La missione cittadina bussa alle porte delle famiglie - Angelo Zema
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ATTIVITÀ DI COMMISSIONI E COMITATI

Comitato Romano

LA MISSIONE CITTADINA BUSSA ALLE PORTE DELLE FAMIGLIE

Angelo Zema

La famiglia al centro dell'attenzione della Chiesa di Roma. Sarà il tema-chiave dell'anno pastorale 1997/98, anno della celebrazione della Missione cittadina - l'iniziativa indetta dal Papa per la Diocesi di Roma in preparazione al Grande Giubileo del 2000 - sul territorio. La crisi che investe "la cellula fondamentale della società" obbliga ad un'azione pastorale incisiva per rievangelizzare le famiglie, promuovere la spiritualità, rilanciare una specifica catechesi, esortarle ad assumere un ruolo sociale ben preciso e propositivo in sintonia con la dottrina sociale della Chiesa.

Così, dopo i giovani, quasi come naturale corollario, la Chiesa di Roma pone la sua scelta preferenziale sulla famiglia. Nell'anno appena avviato, saranno rivolte a questo scopo specifiche iniziative, a cominciare dalla Festa diocesana della famiglia, in programma sabato 7 febbraio 1998, nel contesto della Settimana diocesana della vita e della famiglia, destinata a coinvolgere tutte le famiglie della città. Inoltre, la Giornata per la vita, prevista come di consueto in occasione della prima domenica di febbraio, sarà celebrata anzitutto nelle parrocchie per favorire una più capillare sensibilizzazione. La festa della famiglia potrà servire come avvio della Missione cittadina sul territorio, che si svolgerà durante la Quaresima del prossimo anno.

La famiglia sarà soggetto e primo destinatario dell'evangelizzazione. «Vogliamo - scrive il Cardinale Vicario Camillo Ruini nell'introduzione al programma pastorale del 1997/98 - che la scelta prioritaria della Missione, la visita ad ogni famiglia, sia accompagnata da una forte ripresa della pastorale familiare, nei diversi ambiti in cui essa si articola ormai da tempo nella nostra Diocesi».

Dopo aver consegnato nei mesi scorsi il Vangelo di Marco (un milione e duecentomila copie recapitate in tutta la città dai "messaggeri" delle parrocchie, delle associazioni, dei movimenti e dei gruppi), i missionari torneranno nelle case per leggere la parola di Gesù, per pregare e per ascoltare, per dialogare in un clima di fraternità e di amicizia. Slogan dell'iniziativa sarà: «Apri la porta a Cristo tuo Salvatore».

Ai dodicimila missionari iniziali se ne sono aggiunti altre migliaia, tra laici e religiose. Essi avranno il compito di raggiungere tutte le famiglie per un incontro personalizzato. In particolare, si faranno carico di quelle più bisognose e in difficoltà, nei confronti delle quali si cercherà di promuovere una rete di attenzione, di servizio e di disponibilità permanente. Operatori qualificati potranno poi ritornare nelle abitazioni dove si vivono situazioni molto gravi.

Sarà un rappresentante del palazzo a guidare i missionari nelle case. «Con la famiglia per evangelizzare ogni casa» è infatti l'altro slogan prescelto. Questa soluzione consentirà di "sciogliere il ghiaccio" più facilmente, di avviare il dialogo, di rompere presto quel muro di incomunicabilità che caratterizza i quartieri di Roma, come di tutte le metropoli. Sarà l'occasione per iniziare a tessere una rete di solidarietà, a partire dai nuclei familiari più vicini.

«Le famiglie cristiane - scrive ancora il Cardinale Ruini - sono chiamate a rivolgere la loro premura, ospitalità e servizio alle altre famiglie che si trovano in particolari situazioni di difficoltà, sia sul piano della fede e della morale sia su quello della vita sociale ed economica». Dovranno, in sostanza, essere protagoniste della Missione cittadina, sia come riferimento per i missionari sia per ospitare i centri di ascolto del Vangelo che verranno istituiti durante la celebrazione della Missione. Sarà loro compito rivolgersi alle tante famiglie in attesa o che anche apparentemente non hanno alcuna attesa, immerse come sono nel proprio lavoro, nei propri interessi, svaghi o passioni.

Una speciale attenzione verrà data ai fidanzati, con appositi itinerari formativi di accompagnamento, mentre verrà rilanciata la preparazione remota al matrimonio con l'educazione a fanciulli e adolescenti. Un sussidio diocesano offrirà proposte per qualificare ulteriormente i corsi parrocchiali o interparrocchiali di preparazione al matrimonio. Il Centro diocesano di pastorale per la famiglia, guidato da Monsignor Luigi Moretti (Presidente del Comitato Romano), promuoverà un corso mensile di formazione degli animatori di incontri di spiritualità familiare: in questo quadro rientra anche l'iniziativa, in corso da anni, di esercizi spirituali estivi per famiglie e per fidanzati. Intanto, in alcune parrocchie è in atto la catechesi familiare, proposta innovativa che intende responsabilizzare direttamente la famiglia quale soggetto primario dell'educazione cristiana dei figli anche nel cammino dell'iniziazione sacramentale.

Quanto al ruolo sociale e civile dei nuclei familiari, anche a Roma e nel Lazio, su invito dei Vescovi, è nato il Forum delle associazioni familiari, impegnato nell'elaborazione di proposte politiche sui temi che più direttamente interessano la famiglia, dalla scuola al lavoro, dalla casa al fisco. I profondi mutamenti in atto, ad esempio, nel campo della scuola esigono un costante e attento impegno di presenza e di partecipazione delle famiglie cristiane. Per questa ragione le parrocchie romane, anche in vista della celebrazione della Missione cittadina negli ambienti (che si terrà nella Quaresima 1999), dovranno stringere un patto di collaborazione con le scuole del territorio per dar vita ad un gruppo di genitori, docenti e studenti cattolici che promuova un'efficace sensibilizzazione su questi problemi.

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