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L’Iniziativa

“Il Tempo e la Luce”: ragazzi in dialisi preparano il Giubileo
Massimo Aquili

In questo tempo di vigilia, come fiume sotterraneo, la dimensione spirituale, interiore, del Giubileo affiora da mille rivoli. Quasi fosse pronta a dilagare, a rompere gli argini, una volta aperta la Porta Santa, finalmente spento il “brusio” dei lavori, e a mostrare il fragore di un Anno Santo davvero.

Un po’ di quest’acqua chiara è nata proprio vicino al cantiere più “rumoroso” della Capitale, in un reparto dell’Ospedale Bambin Gesù. Un gruppetto di ragazzi obbligati a sottoporsi a dialisi, fino a quando non giunga la grazia di un trapianto di rene, ha realizzato un volumetto sul Giubileo. Si chiama “Il Tempo e la Luce” ed è piccolo lavoro artigianale. Un dorsetto stringe insieme la suggestione del testo e le illustrazioni naïf dei ragazzi, dai colori pastello. Fanno da cornice le miniature dalle tinte vivaci ispirate agli antichi codici medievali, arabeschi, fiori, frutti e la fantasia dei giovani autori.

Il Tempo, la Luce: il rapporto con il Giubileo è strettissimo. Si può dire che è la Chiave interpretativa autentica della grande celebrazione. Nella Lettera apostolica Tertio Millennio adveniente il Santo Padre parla ampiamente di questo aspetto fondamentale. Il Giubileo è  un “tempo speciale”, è memoria dell’Incarnazione, dell’ingresso dell’eternità nel tempo. Il Santo Padre ricorda che nella Liturgia della Veglia pasquale il celebrante con le parole con le quali benedice il cero – simbolo del Cristo risorto, la Luce -  mette in evidenza che Cristo è “il Signore del tempo, è il suo principio e il suo compimento; ogni anno, ogni giorno ed ogni momento vengono abbracciati dalla sua Incarnazione e Risurrezione, per ritrovarsi in questo modo nella “pienezza del tempo””, che l’eternità, o meglio, “Colui che è eterno”. E’ l’incontro con Dio.

Il lavoro dei ragazzi ripercorre con lo scritto e i disegni l’ingresso della Luce nella Storia, prima nell’Antico Testamento con la Genesi “il signore creò la Terra e per renderla ospitale chiamò la luce”. Poi, ed è la parte più corposa, nel Vangelo, in questo “tempo nuovo” in cui “tutti gli anni non sono uguali, tutte le fatiche, le sofferenze e le speranze degli uomini non sono vane, tutti gli eventi non sono destinati a svanire nel nulla, ma diventano tappe importanti verso l’eternità per la quale siamo stati creati”.

Ecco allora passare in rassegna i momenti fondamentali del “tempo nuovo”, splendidamente illustrati. “Abbiamo visto – scrivono i ragazzi – in tutti questi eventi la Luce”. Dall’Incarnazione e dalla Nascita di Gesù a Betlemme, per cui l’anno 2000 è passaggio importante in questa Nuova Storia, poiché è “il momento ideale per rendere grazie a Dio della Luce e insieme occasione per chiedergli di realizzare alle soglie del nuovo millennio un “nuovo cielo e una nuova terra””. Poi tutti gli altri episodi: la stella cometa che guida “i sapienti” ad incontrare la Luce; Gesù che parla nel tempio; Gesù che invita gli apostoli a seguirlo per portare agli uomini a Luce; la Risurrezione, Gesù che ha vinto le tenebre del mondo. Dagli Atti degli apostoli: ecco il fuoco dello Spirito Santo, la Pentecoste,  la Chiesa è inviata ad annunciare la Buona Notizia; e il globo di Luce che folgora San Paolo e fa di lui l’Apostolo delle genti.

Il cammino ci porta Roma, dove Pietro e Paolo subirono il martirio per far trionfare la Luce. Un salto di 2000 anni ed è Giovanni Paolo II, successore di Pietro e Pastore della Chiesa universale. I ragazzi illustrano la continuità dell’opera evangelizzatrice. Nei disegni, il Papa è raffigurato su un aereo, in uno dei numerosi viaggi apostolici. Atterrerà… a Cuba, accolto da Castro e da un ritratto del “Che" alla parete.  Poi i ragazzi rappresentano il pellegrinaggio giubilare con una riedizione a colori della mappa cinquecentesca delle chiese di Roma del Lafréry. Una folla di pellegrini multicolore si dirige verso le Basiliche, verso la meta: la Luce. A San Pietro, ed è l’ultimo disegno, davanti alla Porta Santa i pellegrini trovano ad accoglierli il Santo Padre e Gesù Bambino.

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