Il Giubileo nel mondo
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IL GIUBILEO NEL MONDO

LE CHIESE DEL MAGHREB

Il Giubileo occassione per approfondire e rinvigorire la fede

Nonostante la situazione di precarietà e di enorme sofferenza, in Algeria, le Chiese del Maghreb (Africa) hanno già iniziato la lunga marcia verso il Giubileo. Il desiderio di poter vivere pienamente quest'anno di grazia esige un approfondimento della fede. La difficoltà di un lavoro da fare insieme è data dall'essere "le nostre Chiese poche e piuttosto isolate in quattro paesi differenti". Anche se, per contrasto, il radicamento in paesi di tradizione araba e musulmana, crea tra le quattro Chiese forti legami. La visita del Santo Padre nel 1996 è stata un valido aiuto per impostare il lavoro dei prossimi anni. Fino ad ora l'impegno è stato rivolto ad un'opera di sensibilizzazione e di presa di coscienza, mediante la diffusione di documenti e di riflessioni. L'obiettivo è quello di fare in modo che il Giubileo sia, per noi sostanzialmente conversione e approfondimento della fede. I vescovi della CERNA (Conferenza Episcopale Regionale Nord Africa) individuano una triplice conversione: rendere più forte la fede nell'uomo, come conseguenza di una cristologia concretamente vissuta; dare maggiore concretezza alla presenza di una Chiesa ancora più povera che vive col suo popolo nella quale gli studenti e gli emigrati africani sono proporzionalmente sempre più numerosi; creare una più sentita e reale comunione, perché lo spirito faccia apprezzare l'enorme ricchezza delle diversità della propria storia, internazionalità e interculturalità. L'articolazione di queste linee comuni sarà decisa dalle singole diocesi.

Le Chiese d'Africa raccogliendo l'invito del Papa, ritengono che, non potendosi imporre un cambiamento dei cuori, è necessario prepararlo secondo i tempi e i modi dello Spirito. Più che a produrre documenti il tempo deve essere speso ad approfondire gli aspetti spirituali del Giubileo.

Tra i momenti che si ritengono essenziali: il paradigma trinitario, il contenuto sociale, l'esperienza della preghiera, perché si possa assumere la propria storia, domandare perdono e ritrovare la speranza del cammino. Le Chiese d'Africa ritengono di dover scegliere, inventarsi i modi della preparazione che meglio si adattano alla loro particolare situazione, pur camminando nella comune direzione della Chiesa universale. Sul fronte dell'ecumenismo, ad esempio, perché risalti l'amore e il rispetto scambievole tra cristiani e non cristiani, sarà opportuno ritrovarsi uniti nella celebrazione delle grandi feste: Natale, Pasqua, Id-el-Kabir, Id-el-Seghir.

Per quanto concerne poi le istanze sociali, insite nella celebrazione del Giubileo, i vescovi avvertono come assoluta necessità di dover "evangelizzare l'economia", di educare "alla giustizia e alla solidarietà", difendendo "il destino universale dei beni" il "valore della persona umana", che a nord come a sud deve essere anteposta a qualsiasi struttura economica. La scelta preferenziale dei poveri comporta anche il rifiuto di una "mentalità colonialista e paternalista", che per molto tempo è stata causa di molti fallimenti nella via dello sviluppo.

Una storia diversa quella delle Chiese d'Africa, che non hanno alle spalle l'antisemitismo o l'inquisizione. La difficoltà di assumere il proprio passato viene dalle differenze culturali, teologiche o generazionali. Riuscire ad accettarle potrebbe costituire una valida preparazione perché il Giubileo sia l'anno della Speranza.

L'approfondimento poi delle conoscenze bibliche e la riscoperta del paradigma trinitario potrebbero rappresentare le premesse di una nuova inculturazione della fede. In una situazione di lutti fratricidi e di morte, le Chiese d'Africa possono guardare al Giubileo come "festa" in quanto possibilità di rompere le tensioni interne e determinare la pace. Una "festa" che seguendo la tradizione sia la conseguenza di una profonda conversione e di perdono. Si può essere, infatti, nella gioia quando ci si sente perdonato, liberato e pronto a ricominciare da un livello più profondo e più alto nello stesso tempo. Il cammino spirituale di preparazione può concretizzarsi attraverso lo sforzo dei preti di accettare la realtà missionaria e pastorale dei laici; la capacità degli specialisti del Maghreb di lavorare nella missione insieme ai non specialisti; la disponibilità dei cristiani arabi orientali ad incontrare i musulmani arabi; la sensibilità della nuova comunità ad aiutare i vecchi cristiani tunisini.

