Jubilee 2000 Search
back
riga

Giubileo del mondo

Repubblica Centroafricana
Un Giubileo essenziale

Cominciata all'insegna delle favorevoli aspettative create dai festeggiamenti per il centenario dell'arrivo della Chiesa in Centrafrica (1993-1994) e dall'Assemblea Speciale del Sinodo per l'Africa, la preparazione del Giubileo nella Repubblica Centrafricana aveva dovuto soffrire le conseguenze delle guerre civili degli stati vicini, con l'arrivo massiccio di profughi dal Rwanda e dalla Repubblica Democratica del Congo, e di ripetuti ammutinamenti  dell'esercito locale. Nonostante ciò, la Conferenza Episcopale Centrafricana è riuscita a celebrare regolarmente l'anno di Cristo e quello dello Spirito, ed ora ha la gioia di vedere che la fine dell'anno del Padre si accompagna alla positiva conclusione del processo di riconciliazione nazionale.

Questa ritrovata concordia civile ha permesso alla Chiesa del Centrafrica di preparare molte iniziative per il Giubileo: un concorso di canto per diffondere l'Inno del Giubileo, una dettagliata guida dell'Anno Santo, un calendario di celebrazioni liturgiche a livello diocesano e nazionale e la distribuzione di vario materiale divulgativo. «Ma l'essenziale è ritrovare i segni di grazia che ci saranno accordati nel tempo giubilare» puntualizza l'Arcivescovo di Bangui Mons. Joachim Ndayen, a nome della sua Conferenza Episcopale. «Il più palpabile, anche se a prima vista potrebbe sembrare non così eclatante, è proprio quello della riconciliazione tra i centrafricani. Quando vediamo le masse di rifugiati che ci arrivano dai paesi vicini, possiamo dirci ancora fortunati nel constatare che questo clima tranquillo continua pure dopo la partenza delle truppe dell'ONU dal nostro Paese. Un altro frutto di tale grazia, poi, è l'attrazione esercitata dalla Chiesa sulla popolazione, nonostante l'opera disgregatrice delle sette. La gente continua a chiedere i sacramenti e persino il matrimonio cristiano sta acquistando un certo favore. Io stesso, a questo livello, ho osservato delle stupefacenti riconciliazioni tra sposi da tempo separati».

Viceversa, Mons. Ndayen constata un cammino ancora insufficiente sulla via dell'ecumenismo. Perché, sebbene non vi sia più l'inimicizia del passato, permane una certa atmosfera di diffidenza. La Chiesa Centrafricana ha inoltre adottato una condotta molto prudente riguardo la predicazione delle indulgenze, che altrimenti rischiano di essere confuse con pratiche magiche. Infine, sono state allestite le strutture ecclesiali per l'organizzazione dei pellegrinaggi ai tradizionali luoghi santi giubilari, ma le difficoltà economiche dei pellegrini centrafricani rendono difficile immaginare una loro numerosa presenza a Roma.

Argentina
Sussidi per vivere autenticamente il Giubileo

Il Comitato Nazionale per il Giubileo della Conferenza Episcopale Argentina ha organizzato la elaborazione e diffusione di Sussidi omiletici per tutte le domeniche dell’anno liturgico, collegando liturgia e Giubileo. Dal 1996 fino a oggi sono stati  pubblicati 19 tomi, in 2000 esemplari, con un totale di 1890 pagine. E’ opera di un grande gruppo di  specialisti appositamente invitati dalla Conferenza Episcopale. L’accoglienza da parte dei presbiteri è stata considerata molto buona.

Il Padre Alberto Casas Riguera, Segretario Esecutivo del Comitato Nazionale ha così presentato i sussidi: “Per la liturgia della Parola di ogni domenica c'è una scheda tecnica, in diverse pagine, nella quale si trattano gli aspetti esegetici e dottrinali di ogni lettura, inclusive il salmo. Ad ogni scheda seguono gli “orientamenti per l’omelia”. Nella Introduzione dell’ultimo tomo si legge: “Con questo sussidio si completa la serie di suggerimenti sulle letture di questo terzo anno di preparazione al Grande Giubileo…Che servano a tutti noi per vivere ciascuno dei aspetti proposti dal Santo Padre in quest'anno di grazia”

