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GIUBILEO NEL MONDO

America
Cile Solidarietà, Riconciliazione, Natale

Nei tre anni di preparazione giubilare sono stati diffusi in Cile un milione di esemplari del Vangelo di Marco, di Luca e, nell'anno in corso, di Matteo. Altro materiale di riflessione e di approfondimento è stato predisposto dal Comitato nazionale ed è servito per la catechesi e la formazione dei laici: in particolare i testi di don Jesus Bayo per l'anno dello Spirito e l'anno del Padre. Le riunioni catechetiche hanno seguito uno schema uniforme: lettura di un breve testo della Scrittura, preghiera e poi brevi domande per facilitare il dialogo e l'approfondimento.

"Cercare vite di Cristiani esemplari" è invece un'iniziativa destinata ad individuare, tra i defunti,  persone che possano essere presentate come modelli di vita cristiana. Nelle comunità, parrocchie, movimenti, ci sono tantissime persone che sono state bandiere della fede per tanti anni e per questo meritano di essere ricordate.  Sono laici, uomini, donne e giovani, spesso di condizione umile, che sono stati cristiani esemplari. L'intenzione è di offrire al Signore, nel suo 2000° anniversario, la vita di questi cristiani, che ebbero Cristo come esempio fecondo.

Il mese d'agosto è, in Cile, il mese della solidarietà, nel ricordo del Beato Alberto Hurtado, morto il 18 agosto 1955. Numerose sono state le iniziative di carità e solidarietà promosse dal Comitato per il Giubileo insieme ad altre istituzioni, e alcune di esse hanno avuto grande eco sulla stampa e sulle emittenti televisive nazionali. Citiamo le due principali:

- Le "Cene di pane e vino": il 18 agosto le famiglie sono state invitate a riunirsi in casa, attorno  alla tavola, per mangiare solo pane e vino e approfondire il tema della solidarietà e della carità. L'iniziativa, che ha avuto un buon successo, è stata ampiamente diffusada diversi organi d'informazione.

- La campagna "Chilo solidale": nei grandi supermercati i clienti sono stati invitati ad acquistare alimenti non deperibili da distribuire, grazie ad una catena di solidarietà e di carità, nelle mense dei poveri. Sono stati raccolti generi alimentari per diverse tonnellate.

Il mese de settembre è il mese de la riconciliazione, e fu anche il mese del colpo di stato che, ancora oggi, divide profondamente i cileni. I Vescovi hanno pubblicato una Catechesi sulla riconciliazione, che comprende: un serio esame di coscienza, una preghiera di riconciliazione, un testo-base per le omelie del giorno dell'Unità Nazionale, che cade proprio l'11settembre, data del pronunciamento militare, due testi per le  celebrazioni liturgiche sulla riconciliazione, una per i giovani e una  per gli adulti. E' questa la terza catechesi pubblicata nel corso dell'anno, dopo quelle su "Nostro Padre Dio" e "la Solidarietà".

Per il Natale è in preparazione un presepe-tipo, che avrà  la forma di un altare famigliare, e verrà recapitato a tutte le famiglie fin dall'Avvento. Intorno a questo presepe si celebrerà  l'apertura della Porta Santa, aprendo le porte delle case a Cristo. Il  presepe resterà nelle case per tutto l'Anno Santo.

La grande Croce del Terzo Millennio progettata dal Comune di Coquimbo nella diocesi di La Serena, già definita Croce d'America per le sue grandi dimensioni (75 metri d'altezza su un colle di 135 metri), è in piena realizzazione e suscita grandi aspettative di progresso spirituale e materiale.

+F.J. Cox Huneeus

Africa

Repubblica democratica del Congo
Perdono e riconciliazione è il tema della Chiesa locale per il Giubileo

“Perdono e riconciliazione in favore dell’unità della Repubblica democratica del Congo” è il tema centrale del Giubileo del 2000, scelto dalla Chiesa cattolica nell’ex-Zaire. Il cardinale Frédéric Etsou, arcivescovo della capitale Kinshasa, ha spiegato che, parallelamente alla scelta dell’argomento di fondo del prossimo Anno Santo, la Chiesa locale ha anche invitato i fedeli a firmare una petizione, in cui si invoca “il perdono per i figli della Repubblica democratica del Congo, per i nemici e gli aggressori” e si auspica la riconciliazione nel Paese. “Mai più guerra, mai più violenza”: dirette e significative le parole della petizione, che chiede il “cessate-il-fuoco immediato in nome del Vangelo”. Nel Congo ex-Zaire da più di un anno si combatte una sanguinosa guerra tra gruppi ribelli, appoggiati da Rwanda e Uganda, e  truppe governative del presidente Kabila, sostenute da Zimbabwe, Angola e Namibia. Nonostante i tentativi di mediazione e la recente tregua, di fatto “ancora precaria”, la pace nella Repubblica democratica del Congo tarda ad arrivare. Per tale motivo, la Chiesa cattolica nel Paese chiede, di fronte alla comunità internazionale, il ritiro immediato delle “truppe d’aggressione”. La petizione, inoltre, domanda, come altra esigenza prioritaria, la cancellazione del debito estero.