Il cammino passa in primo luogo attraverso l'incontro delle persone. E' qui che cadono le barriere. Comunicazione e incontri segneranno il cammino degli anni 1997-1998 di tutta la comunità: Nord-Sud, Antichi-Nuovi, francofili-eterofili, clero-laici, religiosi-religiose, uomini-donne. Gli incontri tra le persone renderanno vivi e veri la diversità e l'unità, il modo "trinitario" di vivere insieme. La diversità è ricchezza. Il primo passo sulla strada del Giubileo spirituale è la comunicazione a tutti i livelli. È importante tener presente che "il modo migliore di prepararsi al 2000 è appunto camminare insieme, a vivere, cioè, sinodalmente con le sorelle e i fratelli in Tunisia, a imitazione di Dio che non conosce frontiere".

Questo significa - intendono i Vescovi - saper offrire comunione a quanti appartengono ad altre religioni ma, a maggior ragione, restare uniti all'interno della comunità cattolica, al di là delle differenze. Nell'ottica trinitaria le differenze sono essenziali purché si abbia una vera unità.

TANZANIA

L'Incarnazione di Cristo nella famiglia africana

Rendere consapevole il popolo della Tanzania del significato del Grande Giubileo e riflettere insieme sulla Chiesa come famiglia di Dio, sono stati gli obiettivi del 1996, anno di animazione e preparazione in vista del 2000.

Da una prima valutazione dei questionari inviati dalle 29 diocesi risulta una chiara consapevolezza ed entusiasmo tra i credenti per l'evento. Le conclusioni del Sinodo - sottolinea Mons Amedeus Msarikie, vescovo di Moshi e presidente del comitato nazionale per il Giubileo, - sono giunte a destinazione; si tratta ora di renderle vive, camminando insieme come famiglia di Dio verso il 2000. Risulta evidente inoltre che le piccole comunità cristiane sono gli strumenti più efficaci per la preparazione del Giubileo e la messa in atto del Sinodo.

Un buon risultato hanno avuto i seminari per la formazione degli educatori organizzati a tutti i livelli, nazionale, diocesano e parrocchiale. Principali strumenti di formazione sono stati: la Tertio Millenio Adveniente (tradotta in Kiswahili), una traduzione semplificata dell'esortazione Ecclesia in Africa, un opuscolo del programma del 1996 e, fondamentale, la Sacra Bibbia.

Lì dove i materiali sono stati utilizzati i risultati sono stati incoraggianti; in alcune zone sono invece andati dispersi. Molteplici i contenuti su cui ci si è soffermati: la necessità di preparare l'anno 2000. l'importanza e il significato del sinodo africano, nuova era per la Chiesa in Africa, l'analisi della situazione sociale, economica e politica alla luce del Vangelo, e gli insegnamenti della chiesa a riguardo, con le conseguenti implicazioni e risposte pastorali.

In relazione agli aspetti sociali è emersa una scarsa preparazione del credente comune. La ragione principale risiede nella non adeguata conoscenza della teologia e della dottrina sociale della Chiesa. Le poche persone preparate hanno richiesto ai Vescovi adeguati approfondimenti in materia.

Per il 1997 il tema è l'Incarnazione di Cristo nella Famiglia africana, sulla traccia delle indicazioni del Santo Padre. L' azione pastorale è impegnata a sottolineare l'accoglienza del Cristo nella vita degli africani, e di Cristo che chiama gli africani ad essere con Lui: una riflessione sul mistero dell'Incarnazione, la venuta di Cristo nel mondo, nella Chiesa africana come famiglia.

Dopo aver raggiunto in modo capillare le piccole comunità cristiane, l'obiettivo è quello di invitare la gente a riflettere su come vive il cristianesimo oggi, per confrontare i valori africani con quelli del Vangelo e quindi scegliere consapevolmente. Le risposte saranno raccolte a livello nazionale ed esaminate, per capire quali valori possono essere compatibili con la vita cristiana.

Il metodo adottato per questo è quello induttivo o partecipatorio. La principale azione pastorale è quindi l'inculturazione. Accanto a questa si sta procedendo ad intensificare gli aspetti spirituali quali la liturgia e la vita sacramentale, valorizzando adeguatamente l'anno liturgico, nei suoi momenti preparatori al Natale e alla Pasqua.

All'inizio di gennaio i Vescovi hanno elaborato una lettera pastorale "Ero forestiero e mi hai dato una casa", che ben si adatta con il tema dell'Incarnazione e con la situazione attuale della Tanzania, che accoglie migliaia di rifugiati. Particolare attenzione verrà poi riservata alla lettura, preghiera e meditazione della Parola di Dio, perchè gli uomini possano individuare alla luce del Vangelo la soluzione ai loro problemi.

