La parola del Papa
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GIOVANNI PAOLO II IN POLONIA

LA PAROLA DEL PAPA

"O Madre di Dio,

o Vergine, da Dio

sei glorificata! "

Madre di Jasna Gòra e Regina, vengo oggi a Te in un pellegrinaggio di fede, per ringraziarti dell'incessante protezione su tutta la Chiesa e su di me, specialmente durante i cinquant'anni del mio sacerdozio e quelli del mio servizio sulla sede di Pietro. Con grande fiducia mi presento in questo santo luogo - sul Colle di Jasna Gòra, così caro al mio cuore, per esclamare una volta ancora: Madre di Dio e nostra, Ti ringrazio di essere la Stella Polare della costruzione di un futuro migliore per il mondo, di essere Patrona dell'edificazione della civiltà dell'amore in tutto il genere umano. madre, Ti prego umilmente, circonda con la tua materna protezione i giorni e gli anni che ci separano ancora dall'anno Duemila. Affido alla tua intercessione la preparazione al Grande Giubileo del Cristianesimo. Aiuta tutte le nazioni del mondo ad iniziare il nuovo millennio in unione a Cristo - Re dei secoli.

(Dalla preghiera di Giovanni Paolo II pellegrino nel Santuario di Jasna Gora. Czestochowa, 4 giugno 1997)

«Il 16 ottobre 1978, memoria liturgica della santa Edvige di Slesia, durante il Conclave, dopo la mia elezione, il Primate del Millennio mi ha detto: "Ora devi condurre la Chiesa nel Terzo Millennio". E per questo motivo, miei cari sono venuto in Polonia. Sono venuto al Congresso Eucaristico di Wroclaw. Sono venuto per andare a Gniezno alle celebrazioni del Millennio di sant'Adalberto. Sono venuto per chiedere su questi itinerari millenari la grazia di poter compiere quella missione che forse la Divina Provvidenza mi ha affidato nelle parole del grande Primate del Millennio. Ma, cari miei, gli anni passano e voi dovete supplicare Dio in ginocchio affinché io possa riuscirci».

(Dall'Omelia nella spianata di Gorzow. 2 giugno 1997)

«Ecco che il 46° Congresso Eucaristico Internazionale raggiunge il suo momento culminante: Statio Orbis! Intorno a quest'altare si riunisce oggi spiritualmente la Chiesa di tutti i continenti del globo terrestre (...). Questo Congresso si iscrive in modo organico nel contesto del Grande Giubileo dell'Anno 2000. Nel programma della preparazione spirituale al Giubileo, quest'anno è dedicato ad una particolare contemplazione della Persona di Gesù Cristo: "Gesù Cristo, l'unico Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre" (cf Eb 13, 8). Poteva dunque mancare quest'anno questa professione eucaristica di fede di tutta la Chiesa?».

(Dall'Omelia nel corso della Solenne Celebrazione della "Statio Orbis" sulla spianata nel centro di Wroclaw. 1 giugno 1997)

«Alla soglia del terzo millennio la testimonianza di sant'Adalberto è sempre presente nella Chiesa e sempre produce frutto. Dobbiamo riprendere con nuovo vigore la sua opera di evangelizzazione. Aiutiamo a riscoprire Cristo chi lo ha dimenticato insieme col suo insegnamento. Ciò si avvererà quando schiere di testimoni fedeli al Vangelo cominceranno di nuovo a percorrere il nostro continente; quando le opere di architettura, di letteratura e di arte mostreranno, in modo avvincente all'uomo d'oggi, Colui che è "lo stesso ieri, oggi e sempre"; quando nella liturgia celebrata dalla Chiesa gli uomini vedranno quanto è bello rendere gloria a Dio; quando scorgeranno nella nostra vita una testimonianza di cristiana misericordia, di eroico amore e di santità. Ci affidiamo a sant'Adalberto, chiedendogli di intercedere per noi, mentre la Chiesa e l'Europa si preparano al Grande Giubileo dell'anno 2000».

(Dall'omelia nel corso della Celebrazione Eucaristica a Gniezno. 3 giugno 1997)

«Il Giubileo del martirio di sant'Adalberto, Vescovo di Praga e monaco benedettino, esorta a riflettere sul mandato di Cristo: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni" (Mt 28, 19) ed esorta la Chiesa in Polonia a riprendere con uno slancio rinnovato l'opera della nuova evangelizzazione negli anni del Grande Giubileo dell'Anno 2000.

Alla soglia del terzo millennio del cristianesimo, tutti dobbiamo unirci nella fondamentale missione di "rivelare Cristo al mondo, aiutare ciascun uomo perché ritrovi se stesso in Lui, aiutare le generazioni contemporanee dei nostri fratelli e sorelle, popoli, nazioni, stati, umanità, paesi non ancora sviluppati e paesi dell'opulenza, tutti insomma a conoscere le "imperscrutabili ricchezze di Cristo" (Ef 3, 8), perché queste sono per ogni uomo e costituiscono il bene di ciascuno" (Redemptor hominis, 11). Alla soglia del Grande Giubileo dell'Anno 2000, affido al Sacratissimo Cuore di Gesù e al cuore immacolato di Maria tutti gli Ordini, le Congregazioni, le Società di Vita Apostolica e gli Istituti Secolari in Polonia, sia maschili che femminili».