America

Guatemala
“Padre Nostro”, lettera pastorale dei vescovi su Dio Padre

In questo terzo anno di preparazione al Giubileo, i vescovi del Guatemala hanno scritto una Lettera pastorale su Dio Padre, con il titolo “Padre Nostro”. Hanno diviso il testo di circa 50 pagine in tre parti: “I volti di Dio nel popolo guatemalteco”, “Il Figlio ci rivela il Padre”, “Figli del Padre al servizio del suo Regno”. Nell’introduzione i vescovi scrivono tra l’altro: “Se desideriamo parlare e approfondire in una disposizione d’animo  di fede e preghiera la conoscenza di Dio Padre, dobbiamo assumere un atteggiamento umile, affinché la nostra professione di fede in Dio non si trasformi in un mezzo per mancare di rispetto a chi non la pensa come noi. Dobbiamo essere umili perché sappiamo che le nostre parole, anche se pronunciate da noi che siamo i successori degli Apostoli, sono fragili e limitate”. I vescovi concludono dicendo: “Speriamo di poter esprimere nella nostra vita personale e comunitaria la fraternità che nasce dalla nostra relazione con Dio Padre e proseguire il processo di riconciliazione dopo gli anni di conflitto che abbiamo vissuto; speriamo di apprendere a scegliere la vita, con maggior qualità umana, nella giustizia, nella pace, e di accrescere la nostra solidarietà, affinché diminuisca la povertà inumana in cui vive la maggioranza dei guatemaltechi”. 

Bangladesh
Le Chiese cristiane preparano celebrazioni ecumeniche per il Giubileo

In un incontro ecumenico a Dacca, organizzato dal Comitato per la preparazione del Giubileo, circa 100 rappresentanti di varie confessioni cristiane del Bangladesh hanno approvato alcuni eventi per celebrare l’Anno Santo del 2000. Il 1° gennaio del prossimo anno, nell’arcivescovado cattolico della capitale Dacca, si svolgerà una funzione pubblica per aprire il Giubileo, alla quale saranno invitati ad assistere anche i musulmani. Tra le iniziative congiunte concordate vi è un Seminario ecumenico di quattro giorni nel 2000, che si concentrerà su bambini, giovani e donne, e presenterà proposte per loro nel 21.esimo secolo. È stato deciso anche di chiudere l’Anno Santo il 31 dicembre 2000, con una celebrazione divisa in due parti: al mattino i cattolici pregheranno da soli, nel pomeriggio insieme con gli altri cristiani. Il giorno seguente indù, musulmani, buddhisti e seguaci di altre religioni saranno invitati a celebrare la fine del 2000 e l’inizio del 2001. Mons. Michael Rozario, arcivescovo cattolico di Dacca, nel recente incontro nella sua città, ha riaffermato che ogni cristiano nella vita di ogni giorno deve comportarsi come “alterChristus                                                                                                                                                                                                         

Giappone
Dialogo interreligioso, sull’esempio di San Francesco Saverio

Il 15 agosto 1549 il gesuita San Francesco Saverio sbarcò nel porto di Satsumà (oggi Kagoshimà), nell’isola  di Kyushu. In occasione dei 450 anni dall’arrivo del primo evangelizzatore del Giappone, la Chiesa cattolica in quel Paese ha indetto uno speciale "Anno Saveriano", che  si è aperto il 15 agosto 1998 e si concluderà il 3 dicembre prossimo, festa liturgica del Patrono delle Missioni. Particolarmente fitto il calendario delle celebrazioni: è previsto  tra l’altro un pellegrinaggio a Kagoshimà che culminerà, l’11 ottobre prossimo, con una solenne concelebrazione eucaristica di tutti i vescovi giapponesi alla presenza dell'inviato speciale del Papa, il cardinale Edmund C. Szoka. E sempre a Kagoshimà,  il vescovo locale mons. Paul Shinichi Itonaga ha presieduto il 15 agosto a una Messa nella cattedrale cittadina, per ricordare il giorno  dello sbarco del Santo spagnolo. Sui metodi della sua opera di evangelizzazione, mons. Itonaga, in un’intervista alla Radio Vaticana, ha detto: "San Francesco Saverio fu profondamente rispettoso della cultura e delle tradizioni del Giappone. Appena giunto si recò, prima di tutto, a visitare  il principe di Kagoshimà per chiedergli il permesso di evangelizzare. Il principe di buon grado accordò tale permesso e lasciò libera la popolazione di convertirsi alla nuova fede. Quindi l'avvio  dell'evangelizzazione del Giappone avvenne sotto favorevoli auspici. Purtroppo le difficoltà subentrarono più tardi, man mano che cresceva il numero dei convertiti. I primi ad aderire al cristianesimo furono tre giapponesi presso i quali il Santo aveva trovato ospitalità, seguiti pure dai loro familiari, amici e parenti. San Francesco si recò a predicare anzitutto in città, e come San Paolo fu accolto da alcuni con insulti e indignazione, ma trovò anche attenti ascoltatori. A poco a poco si ebbero così le prime conversioni, soprattutto tra la gente del popolo. Una caratteristica molto importante di San Francesco Saverio è quella di essere stato in qualche modo il precursore del dialogo interreligioso, al quale oggi si presta tanta attenzione. Egli infatti frequentava un grande tempio buddhista e intrattenne rapporti di profonda amicizia con uno dei capi bonzi del tempio, Ninshitsu, amicizia che durò fino alla sua morte. Proprio per ricordare questo loro particolare legame si è svolto a Kagoshimà, nel maggio scorso, un incontro interreligioso a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti della setta Zen, la stessa alla quale apparteneva Ninshitsu. L'amicizia tra questi due religiosi ha costituito l'avvio di un processo di dialogo che sarà proseguito, come ha insistentemente auspicato il Papa.

