La Chiesa italiana in cammino verso il Giubileo
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XXIII CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE

LA CHIESA ITALIANA IN CAMMINO VERSO IL GIUBILEO

Il XXIII Congresso Eucaristico Nazionale, che ha visto a Bologna la partecipazione del Santo Padre nelle sue giornate conclusive, è stata l'ultima grande riunione della Chiesa italiana prima della celebrazione del Grande Giubileo dell'anno 2000. Dunque, come ha detto lo stesso Giovanni Paolo II presentando l'avvenimento durante l'Angelus del 21 settembre, si è trattato di uno «straordinario evento spirituale», di una «tappa significativa» verso l'appuntamento di fine millennio.

Per la Chiesa italiana, ormai alla vigilia del nuovo anno liturgico, è stata anche la conclusione del primo anno di immediata preparazione all'evento giubilare, in cui la meditazione sulla figura di Cristo è stata ovunque al centro dell'attenzione. Lo stesso tema del Congresso - "Gesù Cristo unico Salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre"- è stato un richiamo alla conversione e alla presenza attiva della Chiesa nelle società di fine millennio.

L'adorazione eucaristica e un rinnovato slancio evangelizzatore sono stati al centro delle nove giornate congressuali, nelle quali si è riusciti a realizzare in un armonioso equilibrio i contenuti spirituali, liturgici e religiosi del Congresso. I giovani che hanno partecipato al concerto della "vigilia di attesa" erano gli stessi che poi, dopo aver pernottato all'aperto, hanno assistito alla solenne concelebrazione del Papa con i Vescovi italiani, il Cardinale Arcivescovo di Bologna Giacomo Biffi e il Legato pontificio Card. Camillo Ruini. Molti di loro erano stati presenti ad un altro evento di massa, che aveva segnato l'inizio delle giornate congressuali: la processione che dalle dodici porte della città aveva raggiunto piazza San Petronio, cuore del cattolicesimo bolognese e per nove giorni cuore eucaristico dell'Italia intera.

L'Eucaristia è stata al centro dei discorsi del Papa, che non ha mancato di sottolineare le proiezioni sociali della presenza viva di Cristo fra gli uomini. Ciò vale tanto più per l'Italia, «oggi segnata da sfide sociali e spirituali», e colpita dal terremoto proprio nel suo centro artistico e religioso durante le giornate di Bologna. «Un popolo che volesse confinare entro i muri delle chiese questo quotidiano "dono di Dio" che è l'Eucaristia, ha detto Giovanni Paolo II, sarebbe sicuramente più povero». Grande attenzione, nei discorsi del Papa, ai giovani, alla famiglia, all'impegno nell'evangelizzazione. Significativa anche la scelta di procedere, proprio a Bologna, alla beatificazione di Bartolomeo Maria Dal Monte, sacerdote bolognese morto a soli 52 anni nel 1778, famoso in vita per le prediche condotte in moltissime parrocchie dell'Arcidiocesi bolognese e in 63 Diocesi italiane. Nella vigilia dell'Anno Santo del 1775, il Beato insisteva in particolare, nelle sue prediche, sulla preparazione spirituale al Giubileo, il che rende quanto mai attuale la sua figura.

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