Sono poi in corso pellegrinaggi, organizzati a livello diocesano nelle varie giurisdizioni e a livello nazionale per la Terra Santa, Roma e altri luoghi sacri. Altre questioni infine dovrebbero essere inserite almeno in parte nella preparazione del Grande Giubileo, come i problemi dei giovani negli ambienti rurali ed urbani, la dilagante corruzione nei servizi sociali, la perdita generale del senso del peccato, e la ripresa della vita del clero.

COSTA D'AVORIO

Nel segno della riconciliazione e dell'impegno ecumenico

Multiforme l'impegno delle diocesi nella preparazione del Grande Giubileo del 2000, come sottolinea S.E. Joseph Teky Niangoran, vescovo di Man e responsabile del Comitato nazionale.

La diocesi d'Abidjan ha costituito un comitato per la preparazione del Giubileo del 2000, formato dagli abati Jean-Baptiste Akwadan, Norbert Abekan e Lecien Kima. Obiettivo principale è dare larga diffusione alla lettera apostolica del Santo Padre, Tertio Millenio Adveniente. Per il ritardo con cui si è avviata la fase antepreparatoria, la sensibilizzazione si è concentrata nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Il Giubileo come "grande preghiera di lode e di ringraziamento soprattutto per il dono dell'Incarnazione del Figlio di Dio e della Redenzione da Lui operata", è il contenuto della celebrazione di ottobre in cui grande spazio è stato dato alla liturgia della Parola. A novembre è stato sottolineato il significato del Giubileo come tempo di penitenza attraverso una liturgia penitenziale a cui è seguita a dicembre una riflessione sulla riconciliazione, ad ampio respiro ecumenico.

L'analisi della lettera apostolica ha poi ispirato la creazione di sette commissioni: per la catechesi, la pastorale-missionaria, la liturgia, l'arte cultura e pellegrinaggi, sociale e Mass-media coordinate dal comitato diocesano.

Ricco e ben definito il piano di produzione di radio Espoir con notiziari e catechesi legati al tema di riflessione del primo anno di preparazione: Cristo unico Salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre, a cui vengono affiancate trasmissioni sul giubileo - nella storia della chiesa, nei pellegrinaggi, nella spiritualità e nella lettera del Santo Padre sul terzo millennio.

L'Assemblea generale della diocesi di Man ha elaborato un questionario sulla prima fase antepreparatoria e sul primo anno di quella più immediata, con domande relative all'evangelizzazione e alla riscoperta dei sacramenti, in primo luogo del Battesimo.

La Diocesi di Korhogo infine, dopo aver comunicato le tappe indicate dal Papa per il Giubileo, ha proposto nella formazione di comitati parrocchiali il metodo di lavoro per collegare tutte le realtà alla diocesi. Ha suggerito quindi nella celebrazione di una Santa Messa l'occasione adeguata per la sensibilizzazione dei fedeli e la diffusione della Tertio Millennio Adveniente. Per collegare poi tutti i movimenti, i gruppi di preghiera, i piccoli villaggi è stato elaborato dalla diocesi di Yopougon, un fascicolo dal titolo: Verso il Giubileo dell'anno 2000.

NIGERIA

Un intenso lavoro di preparazione

"Le buone notizie sono benvenute" è il titolo del convegno che la Commissione Nazionale per il Grande Giubileo del 2000 della Conferenza Episcopale nigeriana ha organizzato presso Enugu, per tracciare le linee guida riguardanti lo svolgimento delle fasi preparatorie al Giubileo, dal 1997 al 1999. I lavori sono stati presieduti dall'Arcivescovo di Owerri, Anthony Obinna.

Tra i 70 membri partecipanti, erano presenti il vescovo Lucius Iwejuru Ugorji, presidente della Commissione teologica; il vescovo di Ijebu-Ode, presidente della Commissione del dialogo interreligioso; l'Arcivescovo di Onitsha Albert Obiefuna, presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria e il segretario Michael Okoro, vescovo di Abakaliki.

