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ATTIVITÀ DEI COMITATI

Comitato Tecnico

IL SEGNO DELLA SOLIDARIETÀ NEL DOVERE DELL'ACCOGLIENZA

Alfonso Ippolito

Un punto fermo, innanzitutto: la Peregrinatio Ad Petri Sedem non può essere assimilata ad un'Agenzia. I suoi referenti non sono turisti, ma pellegrini, ossia le persone che vengono a Roma per visitare principalmente i luoghi sacri e a cui bisogna offrire un supporto spirituale oltre che logistico. Quindi, è un organismo che si preoccupa dell'accoglienza dei pellegrini in senso integrale, almeno di quelli che vogliono trasformare la propria esperienza a Roma in un evento di fede e per questo hanno bisogno di ambienti che sappiano offrire ospitalità anche secondo le necessità dello spirito.

L'idea di mettere in piedi una struttura fissa e duratura nel tempo con questa finalità, è venuta alla Santa Sede nel 1933, decisa allora a coordinare e ad assistere i pellegrini che venivano in Italia e a Roma presso "la sede di Pietro", da cui il nome dell'organizzazione, in particolare per gli anni giubilari.

Nel 1996 gli incarichi di presidente e di amministratore delegato sono stati affidato a S.E. Mons. Sergio Sebastiani, Segretario Generale del Comitato Centrale del Grande Giubileo dell'Anno 2000. In questo modo è stato ufficializzato il ruolo della Peregrinatio quale "braccio operativo" della Santa Sede, preposto all'organizzazione di tutti quei servizi relativi all'accoglienza: dai trasporti alla ristorazione e alla ricerca dei posti letto, dando la priorità agli istituti religiosi e poi a quelle strutture extra-alberghiere che offrono la soluzione bed and breakfast.

«Quando parliamo di posti letto – tiene a specificare l'Arcivescovo Mons. Sebastiani – parliamo anche di coordinamento delle persone, dell'aspetto della sicurezza e di tutta una serie di aspetti sanitari che noi andiamo a curare in coordinamento con i vari comitati, gruppi e commissioni. Per esempio: per quanto riguarda la sanità c'è un'apposita commissione che segue tutti gli aspetti sanitari, anche legati all'emergenza. Quindi, noi non ci occupiamo dell'organizzazione della sanità, ma interagiamo con altri comitati, fermo restando che identifichiamo e segnaliamo eventuali problematiche che si possono creare».

A proposito dei Comitati. C'è da dire che per questo Grande Giubileo, così come l'ha definito il Papa, la Peregrinatio in collaborazione con il Comitato Tecnico sta predisponendo una capillare rete informatica che consentirà di interagire in tempo reale con il 106 Comitati Nazionali per il Giubileo che si sono costituiti localmente in tutto il mondo. Questa rete, realizzata per il prossimo Giubileo, continuerà ad esistere anche dopo l'anno 2000.

Ovviamente la parte spirituale ha un posto di tutto rilievo, tant'è che è stata affidata ad una Consulta Pastorale composta da 14 sacerdoti. Essi dovranno preoccuparsi di curare l'aspetto religioso dell'accoglienza dei pellegrini, cercando di dare risposte competenti e soprattutto attuali alla crescente domanda di ricerca di Dio che si manifesta apertamente attraverso il pellegrinaggio. Tutto questo senza trascurare le esigenze di carattere pratico-organizzativo del pellegrino stesso.

Dunque, «perché non venga trascurata la grande sfida dell'anno 2000», per dirla con le parole di Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Tertio Millennio Adveniente , «ciascuno è invitato a fare quanto è in suo potere», senza trascurare le conoscenze tecnologiche del nostro tempo, perché anche queste sono il frutto dell'intelligenza umana, dono di Dio, che deve essere messa al servizio della Chiesa pellegrina verso la città futura.

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