Il Giubileo nel mondo
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IL GIUBILEO NEL MONDO

GUINEA

Le tappe di una riflessione comunitaria

La Conferenza Episcopale della Guinea ha tracciato il cammino che condurrà la Chiesa cattolica del paese africano al Grande Giubileo dell'Anno 2000. Il programma prevede, ogni anno di questa fase preparatoria, una riflessione comune di tutta la Chiesa della Guinea da tenersi nelle differenti diocesi presenti sul territorio. Per il 1997 l'appuntamento si è tenuto a Boffa, la prima missione dell'Arcidiocesi di Conakry, dove dal 24 aprile al 4 maggio, i cattolici della Guinea si sono confrontati sul tema: «Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo, ieri, oggi, e sempre».

Ma l'Arcidiocesi di Conakry ha avviato da tempo il suo cammino preparatorio al Giubileo. Mille copie della Lettera apostolica di Giovanni Paolo II Tertio Millennio Adveniente sono state distribuite nel settembre dello scorso anno a Kindia ai rappresentanti delle tre giurisdizioni ecclesiastiche che compongono l'Arcidiocesi di Conakry.

È stato questo il primo momento di riflessione comunitario che la Chiesa cattolica della Guinea ha condiviso in vista dell'apertura ufficiale della fase preparatoria al grande Giubileo dell'anno 2000. Molte le iniziative portate avanti dal Comitato diocesano del Giubileo dell'anno 2000; prima fra tutte la sensibilizzazione del clero appartenente all'Arcidiocesi. Il Comitato ha anche provveduto alla pubblicazione, sul Bollettino diocesano, di articoli riguardanti la preparazione dell'Anno Santo.

E proprio in occasione dell'apertura ufficiale della fase preparatoria al grande Giubileo dell'Anno 2000, l'Arcivescovo di Conakry, Monsignor Robert Sarah, ha inviato ai fedeli della sua diocesi una lettera pastorale nella quale traccia i punti salienti di questo cammino triennale.

I duemila anni dalla nascita di Cristo devono essere preparati e celebrati, così come indica Giovanni Paolo II nella Tertio Millennio Adveniente, attraverso la gioia e la conversione del cuore. Per questo motivo Monsignor Sarah invita tutti i cattolici della Repubblica di Guinea alla riconferma, all'approfondimento della fede e alla testimonianza dei cristiani. Ricalcando la lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente Monsignor Sarah afferma che fondamentale in questa fase preparatoria sarà la contemplanzione l'invocazione alla Vergine Maria, soprattutto in questo primo anno.

La comunità cattolica della Repubblica della Guinea nel 1997 ricorda anche il centenario della morte di Santa Teresa del Piccolo Gesù e della Sacra Sindone. «Santa Teresa - ricorda Monsignor Sarah nella lettera pastorale - ci aiuta a scoprire la nostra vocazione e quella di tutta la Chiesa, vale a dire amare Dio ed il prossimo. Santa Teresa ha capito che l'amore rafforza tutte le vocazioni, che l'amore è tutto, che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in un moto che sarà eterno». Monsignor Sarah conclude la lettera invitando tutti i parroci dell'Arcidiocesi ad organizzare manifestazioni, incontri di catechesi per approfondire in questo 1997 la fede in Cristo.

RUANDA

Esame di coscienza

La preparazione della Chiesa ruandese al Grande Giubileo del 2000 è iniziata nel novembre del '96 con la pubblicazione della prima lettera pastorale dei vescovi del Ruanda con la quale si invitavano i cattolici del paese africano, martoriato dalla guerra civile, a prepararsi in maniera adeguata al Giubileo dell'anno 2000 e alla celebrazione, sempre per lo stesso anno, del Centenario dell'evangelizzazione del Ruanda.

La preparazione a questi due giubilei, affermano i vescovi, rappresenta un momento importante per un preciso esame di coscienza ed un reale cambiamento dopo le terribili guerre, i genocidi e i massacri. «Solo se ci sarà questa reale voglia di aprirsi a Dio chiedendo perdono noi potremo vivere un nuovo tempo di giustizia, di amor, di pace e di grazia», affermano i vescovi ruandesi. La lettera pastorale traccia il cammino dei fedeli ruandesi non solo, come detto, per l'Anno Santo del 2000, ma anche per l'altro evento giubilare che investirà il Ruanda, il centenario della sua Evangelizzazione che ha portato ora il paese africano ad essere composto da 9 diocesi e 130 parrocchie.

«In un momento così difficile per il Paese - si legge nella lettera pastorale - invaso dalla guerra, funestato dai genocidi, dobbiamo richiamarci alla nostra vocazione, alla libertà. Tutti i cristiani devono evitare il male facendo prevalere le caratteristiche principali dei Cristiani: verità, bene e amore».