Mentre il primo volume di "Celebrando il Grande Giubileo dell'Anno 2000", linee guida per il 1996, era già stato pubblicato dalla Commissione Nazionale per il Giubileo, il secondo volume riguardante il 1997 è stato stampato proprio recentemente. In quest'ultimo viene evidenziata l'importanza di un impegno verso lo studio e l'approfondimento della conoscenza e della fede nella persona di Gesù Cristo, seguendo l'invito del Papa espresso nella lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente. Così sono state segnalate le indicazioni per vivere e celebrare al meglio la figura di Gesù Cristo in tutte le diverse fasi liturgiche quali l'Avvento '96, il Natale '96, la Quaresima '97, la Pasqua '97, fino alla Pentecoste '97, per poi approfondire la figura dello Spirito Santo tra la fine del '97 e il '98, a cui seguirà infine quella del Santo Padre nell'anno '98/'99. Il prossimo convegno per riflettere sulla figura dello Spirito Santo, a cui è dedicato il 1998, è fissato a settembre 1997.

Sono otto le Commissioni da cui vengono redatti i principali temi guida da svolgere per la celebrazione in questi prossimi tre anni: ecumenica, guidata dal vescovo Patrick Sheehan; per il dialogo interreligioso, guidata dal vescovo A. Fashina; le commissioni liturgica e pastorale guidate dall'Arcivescovo A..J.V. Obinna, quella storico-teologica dal vescovo J.B. Adelakun,la commissione mass media guidata dal vescovo F.E. Alonge e infine quella dei nuovi martiri guidata dal vescovo E. Otteh.

Sempre in riferimento alla figura di Gesù Cristo, la Conferenza Episcopale nigeriana ricorda l'importanza di alcuni aspetti fondamentali che possono favorire la giusta preparazione spirituale dell'uomo: il ruolo delle Sacre Scritture, come Parola di Dio; la testimonianza del Catechismo della Chiesa Cattolica; il Battesimo come eredità comune; Maria, come modello di Fede.

Consapevole del compito da svolgere, la Chiesa Cattolica di Nigeria, attraverso il Sinodo dei vescovi, indica alcune aree su cui agire, che si possono riassumere in: Proclamazione, Inculturazione, Dialogo, Giustizia e Pace e Comunicazioni Sociali.

Intanto alcune commissioni presentano i loro approfondimenti: quella storico-teologica ha pubblicato un commento teologico pastorale sulla Tertio Millennio Adveniente e sta preparando la pubblicazione di tre volumi sulla trinità come sussidio teologico pastorale, mentre la commissione per il dialogo interreligioso ha redatto un documento che contiene proposte per una celebrazione del Grande Giubileo in unione con i Musulmani e i fratelli aderenti alle religioni africane tradizionali.

CELAM

Il progetto pastorale per l'anno dello Spirito Santo

Dopo le lettere pastorali edite dalle Conferenfe Episcopali, che orientavano con decisione, nel Giubileo, la pastorale ordinaria, il Segretariato Generale della Conferenza Episcopale Latino-americana (CELAM) continua a lavorare al grande evento in tutte le sue riunioni ordinarie; nel bollettino trimestrale ha aperto una nuova sezione "in cammino verso il Giubileo", in cui si forniscono informazioni e materiale proveniente dal Comitato Centrale del Grande Giubileo e dalle Chiese locali. Il maggiore apporto resta comunque la Collezione "Terzo Millennio", progetto di piccoli libri tascabili, audio e video cassette che sottolineano le tematiche di preparazione al Giubileo. Ben definito già il progetto pastorale per il prossimo anno, 1998, con riflessioni sul contenuto della TMA, suggerimenti per iniziative pastorali ed indicazione di sussidi pastorali.

L'anno dello Spirito Santo, che avrà inizio con la prima domenica di Avvento (30 novembre 1997), andrà celebrato in continuità con l'anno di Gesù Cristo, per il carattere cristologico e trinitario del Giubileo.

Sarà l'anno della scoperta della Sua presenza santificante nelle comunità dei discepoli di Cristo. La Chiesa non può prepararsi al 2000 se non attraverso lo Spirito Santo, che opera sempre nel silenzio e nell' interiorità delle persone. Occorrerà entrare nel profondo dell'esperienza mistica per conoscerLo, nella varietà di carismi e ministeri che suscita, come il mistero della comunione e riconciliazione che realizza tanto nella Chiesa come nella società.

La presenza dello Spirito si riconosce specialmente dai suoi frutti e invita sempre al discernimento. Per questo la virtù che esprime con esattezza questa Persona della Trinità è la Speranza, che ci offre le motivazioni dell' impegno quotidiano nella trasformazione della realtà, per renderla conforme al progetto di Dio. In Maria lo Spirito ha visto il suo più bel riflesso, testimone col Suo silenzio delle meraviglie di Dio, principio di Comunione nella comunità apostolica e nella Santa Chiesa.

