Occhio sulle speranze di un'epoca davvero nuova - Paolo Graldi
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GIUBILEO E INFORMAZIONE

OCCHIO SULLE SPERANZE DI UN'EPOCA DAVVERO NUOVA

Paolo Graldi

Direttore del "Mattino"

È innegabile che di Giubileo si senta indubbiamente parlare, sia nei riferimenti che il Papa vi dedica costantemente, sia sulversante politico, per le grandi opere collegate all'evento-giubilare, e spesso con polemiche: emblematico lo scontro di qualche mese fa tra il Di Pietro ministro dei Lavori Pubblici, la compagine di Governo e l'amministrazione di Roma. Tuttavia ciò che ancora manca, a mio parere, è una visione globale dell'appuntamento: nei suoi orizzonti spirituali, così come in quelli logistici e organizzativi non meno rilevanti. D'altra parte, se il Giubileo fosse già compiutamente presente nell'opinione pubblica, che ruolo avremmo in quanto operatori dell'informazione?

In questo senso il rapporto tra Giubileo e media non può che essere a larghissimo raggio: mai quanto in questo caso la completezza dell'informazione riveste un ruolo decisivo. Il Millennio che va a cominciare reca le incognite, i nodi irrisolti ma anche le speranze di una era davvero nuova: di qui il carattere certo eminentemente spirituale del Giubileo. Ma guai a sottovalutarne le implicazioni organizzative, in termini di capacità di accoglienza per Roma come per altre sedi, Napoli compresa. Un flusso di milioni di pellegrini va opportunamente organizzato, predisposto. Non si può affidare all'italica virtù (in realtà vezzo) dell'improvvisazione. Vedo che la Chiesa, con la "Grande Missione cittadina" per Roma si è mossa per tempo sulla diffusione dei valori legati al Giubileo. Non ancora così le istituzioni per quel che riguarda i dispositivi che dovranno rendere possibile l'appuntamento dell'Anno Santo. C'è dunque un versante istituzionale a livello centrale come degli Enti locali che va incalzato perché si metta al passo con la portata dell'evento: in termini di infrastrutture, trasporti, rete alberghiera. Alòtrettante opere che necessitano di progetti e scadenze precise, se non si vuopl fallire. Anche questo è impegno non da poco per i media.

L'attenzione costante che "Il Mattino" dedica al magistero pontificio non può non comprendere anche il Giubileo: direi anzi che è uno dei temi conduttori, e ciò grazie anche alle sollecitazioni proposte da Tertium Millennium di cui abbiamo anticipato proprio i contenuti del terzo numero. Altrettanto seguiamo il dibattito politico sulle iniziative del Governo per il Giubileo. Direi dunque che più che una "prospettiva" il Giubileo è per "Il Mattino" già un tema. E non c'è dubbio che il dibattito sulle sue implicazioni, in area non soltanto cattolica, sono per noi uno stimolo a ritornarvi.

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