A Buenos Aires, il 27-28 agosto si sono trovati 60 delegati tra Vescovi, sacerdoti e laici delle diverse Diocesi del paese per fare un rapporto delle attività già svolte e per pianificare i prossimi mesi nel lavoro per il Giubileo. Tre i punti trattati per il lavoro futuro: il  Calendario Giubilare per il Paese, ispirato dal Calendario Romano. Un accenno tutto particolare è messo sullo “sforzo pastorale per ricuperare la Domenica, insegnando alle nostre comunità a celebrare, anche migliorando la forma di presiedere le nostre liturgie, particolarmente l’Eucaristia”;

la questione dell’Indulgenza giubilare, mettendo una  forte sottolineatura sulla misericordia di Dio Padre;

l’Incontro Eucaristico nella città di Cordoba, che sarà per il Paese il culmine degli incontri che si faranno nelle diverse Diocesi, messi sotto la responsabilità dell’Arcivescovo  e dei Vescovi della Provincia Ecclesiastica.

La riunione presieduta da S.E. Mons. Karlic, Presidente della Conferenza Episcopale Argentina e del Comitato Nazionale per il Giubileo ha avuto come ospiti S.E. Bianchi di Carcamo (Vescovo di Azul), S.E. Cargnello (Arcivescovo di Salta), S.E. Mollaghan (Ausiliare di Buenos Aires e Segretario della Conferenza Episcopale Argentina) e del Segretario Esecutivo del Comitato per il Giubileo, P.Alberto Casas Riguera. (+ Francisco José Cox H.)

Stati Uniti
Guida nella parrocchie

“Spalancate le porte a Cristo: evangelizzate, riconciliatevi, celebrate!” È questo l’invito rivolto ai cattolici degli Stati Uniti in una “Guida per le parrocchie all’anno giubilare”, preparata dal Segretariato per il Giubileo e il terzo millennio, organo della Conferenza episcopale. Oltre alle celebrazioni in comune con il resto del mondo, il sussidio elenca almeno venti Giornate giubilari tipiche degli Stati Uniti.

La Chiesa in quel Paese si prepara all’Anno Santo con una novena dall’inizio di novembre alla fine di dicembre di quest’anno. Già il 2 gennaio 2000, Giornata mondiale dei bambini, i fedeli sono invitati ad aprire le loro case e invitare i vicini. Il 3 gennaio comincia la Settimana nazionale delle migrazioni e si celebra la Giornata giubilare per i migranti e i profughi, mentre il 16 è la Giornata per la pace e la giustizia. Il Mercoledì delle Ceneri, 8 marzo, si svolgono processioni penitenziali parrocchiali e diocesane sul tema “Chiedi perdono” e comincia la campagna di Quaresima “Operazione ciotola di riso” per l’aiuto ai bisognosi. In aprile l’8 è Giornata nazionale per la riconciliazione e il 21 Giornata della terra. Il 14 maggio, festa della Mamma, cade il Giubileo delle madri e il 29 quello dei militari. Vi è anche un Giubileo per i padri, nel giorno a loro dedicato, il 18 giugno.

Spiccano solitari in giugno due eventi: il 4 la Giornata per la libertà religiosa e dal 13 al 16 un “Encuentro” nazionale, dedicato agli abitanti di lingua spagnola. In settembre, a distanza di una settimana, il 17 e il 24, si svolgono le Giornate giubilari rispettivamente per i catechisti e per gli anziani. Il primo ottobre porta il Giubileo per la vita, seguito il 4 da quello per l’ambiente e il 29 da quelli per gli sport e i giovani. Il 23 novembre, come ogni anno nell’ultimo giovedì del mese, cade la Festa del Ringraziamento, cara a tutti gli statunitensi, e in quel giorno si celebra la Giornata delle famiglie. Altre due categorie - i lavoratori agricoli e i laici impegnati nel ministero ecclesiale - hanno la loro Giornata, rispettivamente il 12 e il 26. Il 17 dicembre c’è una Giornata per il mondo dello spettacolo e la sera del 31 si saluta il passaggio al nuovo millennio con una Veglia di preghiera e con il suono a distesa delle campane.

Cile
Carità, devozione mariana, famiglia

Domenica 26 settembre, la domenica chiamata “Giornata della preghiera per il Cile”, ha preso il via in tutto il paese l’iniziativa del “Pane della Carità” (Panis Caritatis). Si tratta di una iniziativa di aiuto ai più bisognosi e si innesca con le varie proposte promosse dal Pontificio Consiglio “Justitia e Pax” per riflettere ed operare per sradicare  la fame nel mondo. E’ un’altra azione intrapresa dalla Chiesa cilena nell’ambito del Giubileo 2000. L’iniziativa durerà fino al Gennaio 2001.