Per quanto riguarda poi la Lectio divina sarà questo l'anno del Vangelo di Luca. Opportuna anche la lettura degli Atti degli Apostoli, specialmente nel periodo pasquale, e degli altri scritti della Bibbia che hanno speciali riferimenti allo Spirito come le lettere ai Romani, ai Galati, ai Corinzi ed il libro dell'Apocalisse. Lo Spirito agisce nella Chiesa soprattutto attraverso il sacramento della Cresima, suscitando carismi, compiti e ministeri.

Sarà quindi un tempo particolarmente adeguato per dare spazio ai laici nella conduzione della pastorale, per l'evangelizzazione ed il progresso della società. Tra le altre attività nel 1998 si realizzerà poi a Santiago del Cile, nel mese di ottobre, l'Incontro Latinoamericano dei Giovani, promosso dal Celam e dal Pontificio Consiglio per i Laici. Il tema centrale sarà quello fornito dal Santo Padre per la giornata dei Giovani: "Lo Spirito Santo vi rivelerà ogni cosa". Alla fine dell'anno poi si celebrerà l'Anniversario della Dichiarazione dei diritti umani dell'ONU, da tener presente nella Pastorale Sociale, come occasione per sottolineare l'azione dello Spirito nella promozione della coscienza nei popoli.

Vari i Suggerimenti, per l'applicazione di questi contenuti nei diversi settori della pastorale; per quanto riguarda la vita liturgica e spirituale l'invito per tutti è di riscoprire la sete di Santità, rinnovare l'esperienza mistica della Chiesa, scuola di spiritualità, specialmente tra i giovani, continuare la lectio divina nella meditazione del Vangelo di Luca, sottolineando adeguatamente la vigilia di Pentecoste; inoltre sarà opportuno rinnovare la preparazione e la celebrazione della Cresima, sacramento della maturazione personale e della missione ecclesiale, che apre il cuore del credente al progetto di testimonianza e apostolato nella fede e rappresenta l'opportunità per sottolineare la diversità e la ricchezza della missione dei laici nella Chiesa.

Si potrà quindi evidenziare la presenza dello Spirito nella liturgia, nelle invocazioni, benedizioni e gesti sacramentali quali l'imposizione delle mani, le unzioni, la benedizione degli oli e soprattutto del Santo Crisma segno tradizionale della presenza reale dello Spirito Santo. Si potrà valorizzare nella catechesi la Rivelazione e l' ispirazione dello Spirito nel Magistero della Chiesa. È soprattutto nelle comunità poi che lo Spirito distribuisce carismi, vocazioni e ministeri al servizio della Chiesa. L'impegno è di individuare i doni ed i carismi di ogni persona per porli al servizio del bene comune, riscoprire la dimensione carismatica e ministeriale della Chiesa, studiare a fondo i servizi affidati ai laici e comprendere i carismi della Chiesa, specialmente nel campo dei movimenti Apostolici, della Spiritualità e altre realtà associative, prestare quindi attenzione al Rinnovamento carismatico ed ai movimenti che ne derivano, rafforzando i loro vincoli con la Chiesa; nel campo ecumenico poi impegnarsi con il Movimento Pentecostale non cattolico, superando da ambo le parti attitudini settarie.

Nell'ambito della pastorale familiare l'esistenza e la testimonianza della famiglie stabili costituiscono la vera speranza per l'umanità; tempo particolarmente adeguato per sottolinearlo l'inizio dell'Avvento, quando in molti luoghi le coppie in attesa di bambini ricevono la benedizione.

Tutte queste prospettive dovranno essere animate da un'autentico spirito missionario; la grazia della Pentecoste è infatti grazia di unità e di missione. Diversi sono i sussidi pastorali, che il Celam ha in preparazione, per la realizzazione delle attività proposte: tra gli altri un' itineraio liturgico per l'anno dello Spirito Santo, una presentazione teologico-pastorale dello Spirito, un testo su Maria madre di Speranza, il commento pastorale al Vangelo di San Luca, testi sulla preparazione e celebrazione del Sacramento della Cresima.

PERÙ

Campagna di solidarietà per riscoprire le radici sociali del Giubileo

Sii felice, popolo di Lima, il Signore Gesù è con te.

L'Arcidiocesi di Lima, sotto la guida dell'Arcivescovo Vargas Alzamora, ha stabilito il percorso da seguire in preparazione al Grande Giubileo del 2000. Il piano pastorale rispecchia la struttura enunciata da Giovanni Paolo II nella Tertio Millennio Adveniente, con la medesima suddivisione per ognuno degli anni che ci dividono dall' Anno Santo.

