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Religiosi verso il Giubileo

Una giornata di ringraziamento per il dono della vita consacrata

Eduardo Card. Martinez Somalo, Prefetto CIVCSVA
+Piergiorgio  Silvano Nesti, O.P., Segretario CIVCSVA

La notte tra il 24 e il 25 dicembre 1999, prima di celebrare la Santa Messa della notte del Natale del Signore, il Santo Padre Giovanni Paolo II aprirà la Porta santa nella Basilica di San Pietro dando inizio alla celebrazione del Grande Giubileo nella ricorrenza bimillenaria della Nascita di Cristo, nostro Redentore. La vita consacrata, che nella Chiesa rappresenta una "vivente tradizione della vita e del messaggio del Salvatore" (VC n. 22), vuole unirsi ad ogni grande celebrazione dell'anno giubilare. Tuttavia, in modo speciale, vuole farlo nella Chiesa universale ed in tutte le chiese particolari in un giorno che le è proprio: il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore al tempio. Giovanni Paolo II, dal 1997, ha voluto che tale giorno, per alcuni significati propri del mistero celebrato, fosse dedicato nella Chiesa a rendere grazie per il dono della vita consacrata, invitando particolarmente tutte le persone consacrate a partecipare, con il popolo di Dio, a questo atto di ringraziamento. I religiosi/e  di vita integralmente contemplativa si uniranno spiritualmente dai loro monasteri.

Nel Calendario dell'Anno Santo del 2000, quindi, la giornata del 2 febbraio sarà dedicata, a Roma e nelle chiese particolari, alla celebrazione del Giubileo della vita consacrata.

Affinché tutte le persone consacrate possano prepararsi - degnamente ed insieme - a questa celebrazione, la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, ha ritenuto opportuno offrire un sussidio indicativo per la preparazione della Giornata del 2 febbraio, con la celebrazione di tre momenti distinti ed articolati di preghiera, attorno ad alcuni concetti-chiave come sono proposti dall'Esortazione postsinodale Vita consecrata: Vocazione-consacrazione; Comunione-ecumenismo; Missione-testimonianza-martyria.

Sono indicati tre momenti di preparazione che possono essere impostati come triduo oppure come suggerisce l'opportunità dei singoli luoghi. Qualora si scegliesse il triduo potrebbe essere realizzato nei giorni immediatamente precedenti il 2 febbraio: dal 30 gennaio al 1° febbraio 2000.

Si prevede:

-  una celebrazione di ringraziamento per il dono della   vocazione  con il  Vespro della domenica, il 30 gennaio;

-  una celebrazione penitenziale per lunedì  31 gennaio;

-  un'adorazione eucaristica comunitaria  per  il  1° febbraio.

La preparazione culmina, il  2 febbraio, con la  Celebrazione Eucaristica della Presentazione al Tempio e il ringraziamento per il dono della Vita Consacrata.

I tre testi di meditazione sui  temi della vocazione-consacrazione, della comunione-ecumenismo e della missione-testimonianza-martyria, possono essere eventualmente  inseriti nelle celebrazioni proposte.

La celebrazione di questi momenti potrà essere  vissuta nelle comunità di vita consacrata, nei diversi istituti, nelle diocesi e a livello nazionale, con gli opportuni adattamenti. Le indicazioni proposte non hanno nulla di vincolante, ma vogliono essere un aiuto in vista delle celebrazioni comuni che sarà opportuno siano preparate e celebrate da parte delle persone consacrate, con sussidi adatti alla propria cultura e alla propria lingua, con l'aiuto delle Conferenze dei Superiori e delle Superiore Maggiori, a livello nazionale, o delle Commissioni per la vita consacrata nelle singole diocesi.

È conveniente che questi momenti di preparazione siano vissuti da tutte le persone consacrate, in comunione con le chiese particolari, con la presenza del Vescovo o dei suoi Delegati, oppure dei Parroci  e dei Superiori dei diversi Istituti, con la presenza di  fedeli, in modo che si manifesti il senso della vita consacrata nel Popolo di Dio.

La preparazione a Roma

A Roma il Giubileo del 2 febbraio sarà preceduto da tre giorni di preparazione.

Domenica sera, 30 gennaio, le singole comunità sono invitate a vivere la celebrazione del Vespro come preparazione al dono di grazia a cui la Chiesa le chiama a partecipare attraverso l'esperienza del Giubileo.

Nel pomeriggio del 31 gennaio, la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, in collaborazione con l'Unione dei Superiori Generali (USG), Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) e la Conferenza Mondiale degli Istituti Secolari (CMIS), promuoverà nell'Aula Paolo VI, un grande atto di preghiera e di testimonianza come "Via lucis", "Cammino di luce" (Cfr. VC n. 40) nel mistero pasquale, vissuto nella Chiesa dalla vita consacrata. Il 1° febbraio nella Basilica di Santa Maria Maggiore tutta la giornata sarà dedicata all'adorazione del Santissimo Sacramento, in ringraziamento per il grande dono fatto alla Chiesa e al mondo dal Padre con I'Incarnazione del Verbo. "Egli, incarnandosi nel grembo di Maria venti secoli fa, continua ad offrirsi all'umanità come sorgente di vita divina" (TMA, 55).

Il 2 febbraio, attorno al Santo Padre, le persone consacrate celebreranno solennemente il Giubileo nella Basilica di San Pietro. In tale circostanza saranno presentate dai Presidenti delle Conferenze della Vita Consacrata, le offerte raccolte nelle comunità di tutto il mondo.

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