Il Mese di Maria è la devozione più diffusa in tutto il paese. Viene celebrata dall’8 novembre  all’8 dicembre, ricorrenza dell’Immacolata, una delle feste mariane più popolari nel Cile.

Per il mese di Maria di quest’anno di vigilia al Giubileo, la Conferenza Episcopale ha pubblicato il materiale per la celebrazione del mese. Le varie pubblicazioni sono incentrate su Gesù Cristo incarnato e presente nella storia dell’Umanità.  I contenuti più importanti sono: l’Incarnazione come Mistero, l’Incarnazione e l’Eucarestia, l’Incarnazione, cammino per l’umanità, la Vergine Maria e l’Eucarestia.

Si offre  anche la pubblicazione “Mese di Maria per i bambini” (in cui i bambini potranno colorare le diverse immagini qui contenute), il “Mese di Maria per i giovani” (uno strumento di dialogo da farsi in gruppi) e un “Mese di Maria per le Comunità”.

Tutti i testi sono fatti in relazione al Grande Giubileo dell’Incarnazione e della nascita di Gesù.

La Settimana della Famiglia ( dal 3 ottobre al 10 ottobre) è celebrata come preparazione al Grande Giubileo. Il tema di quest’anno dedicato a Dio Padre è “Vieni, figlio mio… con la tua famiglia sii testimone di me”.

Si sviluppano tre incontri che sono presentati come momenti  per ringraziare l’esperienza del condividere, per chiedere perdono per le mancanze commesse ed infine per esprimere un gesto di unità e di preghiera in famiglia.

Si offrono anche schede per aiutare a sviluppare questi incontri ed un Altare Familiare in cui è rappresentato un Presepio.

Polonia
Due numeri di Tertium Millennium

I due ultimi numeri dell'edizione polacca di "Tertium Millennium" contengono alcuni considerazioni e riflessioni sull'esame di coscienza che gli uomini di Chiesa sono chiamati a sostenere all'alba del terzo millennio, sulla dimensione ecumenica del Grande Giubileo, e sull'invito giubilare alla riconciliazione interpretato in relazione alla vita politica e sociale del Paese.

Il primo tema è affrontato, in una intervista, dal vescovo Tadeusz Pieronek, ex segretario generale della Conferenza Episcopale. Il vescovo afferma che la Chiesa deve ammettere gli errori compiuti in passato dai suoi componenti. Pieronek si riferisce in particolar modo alla "dolorosa divisione fra le Chiese occidentale e orientale, e a quella tra cattolici e protestanti". Sono tutte divisioni "nate da un solo peccato, un peccato che ha recato danno a noi stessi e provocato ferite all'unità della Chiesa". Secondo Pieronek gli effetti permanenti di tale peccato ci devono spingere a purificare le coscienze.

Sempre a proposito dell'esame di coscienza il vescovo invita a non limitarlo al passato. Bisogna infatti studiare le cause dell'odierno fenomeno "dell'indifferenza religiosa, della perdita del senso del peccato, dello smarrimento etico che include valori fondamentali come il rispetto per la vita e la famiglia".

Sulle pagine della rivista si possono trovare anche alcune riflessioni dell'arcivescovo Henryk Muszynski, presidente del comitato nazionale del Grande Giubileo, sulla dimensione ecumenica dell'evento giubilare. L'interesse dell'arcivescovo verte in special modo sulla possibilità di collegare la dimensione religiosa della conciliazione a quella sociale. Secondo Muszynski il punto cruciale del calendario del Giubileo, per quanto riguarda la costruzione di una coscienza ecumenica, "sarà la celebrazione del Santo Spirito, prevista per l'11 giugno del 2000".

Un noto giurista, Adam Strzembosz, affronta infine la questione del processo di regolamento di conti legato alle colpe del periodo comunista, a dieci anni dalla caduta del regime totalitario. Il giurista ricorda che gli ostacoli frapposti a tale processo hanno recentemente indotto il cardinale primate Jozef Glemp, a nome di larghi strati della popolazione, a lamentare l'insufficienza del controllo imposto alle persone attive a suo tempo nei servizi speciali e ancora oggi ricoprenti incarichi di responsabilità ai vertici dell'apparato statale. Il giurista esprime comunque ottimismo per il futuro, visto che, a suo parere, devono considerarsi in via di superamento i dubbi e i timori che il processo venga frenato o possa non procedere secondo le aspettative.

top