Innanzi tutto sarà compito dell' Arcidiocesi avvicinare a Dio ogni uomo che, quotidianamente, vede se stesso ed i suoi simili lottare contro fame e miseria : «è necessario suscitare (...) desiderio di Santità, un forte desiderio di conversione e rinnovamento personale»(TMA n. 42).

Saranno altrettanto importanti l'evangelizzazione ed il riuscire a garantire l'unità della Chiesa, rafforzando anche la partecipazione dei laici alla vita pastorale. Proprio per questi obiettivi - e per la preparazione di una agenda, di sussidi, suggerimenti e tutto quello che si renderà necessario - è stata istituita una Commissione Arcidiocesana composta dal Vicario Generale, dai Vicari Pastorali ed anche da sacerdoti e laici. Il 1997 deve conformarsi al «Sii felice, popolo di Lima, il Signore Gesù è con te». Un anno dedicato al prendere coscienza dei valori e dei doni che il Signore ha dato ai peruviani.

Sarà indispensabile abbandonare il facile pessimismo che può colpire ogni persona che è costretta a confrontarsi con i mali della propria società e cercare in sè e nel mondo circostante speranza e solidarietà. Il primo obiettivo sarà attuare una campagna contro la fame, per il lavoro e lo sviluppo solidale. L'azione, che dovrà partire dalla Chiesa, arriverà ad ogni settore di interesse generale, come la politica, l'economia e la cultura. Partendo dalla TMA - che dedica il 1997 alla riflessione su Cristo, al Battesimo, al fortificare la Fede e la testimonianza dei cristiani, alla lettura della Parola del Signore, allo scoprire Gesù in ogni uomo, soprattutto in quelli che soffrono e sono abbandonati a se stessi - ogni peruviano, credente e non, si dovrà interessare di solidarietà.

Ogni parrocchia, ogni vicariato, ogni diocesi, avrà come scopo la realizzazione di una campagna di solidarietà. Campagna che dovrà riuscire anche ad alleviare la situazione dei poveri di Lima. A tale impegnativo compito sarà chiamato non solo il clero, ma ogni personalità del mondo della cultura, della politica e dell' economia che dovrà operare per i propri connazionali. A tal fine verrà organizzata una raccolta di fondi, in modo da migliorare la condizione materiale degli uomini, oltre che quella spirituale.

Ci sono poi altri due obiettivi da raggiungere. Il primo riguarda l'educazione alla Fede tramite la conoscenza della Bibbia e delle Sacre Scritture, la benedizione delle case e un programma di insegnamento religioso. Il secondo si svilupperà nella preghiera e nella celebrazione di Gesù Cristo attraverso festività o ricorrenze religiose e con la predicazione del Verbo. Dal 14 al 18 luglio verrà organizzata la Prima Settimana Sociale di Lima, che avrà quale tema "Sviluppo ed equità per una società di solidarietà ", ed il mese di settembre sarà dedicato alla Bibbia ed alla Famiglia.

SALVADOR

Evangelizzazione impegno primario

Il Comitato nazionale del Giubileo presieduto da Monsignor Fernando Saez Lacalle, Arcivescovo di San Salvador ha stilato il programma per il triennio preparatorio all'evento giubilare. Come già avvenuto nella fase antepreparatoria, grande risalto nei prossimi tre anni sarà dato all'evangelizzazione attraverso la distribuzione di materiale preparato dalla Conferenza Episcopale della Costa Rica, ed in Guatemala, la pubblicazione e la distribuzione ai fedeli delle riflessioni di Giovanni Paolo II sulla figura di Gesù Cristo. L'evangelizzazione avverrà nel Salvador anche attraverso la catena di Radio cattoliche la cui programmazione accompagnerà l'intera fase preparatoria.

Nel corso dell'ultima riunione del comitato nazionale i delegati diocesani hanno indicato, in conformità alla lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente, le linee guida da seguire in questa fase di preparazione al grande Giubileo: i sacerdoti parteciperanno a giornate di formazione, nell'arcidiocesi saranno organizzati due momenti ai quali parteciperanno i laici impegnati nella missione Kerigmatica che è stata già pianificata nella maggior parte delle parrocchie del Salvator durante la Settimana Santa, ed infine, la distribuzione di materiale tra i sacerdoti ed i fedeli. Tra le proposte emerse dai delegati diocesani del CEDES la peregrinazione durante questo triennio delle immagini della Madonna della Pace (1997-1998) e del Divino Salvatore (1998-1999).

