E Roma riscopre l'anima missionaria - Angelo Zema
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ATTIVITÀ DEI COMITATI

Comitato Romano

E ROMA RISCOPRE L'ANIMA MISSIONARIA

Angelo Zema

Un milione e duecentomila copie del Vangelo di Marco consegnate alle famiglie romane, 300.000 richieste da Diocesi e da parrocchie di varie regioni italiane, 36.000 stampate in nove lingue diverse per i cattolici immigrati che vivono a Roma. Dodicimilacinquecento "missionari", in gran parte laici, impegnati in un cammino di formazione, con otto incontri a cadenza mensile sulla figura di Gesù Cristo. Quindicimila giovani destinatari del Vangelo di Marco nell'incontro del 20 marzo scorso con il Santo Padre nell'Aula Paolo VI. Cinque appuntamenti con personaggi di spicco (i Cardinali Ratzinger, Biffi, Lustiger, Martini, O'Connor, i giornalisti e scrittori Levi, Magris e Zavoli) per il dialogo Chiesa-città, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma.

Sono le cifre più significative del primo anno di cammino della Missione cittadina - l'iniziativa voluta dal Papa per la preparazione della Diocesi di Roma al Grande Giubileo del 2000 - aperto ufficialmente dal Santo Padre durante la Veglia di Pentecoste 1996 e concluso nel giugno scorso con il Convegno ecclesiale diocesano. Un appuntamento che ha visto riunite tutte le componenti della Chiesa di Roma (parroci, sacerdoti, religiosi, religiose, laici) per la verifica dell'itinerario compiuto finora e la definizione del programma pastorale del 1997/98, anno della celebrazione della Missione cittadina nelle parrocchie.

Il bilancio del cammino percorso è positivo, a cominciare dalla valutazione sull'iniziativa più significativa, la consegna del Vangelo di Marco alle famiglie di Roma, che ha coinvolto migliaia di laici indicati da parrocchie, associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali. Oltre il 95 per cento delle famiglie ha accolto i "missionari" e ha accettato il testo evangelico, che era accompagnato da una lettera di presentazione del Papa. Particolarmente curata la preparazione di questi evangelizzatori "porta a porta": più di 12.000 persone, per tre ore, una volta al mese per otto mesi, si sono incontrate per percorrere un cammino di formazione teologico-catechetica, sostenuto in Quaresima dalla celebrazione degli esercizi spirituali in tutte le parrocchie romane sul tema "Gesù Cristo, unico salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre". Nei prossimi mesi, quest'itinerario proseguirà, puntando maggiormente su questioni morali, sociali e familiari.

Proprio la famiglia, scossa da una crisi profonda che rischia di intaccarne la stessa identità, sarà la scelta privilegiata del programma pastorale per il prossimo anno. La visita alle famiglie, nella Quaresima 1998, costituirà il momento centrale della Missione sul territorio: sarà incentrata sull'annuncio di Gesù Cristo, sul dialogo fraterno, sulla consegna dell'icona del Crocifisso. Tema-slogan dell'annuncio: "Apri la porta a Cristo tuo Salvatore". Dalla visita alle famiglie scaturiranno poi i centri di ascolto nelle case, dove si approfondirà il Vangelo di Marco.

Le parrocchie saranno chiamate a rafforzare l'impegno nella preparazione immediata e remota al matrimonio, nel sostegno delle famiglie già formate, nell'educazione dei ragazzi, soprattutto dei preadolescenti, oggi in particolare difficoltà. Ciò implica un'attenzione speciale anche ai giovani: dopo il cammino compiuto nell'anno pastorale 1996/97, dedicato ad essi in particolare, la "Missione giovani" prevista per i prossimi mesi, animata dalla ricerca di nuove vie di dialogo per raggiungere le nuove generazioni, consentirà di fare un salto di qualità. Una lettera del Santo Padre rivolta a tutti i giovani romani precederà la visita pastorale che, da ottobre a dicembre, i Vescovi ausiliari della diocesi compiranno nei settori loro affidati. In Quaresima si svolgeranno altre iniziative specifiche a livello locale.

Sullo sfondo di questo duplice impegno - incentrato sulla pastorale familiare e su quella giovanile - la Chiesa di Roma porrà l'approfondimento del tema dello Spirito Santo, indicato dal Papa per il secondo anno di preparazione all'Anno Santo del 2000, e si impegnerà a valorizzare il sacramento della Confermazione, in un'ottica strettamente legata alla doppia priorità sopra richiamata. Lo Spirito Santo è stato anche al centro di una riflessione tenuta al Convegno diocesano da padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, che lo ha indicato come «anima e protagonista della Missione cittadina. Una Missione senza lo Spirito Santo - ha detto - è come una Messa senza consacrazione. Perciò è importante che la nostra Missione abbia la sua Pentecoste».

Una sottolineatura che richiama il fondamentale obiettivo dell'iniziativa pre-giubilare: essere scuola di missionarietà permanente. Guidare i cuori ad un atteggiamento missionario, in famiglia, negli ambienti di lavoro, nei rapporti personali e sociali. Per portare Cristo agli altri. Perché la Missione cittadina sia, come ha detto il Cardinale Vicario Camillo Ruini concludendo il Convegno diocesano, "dono e speranza per tutti coloro che vivono a Roma".

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