La beatificazione di Federico Ozanam
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I GIOVANI SULLA STRADA DEL GRANDE GIUBILEO

LA BEATIFICAZIONE DI FEDERICO OZANAM

Giovanni Paolo II nel corso della Giornata mondiale della Gioventù ha proclamato Beato Federico Ozanam, fondatore della Società di San Vincenzo dei Paoli. La solenne celebrazione si è svolta Venerdì 22 agosto nella cattedrale di Notre-Dame. Ecco un profilo del nuovo beato:

«È troppo poco soccorrere l'indigente di giorno in giorno; bisogna mettere mano alla radice del male e, per mezzo di sagge riforme, diminuire le cause della miseria pubblica».

«La carità non deve mai guardare dietro di sé, ma avanti, perché il numero delle sue buone opere passate è sempre troppo piccolo e perché infinite sono le miserie presenti e future che deve alleviare».

Federico Ozanam nasce a Milano il 23 aprile 1813. A vent'anni ottiene il baccalaureato, a ventisei consegue a Parigi il dottorato in lettere con una tesi sulla filosofia di Dante Alighieri. Nell'ottobre del 1840, ventisettenne, vince il concorso per la cattedra di letteratura straniera alla Sorbona. Viaggia a lungo per l'Europa, in particolare in Italia, e scrive opere sulle origini della cultura europea tuttora importanti.

A 28 anni sposa Amélie Soulacroix, dalla quale avrà una figlia. A 35 anni è anche giornalista e pubblica su "L'Ere Nouvelle" numerosi articoli in favore delle classi lavoratrici. Si occupa a fondo dei problemi sociali e provoca riflessioni fino allora sconosciute nell'ambiente cristiano; in una sua lezione prevede e propone le associazioni dei lavoratori! È riconosciuto come un precursore della dottrina sociale della Chiesa Cattolica, di cui voleva conoscere le origini culturali e religiose e sulla quale scrisse libri ancora ricercati.

Muore a Marsiglia il 15 settembre 1853 all'età di quarant'anni per grave malattia, vissuta nell'accettazione cristiana. Avevo scritto: «I grandi uomini sono quelli che non possiedono mai in anticipo il piano del loro destino, ma si sono lasciati condurre per mano da Dio».

Ciò che diede un'impronta particolare alla sua vita, ciò che lo farà ricordare alle nuove generazioni, inizia esattamente il giorno in cui compie vent'anni, il 23 aprile del 1833: «Tra tutti coloro che vedremo rappresentare una parte cospicua del cattolicesimo sociale, non ce n'è uno forse che non sia passato per le Conferenze di San Vincenzoper andare incontro alle innumerevoli necessità dei poveri».

Ozanam definì le San Vincenzo: «Una società cattolica ma laica, umile ma numerosa, povera ma carica di poveri da sollevare; soprattutto in un'epoca in cui le associazioni di carità hanno una così grande missione da compiere per il risveglio della fede, per il sostegno della Chiesa, per la tregua degli odi che dividono gli uomini».

Ozanam fu un testimone laico della fede, anticipatore di quel profilo del laico cristiano che il Concilio Vaticano II delineerà nella "Lumen Gentium". La Società di San Vincenzo de Paoli è presente in Italia con oltre 20.000 membri, organizzati in 2.153 Conferenze di San Vincenzo ed è, per costituzione, un'associazione nata da giovani per i giovani, disposti, attraverso il rapporto personale diretto nella visita a domicilio del povero, alla condivisione di ogni forma di povertà e di emarginazione nella ricerca della giustizia sociale. Essa si propone de mantenere vivo lo spirito del Fondatore, adeguandolo alle molteplici esigenze delle nuove povertà, in piena comunione con la Comunità ecclesiale.

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