BRASILE

Rumo ao novo milênio

La Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (CNBB)continua ad approfondire ed arricchire il cammino di preparazione al Giubileo. Il progetto "Rumo ao novo milênio" (ed. Dom Bosco) è ormai consolidato; lo dimostrano, tra l'altro, le numerose pubblicazioni che, nell'ambito dello stesso progetto, del quale riportano il logo, sono dirette a fornire utili indicazioni per i diversi aspetti della vita cristiana nel Paese. Prosegue, ad esempio, la collezione di guide omiletiche nell'ambito del progetto di evangelizzazione del CNBB, che, a partire dal periodo di Avvento e Natale '96 ha rappresentato un importante strumento di partecipazione unitaria, enfatizzando la dimensione celebrativa del progetto per il nuovo millennio. Al primo "Roteiro de celebrações dominicais" dell'Avvento '96 (Ao encontro do Senhor que vem) è seguito infatti il "roteiro" per la Pasqua (Ele caminha conosco) e quello per il tempo ordinario (Chamados a servir). Altri ne seguiranno, tutti ispirati all'esigenza di approfondire le peculiarità della liturgia dell'anno in corso. In tal senso vengono suggerite anche speciali attività di preparazione dell'intera comunità parrocchiale, modalità e punti di riferimento per i riti di introduzione alla messa e per una corretta partecipazione alla liturgia della Parola e alla liturgia Eucaristica. Ma una grande attenzione è riservata specialmente alla preparazione degli evangelizzatori, nell'ambito di questo tempo di rinnovamento. Il quaderno "La Buona Novella è giunta" - proposta per la formazione degli evangelizzatori, è a cura della Pontificia Opera Missionaria - CNBB e sottolinea l'urgenza di un annuncio sulla persona di Gesù, come esempio e speranza viva. Solo in questo modo, si ritiene possa diffondersi con successo quel graduale rinnovamento dello spirito ecclesiale che già ora, in Brasile, mostra incoraggianti segni di avvio attraverso numerose iniziative, specie in campo missionario. Un precedente sussidio, lo scorso anno, aveva preparato la fase attuale, richiamando i concetti sviluppati in ultimo dalla Redemptoris Missio e dalla TMA, e applicandoli alla realtà del Paese. Già nel titolo era enunciata l'essenza del programma: "Spiritualità senza paura - Prospettive dell'attuazione del progetto".

Anche il tema dell'unità tra i cristiani viene trattato dalla collezione Rumo ao novo milênio. Il sussidio "Cos'è l'ecumenismo?" incoraggia la comunità cattolica ad approfondire le ragioni dell'unità e le problematiche che hanno finora ostacolato le sua realizzazione. Percorrendo le varie fasi del cammino ecumenico della Chiesa cattolica, vengono ricordati i frutti raccolti finora, incoraggiamento per quanto resta ancora da fare, e le intuizioni della Ut unum sint. Alla valorizzazione dell'esempio ecumenico dei santi e dei martiri, particolarmente persuasivo di per sé, si accompagna quindi un'analisi ad ampio raggio, che costituisce un utile strumento di lavoro e di vita cristiana. Ed è per arricchire di energie nuove ed inesauribili la vita cristiana che il CNBB si rivolge ai laici, chiamandoli a partecipare attivamente in tre direzioni diverse e complementari. Il "Quaderno popolare" per gruppi di riflessione costituisce lo strumento base in cui vengono presentati ad un più vasto pubblico i contenuti della 34° assemblea generale del CNBB, che ha lanciato il progetto per la nuova evangelizzazione in Brasile. I gruppi di riflessione e di preghiera sono chiamati ad essere "semi fecondi" di spiritualità e azione secondo le indicazioni della TMA per la preparazione e celebrazione del Giubileo, che per il Brasile coincide con il 5° centenario dell'evangelizzazione. In relazione alle specificità della storia e della Chiesa brasiliana, è stata diffusa anche una guida per gli animatori della "settimane sociali". Si tratta di iniziative che coinvolgono un gran numero di persone, in incontri a livello diocesano sui temi della giustizia e della solidarietà, contro l'emarginazione sociale e la logica della competizione. La prima serie di settimane, nel 1991, era focalizzata sul "Mondo del lavoro"; la seconda, durante il '93-'94, su "Il Brasile: alternative e protagonisti". La terza "settimana sociale" avrà luogo durante tutto il 1997. Pervasa completamente dallo spirito di preparazione al Giubileo, il suo punto centrale consiste nell'approfondimento sulla dimensione del servizio, e quindi sui valori della condivisione, della solidarietà e della giustizia, anche nei loro riflessi internazionali, con riferimento ai rapporti nord-sud del mondo. Per finire, il terzo aspetto del contributo dei laici alla vita comunitaria nella Chiesa, con il "Roteiro de reuniões" per vivere il Vangelo della Domenica. In un certo senso questa guida rappresenta il naturale complemento alle guide omiletiche destinate ai celebranti. La partecipazione dei fedeli alla messa viene arricchita dalle proposte per i vari momenti della liturgia. I canti suggeriti si integrano ai Testi sacri, ma i contenuti trattati in chiesa vengono recepiti in modo più profondo e attualizzato, grazie ai momenti di riflessione e preghiera, precedenti o successivi alla messa, proposti dal sussidio.

