Un grande evento che chiama a un nuovo impegno sociale - Diarmuid Martin
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I TEMI DEL GIUBILEO

UN GRANDE EVENTO CHE CHIAMA A UN NUOVO IMPEGNO SOCIALE

Diarmuid Martin

La Febbre dell'anno 2000

La febbre dell' anno 2000 è entrata nel mondo consumistico. La campagna "1000 giorni all'anno 2000" ha già preso il via. E' ormai troppo tardi per prenotare in alcuni prestigiosi alberghi per la notte del 31 dicembre 1999. Il "tutto esaurito" è previsto anche per i luoghi in cui tradizionalmente si da il benvenuto al nuovo anno. Ad essi, per l'anno 2000, se ne aggiungono altri, più esotici, come le isole Tonga o quelle Chatham, dove, si dice, sorgerà il primo sole dell'anno 2000, anche se a Londra si risponde che il nuovo secolo non può considerarsi ufficialmente giunto fino quando il sole non si alzi sul meridiano di Greenwich!

Alla febbre del millennio consumistico, si aggiunge quella del "millennio del mondo diverso", delle mille buone cause, delle fiere, delle mostre monumentali. Il "mondo della ragione", solitamente tanto sensibile, quasi allergico, all'irrazionale, al trascendentale e al religioso, sembra essere stato infettato da una serie di proposte millenarie effimere, e purtroppo, come alcuni recenti eventi dimostrano, da tristi e drammatiche deviazioni che ci vengono dalle sette. D'altra parte, un mondo con sempre meno principi fissi ed ancorati deve creare i suoi momenti "storici". Un mondo che respinge il trascendentale deve cercare una sua "spiritualità", per proporre visioni diverse, per cambiare, per trarre il bilancio di un secolo caratterizzato da grandissimi progressi e da momenti tra i più bui della storia dell'umanità.

Il Mistero del Giubileo

La celebrazione, da parte dei cristiani, del Grande Giubileo dell'Anno 2000, centrato sulla celebrazione del Mistero dell'Incarnazione, deve distaccarsi da ogni pur minima apparenza di legame con queste celebrazioni mondane. E ciò perché il Mistero dell'Incarnazione capovolge in maniera radicale il giudizio mondano sulla storia. La celebrazione del Grande Giubileo dovrà servire a una nuova lettura teologica delle realtà del creato, e anche per discernere e rifiutare tutti gli idoli della società moderna.

È in questa chiave di lettura che si deve intendere la catechesi dell'anno della fede, 1997, sull'impegno sociale dei cristiani, nella vita quotidiana, nel lavoro, nella famiglia, nella cultura, nell'opinione pubblica. Se il Mistero dell'Incarnazione capovolge in maniera radicale le categorie di giudizio mondano sulle realtà sociali, la celebrazione dell'anniversario di questo Mistero deve offrire ai cristiani spunti per discernere le realtà sociali di oggi in una luce diversa dal "mondo" e rendere testimonianza concreta alla logica di questi nuovi valori.

Giubileo-Fede-Impegno

Guardiamo ad alcuni principi che dovrebbero ispirare l'impegno sociale dei cristiani alla luce del Giubileo:

  • La fede esige l'impegno sociale: non c'è celebrazione del Grande Giubileo senza rinnovato impegno sociale, nello Spirito del Giubileo dell'Antico Testamento. È questa una delle dimensioni innovative della visione di Giovanni Paolo II per la celebrazione del Giubileo del 2000. L'anno di grazia del Signore, è anche l'anno della liberazione dagli effetti del peccato, l'anno in cui si cerca di ricostruire in tutto il creato, e tra tutte le persone, quei rapporti di equità e di armonia voluti dal Creatore.
  • La Tertio Millennio Adveniente, ai n 12-13, illustra le grandi linee dell'impegno sociale del Giubileo: "la protezione dei deboli", il principio secondo cui " le ricchezze della creazione sono da considerarsi come bene comune dell'intera umanità", il compito di "restituire l'eguaglianza fra tutti i figli di Israele", l'anno "dell'emancipazione di tutti gli abitanti bisognosi di liberazione".
  • Le premesse di questa azione, però, secondo il Papa sono "strettamente teologiche", collegate prima di tutto con la teologia della creazione e con quella della divina Provvidenza. Da qui l'importanza dell'anno 1997, l'anno del "rinvigorimento della fede". Esso dovrà offrire l'occasione per raggiungere pastoralmente i molti cristiani di oggi che hanno messo il loro impegno sociale sempre più ai margini della loro vita di fede, e per aiutarli a riscoprire la dimensione fondamentale che possono ricavare dal loro impegno per gli uomini, solamente attraverso della fede in Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo.

Liberare dalle Schiavitù

Un particolare aspetto del capovolgimento delle categorie di giudizio mondano, tipico del Giubileo, è quello della liberazione dalle grandi schiavitù presenti nel mondo, la "emancipazione" di tutti gli abitanti bisognosi di liberazione (TMA ,12).

  • Occorre identificare le diverse forme di schiavitù sociale che ancora esistono nel mondo d'oggi: i "bambini - schiavi", le forme di schiavitù e di sfruttamento delle donne, la schiavitù nel mondo del lavoro, La repressione della coscienza e delle opinioni. Il flagello della droga costituisce una drammatica forma di schiavitù per tantissimi giovani.
  • Ci sono anche la schiavitù delle ideologie o quella dell'individualismo che non permettono alle persone di riconoscere che l'adempimento personale si raggiunge solo attraverso l'assunzione della propria responsabilità nei confronti dell'altro, e che impediscono alle persone di agire in spirito di solidarietà.
  • C'è poi la grande schiavitù del consumismo. La penitenza, il digiuno, la rinuncia, lo stile di vita austero, dovrebbero essere riscoperti come elementi di una catechesi viva per ristabilire il giusto rapporto tra le persone ed il creato.

Dovrebbero diventare gesti giubilari concreti che rendono visibile il rifiuto, nella celebrazione del Giubileo, a compromettersi con i modelli consumistici per la celebrazione dell'anno 2000.

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