(Dal messaggio alle persone consacrate presenti a Jasna Gòra. 4 giugno 1997)

«Vengo qui per affidare tutte le preoccupazioni della Chiesa e dell'umanità a Cristo Misericordioso. Alla soglia del terzo millennio, vengo, per affidargli ancora una volta il mio ministero Petrino - "Gesù, confido in Te!". Una volta ancora vi chiedo di pregare per le intenzioni della Chiesa e di sostenermi nel mio ministerium Petrinum. So che tale preghiera viene sempre qui innalzata: vi ringrazio per questo di tutto cuore. Tutti ne abbiamo tanto bisogno: tertio millennio adveniente».

(Durante la visita al tempio di Cracovia dedicato alla Divina Provvidenza. 7 giugno 1997)

«Santa nostra Regina Edvige, insegnaci oggi, alla soglia del terzo millennio, quella saggezza e quell'amore di cui hai fatto la via della tua santità. Conduci tutti noi, Edvige, davanti al Crocifisso di Wawel, perché, come te, conosciamo che cosa vuol dire amare con i fatti e nella verità, che cosa vuol dire essere veramente liberi. Prendi sotto la tua protezione la tua Nazione e la Chiesa che la serve, ed intercedi per noi presso Dio, affinché non cessi in noi la gioia. Gioisci, madre Polonia! Gaude, mater Polonia

(Dall'Omelia durante la Celebrazione Eucaristica a Cracovia per la Canonizzazione della Regina di Polonia. 8 giugno 1997)

«È stata per me una grande emozione ritornare come pellegrino ai piedi della Madonna di Jasna Gòra. A Lei ho affidato il cammino della Chiesa verso la Porta Santa del Giubileo del Duemila, e soprattutto verso gli orizzonti che si aprono alla sua missione nel terzo millennio. A Lei ho affidato la Nazione polacca e tutte le Nazioni d'Europa, chiamate a costruire la loro integrazione su solide basi spirituali, culturali ed etiche, a partire proprio dalle comuni radici cristiane, delle quali sono fulgido esempio la figura e l'opera di sant'Adalberto, ricordato nei mille anni dal suo martirio. A Maria ho affidato l'impegno dei cristiani per progredire verso la piena unità, secondo la volontà di Cristo e le esigenze della nuova evangelizzazione; da Lei ancora ho invocato la riconciliazione e la pace per tutti i popoli.

Nel popolo di Dio, Maria Santissima è la prima custode della memoria di Cristo e della speranza che da Lui deriva. Recarmi pellegrino alle sorgenti della devozione mariana nel mio Paese, specialmente a Jasna Gòra, ha significato ritornare alle radici e ricevere da esse nuova forza, per rispondere pienamente alla vlontà del Signore nel nostro cammino verso il terzo millennio».

(All'Angelus Domini. Domenica 15 giugno 1997)

«Gli inizi della storia della fede in questa terra sono stati santificati con il sangue dei martiri e con la santità dei confessori. Oggi, al termine del secondo millennio del cristianesimo, camminiamo sulle loro orme, per attingere dalla loro fede nuove forze. Mettendoci in ascolto del comandamento di Cristo di coltivare l'amore di Dio e del prossimo, affidiamo a Maria ogni sforzo intrapreso per attuarlo, approssimandoci al terzo millennio - tertio millennio adveniente.

Abbraccio con il cuore i fedeli di tutte le diocesi polacche e le Sorelle e i Fratelli della Chiesa di Cracovia. Mentre tutta la Chiesa si prepara al Giubileo del secondo millennio del cristianesimo, la diocesi di Cracovia si avvicina al termine del suo primo millennio. So che, mediante le missioni parrocchiali e la nuova Visita delle parrocchie da parte di una copia dell'immagine della Madonna di Czestochowa, volete prepararvi a questa speciale circostanza. Auguro che tale preparazione porti frutti abbondanti».

(Dalla riflessione durante la preghiera mariana al termine della Celebrazione Eucaristica. 8 giugno 1997)

«Desideriamo insieme assumerci ancora una volta il grande patrimonio spirituale, che è costituito da questa università nella storia della nostra Nazione e nella storia dell'Europa, alfine di trasmettere questo bene inestimabile, intatto, alle successive generazioni dei Polacchi, al terzo millennio».

(Dal discorso durante il solenne atto accademico nella Collegiata di sant'Anna. 8 giugno 1997)

«Nella sua terra nativa egli viene proclamato santo della Chiesa universale. La sua canonizzazione si trova sul cammino che conduce al traguardo del secondo millennio dalla nascita di Cristo. Insieme a tutti coloro che introducono la Chiesa che è in Polonia nel tertio millennio adveniente, insieme a sant'Adalberto, a san Stanislao, a santa Edvige, si presenta anche lui, san Giovanni da Dukla. Siamo lieti che insieme con noi vegliano tutti i santi patroni della Polonia. Siamo lieti e preghiamo per la Nazione polacca e per la Chiesa nella nostra terra - tertio millennio adveniente».

(Dall'Omelia durante la Celebrazione Eucaristica nel corso della Canonizzazione del Beato Giovanni da Dukla. 10 giugno 1997)

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