BELIZE

Riflessione sulle radici bibliche del Giubileo

In occasione dell'apertura ufficiale della fase preparatoria al Grande Giubileo dell'anno 2000 il vescovo di Belize Monsignor Martin ha indirizzato una lettera pastorale ai suoi fedeli. Tre gli aspetti che la lettera intende mettere in luce: gli obiettivi da perseguire durante il Triennio preparatorio come indicato da Papa Giovanni paolo II nella Lettera Apostolica Tertio Millennio Adveniente, la celebrazione dell'anno di Cristo ed alcune indicazioni pratiche che i fedeli dovranno seguire soprattutto in questo primo anno di preparazione.

Nella lettera Monsignor Osmond P. Martin si augura di incoraggiare tutti i componenti della comunità cattolica della sua Diocesi a «Compiere il primo passo importante della nostra preparazione al Giubileo: conciliarsi con Dio e con gli altri attraverso il sacramento della Riconciliazione».

Delineando gli obiettivi del Grande Giubileo dell'anno 2000 Monsignor Martin sottolinea come siano posti in maggiore evidenza il rafforzamento della fede, la testimonianza della vita cristiana. Per raggiungere tali traguardi sono necessari una vera ed autentica conversione del cuore ed un rinnovamento della fede cristiana così come ci invita la Tertio Millennio Adveniente. Tutto ciò, afferma Mons. Martin potrà avvenire solo attraverso una intensa e profonda preghiera, e «mettendosi al servizio dei poveri, degli abbandonati e di tutti quei fratelli e sorelle che chiedono il nostro aiuto». Per questo primo anno della fase preparatoria al Grande Giubileo del 2000, il vescovo di Belize City invita i suoi fedeli a predisporsi alle 14 festività cristiane dell'anno con un periodo di riflessione e meditazione attraverso la pratica degli esercizi spirituali.

SCOZIA

Un percorso di preghiera e di approfondimento della parola

La Chiesa che è in Scozia è impegnata a tutto campo nella preparazione al Giubileo del 2000. Il Comitato nazionale della Conferenza episcopale scozzese ha infatti predisposto una serie di iniziative che coinvolgono tutta la comunità, dai sacerdoti ai catechisti e laici di ogni età. Dopo aver introdotto il primo anno di preparazione con un libretto (resource pack) che approfondisce i temi dell'Avvento, mettendoli in relazione al Grande Giubileo, l'iniziativa è proseguita anche per la Quaresima. La distribuzione dei "resource pack" è stata la più ampia possibile, attraverso esemplari in stampa e per fotocopia, essendo destinati in modo particolare ai laici che, individualmente, in famiglia, a scuola o in gruppo, abbiano voluto cogliere l'opportunità di vivere appieno dei momenti tanto speciali dell'anno liturgico. Sempre per quanto riguarda l'attività dei laici, il Comitato nazionale ha distribuito degli opuscoli diretti a stimolare la formazione di piccoli gruppi di condivisione, di studio e di preghiera. Si tratta di organizzare incontri che si svolgono in casa, in un ambiente familiare ed amichevole, per sottolinare il carattere quotidiano dell'impegno cristiano, ed anche per favorire la partecipazione di coloro che non frequentano abitualmente le parrocchie. Queste piccole guide non si limitano a tracciare un percorso di preghiera e di approfondimento sulla Parola, ma contengono anche utili suggerimenti pedagogici per i coordinatori dei gruppi stessi e propongono attività che possono essere svolte per mettere in pratica ogni giorno i comandamenti dell'amore e della solidarietà. Per le celebrazioni del Corpo e del Sangue di Cristo, il Comitato nazionale ha voluto richiamare nuovamente l'attenzione dei fedeli sull'attività di preparazione di quest'anno, che coincide anche con il 1400.mo anniversario della morte di S. Columba di Iona ed i 1600 anni dall'arrivo di S. Ninian in Whithorn. E proprio per il mese di giugno sono stati organizzati due pellegrinaggi nelle località di Iona e Whithorn; intanto prosegue anche la distribuzione gratuita di opuscoli e volantini di varie dimensioni sui temi del primo anno di preparazione al Grande Giubileo.

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