo , ma si lasciano andare volentieri a critiche e rifiuti per quanto riguarda la Chiesa cattolica, soprattutto se si tratta di interventi pontifici o episcopali nel campo dell'etica, cui si accompagnano indifferenza, adulterazione, per non dire derisione, per le cose della fede.

Non tragga in inganno lo spazio che viene dato soprattutto ai viaggi (o alla salute) del papa. Questo entra più che altro negli aspetti della spettacolarità o del pettegolezzo di cui si nutrono i giornali. In fondo, si riduce la Chiesa alla figura dell'attuale pontefice, divenuto grande personaggio di consumo, visto come eroe coraggioso se va a Sarajevo, poi rifiutato o denigrato se parla di aborto, se interviene contro la guerra del Golfo o contro la programmazione delle nascite al Congresso di Pechino.

Ultimamente, sembra diventato interessante una specie di gioco di fine pontificato: personaggi della Chiesa cattolica, vescovi o cardinali, entrano nelle cronache giornalistiche o per alcuni loro interventi o tramite interviste dirette, e le loro affermazioni vengono viste e presentate in un disegno di radicali trasformazioni o di cambiamenti nel papato e nella Chiesa, avallando così con le parole di prelati la propria concezione di un cattolicesimo futuro senza impegni di fede o di etica, laicizzato o globalizzato dentro tutte le religioni mondiali.

Recentemente, in una inchiesta del quotidiano "Avvenire", si sono viste dichiarazioni di tutti i direttori dei quotidiani italiani che, in teoria, davano positivi apprezzamenti sulla necessità di una seria informazione religiosa, salvo poi a continuare nell'andamento sopra rilevato.

È naturale così che riguardo al Giubileo, non appaiono sui giornali informazioni sulla natura e gli scopi di tale avvenimento. Sarebbe interessante vedere se e quale idea del Giubileo i lettori si sono fatti finora dalle pagine dei giornali o dalle notizie della televisione. I mass-media sembrano porre il Giubileo soltanto dentro una dimensione turistica di massa con riferimento a Roma. Di qui lo spavento per previste invasioni di turisti ("pellegrini") nella capitale italiana, spavento espresso sulle prime pagine dei giornali anche da illustri firme della cultura.

Si può essere sicuri che, inquadrato dentro il fascino dell'arrivo del Duemila, con la grandiosità che certamente avvolgerà l'apertura della Porta santa (si ripeterà la spettacolare processione notturna giù dai giardini vaticani fino a San Pietro, con la regia di Zeffirelli, dell'anno giubilare straordinario 1983?) l'inizio del Giubileo avrà notevole spazio sui giornali. Poi sarà lasciato al suo destino di avvenimento spirituale, che non interessa i mass-media. Alla fine, il tema sarà ripreso per fare i conti dei pellegrini che saranno arrivati a Roma e dei soldi che avranno intascato il Vaticano e gli albergatori della capitale...

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