Lituania
Settemila volontari in missione nelle famiglie
in tutte le diocesi del Paese

In preparazione all’Anno Santo, da Pasqua (4 aprile) a Pentecoste (23 maggio) in tutte le sette diocesi della Lituania sacerdoti, laici impegnati e 7mila volontari si sono recati in visita alle famiglie. L’iniziativa aveva due fini: invitare le famiglie a celebrare il Giubileo del Duemila e dimostrare la sollecitudine della Chiesa cattolica per tutti i lituani, credenti e non credenti. In ogni casa è stata distribuita una pubblicazione dal titolo “Preghiere della famiglia”, contenente una breve descrizione del significato dell’Anno Santo e una compilazione di preghiere cattoliche, in particolare quelle suggerite per la notte di Natale, vigilia dell’inizio del grande Giubileo. Le famiglie hanno ricevuto anche pieghevoli e volantini con informazioni sul Beato Georg Matulaitis, sulla propria diocesi e parrocchia. I 7mila volontari erano stati preparati per la missione durante la Quaresima.

Dallo scorso marzo e fino a tutto l’Anno Santo il Comitato nazionale lituano  per il Giubileo, in collaborazione con il Movimento Comunione e Liberazione, presenta nelle principali città lituane la parte didattica di una mostra fotografica sugli scavi archeologici intitolata “Dalla Terra Santa a tutte le nazioni”, per testimoniare la storicità dei Vangeli. L’ideatore della mostra è il noto studioso tedesco di papiri Carsten Peter Thiede. Essa è stata allestita per la prima volta nel 1996 a Rimini da Comunione e Liberazione, con l’aiuto e l’assistenza di vari Musei e Istituzioni accademiche: il Dipartimento israeliano delle antichità, il British Museum di Londra, i Musei Vaticani, il Museo Nazionale Romano e i Musei Capitolini di Roma.   

Germania
Un sussidio su uomo e donna creati a immagine di Dio

Nella serie “In cammino verso l’Anno Santo del 2000”, la Conferenza episcopale tedesca ha pubblicato un sussidio, un volumetto di oltre 130 pagine, il cui tema è tratto dall’inizio della “Genesi”: uomo e  donna creati a immagine e somiglianza di Dio. Tutti i contributi di varie persone - eclesiastici e laici, uomini e donne - contenuti nel libro partono da questa affermazione della Bibbia. Il vescovo Hans-Jochen Jaschke, incaricato dalla Conferenza episcopale di dirigere la preparazione dei cattolici tedeschi al Giubileo, nella sua introduzione al volumetto scrive che i testi in esso contenuti vogliono essere stimoli e aiuti, nel cammino verso l’Anno Santo. Essi parlano di esperienze, discutono temi teologici, ricordano la grande tradizione della Chiesa e danno consigli per la pratica della fede. Poiché per un discorso cristiano su Dio è fondamentale la testimonianza della Sacra Scrittura, una docente universitaria, la professoressa Angelika Strotmann, informa nel suo contributo su alcune affermazioni centrali dell’attuale discussione scientifica sulla paternità di Dio nella Bibbia. Nella storia della Chiesa molte donne hanno espresso in modo ispirato la loro esperienza di Dio: come esempio, nel libro vengono presentati brani degli scritti della svedese Santa Brigida e della francese Santa Teresa di Lisieux, proclamata da Giovanni Paolo II Dottore della Chiesa.

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