Importante per i vescovi ruandesi è che questa rivalorizzazione avvenga prima di tutto nelle famiglie, vero fulcro dei valori cristiani; per questo motivo i presbiteri del centro africano invitano i fedeli a rivalutare il sacramento del matrimonio. Amore, bene, verità e giustizia, ma soprattutto vivere la propria vita seguendo il percorso indicato da Dio attraverso Cristo. Sono questi i temi ricorrenti della seconda lettera pastorale che i vescovi ruandesi hanno redatto in occasione del primo anno di preparazione al Grande Giubileo del 2000. Anche in questo secondo messaggio «Contempliamo Gesù Cristo con la nostra esperienza».

«È proprio partendo dall'insegnamento di Gesù fattosi uomo e morto in croce per liberarci dai peccati che deve iniziare la nostra riflessione», affermano i vescovi ruandesi. «È questo il cammino fa fare affinché la bontà trionfi sulla cattiveria senza il ricorso delle armi». Ed un invito alla riconciliazione è giunto anche dal Papa che nel suo messaggio di inizio anno ha invitato tutti coloro che credono in Cristo a marciare verso la via del perdono e della riconciliazione.

MALI

Un paese in cammino verso la giustizia

Il cammino della Chiesa malese in vista del Giubileo del 2000 ha avuto inizio nel 1994 con l'apertura del Sinodo per l'Africa che si è occupato in particolar modo della crescita e dello sviluppo della vita della Chiesa in Africa.

Nella sua esortazione apostolica Papa Giovanni Paolo II ha definito il Sinodo come un avvenimento storico, una occasione di risurrezione e di speranza per la popolazione africana. Importanti per raggiungere tali obiettivi sono l'evangelizzazione e la crescita culturale della popolazione che presuppongono però un dialogo ecumenico ed interreligioso nello spirito dell'amore e del rispetto di ciascun uomo. A svolgere questo compito così importante dovranno essere le comunità ecclesiali di base, i catechisti, la famiglia, i giovani, gli uomini e le donne consacrate, i sacerdoti ed i vescovi, i seminaristi e i diaconi. Ma accanto ai temi puramente spirituali l'esortazione apostolica del Papa tratta anche di giustizia e di pace. Questi aspetti sono stati al centro delle due lettere pastorali che i vescovi del Mali hanno indirizzato ai loro fedeli.

Nella prima "Comunione fraterna nella Chiesa Famiglia verso l'anno 2000" (1995) i presbiteri malesi tracciano il percorso che la Chiesa locale dovrà seguire nella fase preparatoria all'Anno Santo. Se il 1996 e il 1997 sono stati rispettivamente caratterizzati dalla riflessione su temi quali l'evangelizzazione, la giustizia e la pace, nei tre anni successivi la catechesi e le celebrazioni parrocchiali, diocesane e nazionali saranno al centro della preparazione della Chiesa malese. Giustizia e pace in particolare sono stati i temi al centro della lettera pastorale che i vescovi del Mali hanno inviato per il 1997. La speranza dei vescovi è che il Mali possa diventare una nuova nazione dove trionfino gli ideali di libertà non solo politica ma anche di espressione.

ECUADOR

Nuova evangelizzazione, diritti umani, inculturazione e missione "ad gentes"

Un piano pastorale chiaro, essenziale, che propone una linea comune per le Chiese particolari dell'Ecuador di qui al Grande Giubileo è il frutto dell'impegno dei vescovi del Paese latinoamericano, riuniti in assemblea plenaria, fermamente impegnati a mettere in pratica le intuizioni ed i suggerimenti indicati negli atti del Concilio Vaticano II e nella TMA. Il documento pubblicato dalla Conferenza episcopale è rivolto alle comunità cattoliche del Paese, a tutti i livelli, dalla diocesi alla parrocchia, ai laici.

Dopo aver sintetizzato i contenuti della TMA, il sussidio ne sottolinea ancora i punti salienti, traducendoli in proposte concrete (nuova evangelizzazione, diritti umani, inculturazione, missione ad gentes, ecc.). In particolare sono state individuate delle linee di condotta per il triennio all'interno di quattro aree di attività ecclesiale. L'area "magistero della Chiesa" propone per il 1997 l'approfondimento del tema "Gesù nei Vangeli Sinottici", durante una settimana biblica nazionale (a cura del dipartimento per l'evangelizzazione), e l'aggiornamento dei testi per la catechesi, alla luce del catechismo della Chiesa cattolica e dei risultati dell'incontro nazionale dei responsabili diocesani per la catechesi (a cura del dipartimento per la catechesi).

Il dipartimento per l'istruzione sta ottenendo un maggior coinvolgimento delle scuole e degli insegnanti laici nello spirito di preparazione al Giubileo, anche attraverso programmi e testi sui temi dell'amore, della castità e della famiglia. L'area "funzione santificatrice della Chiesa" si avvale di tre dipartimenti: uno, mirato sulla liturgia, propone alcuni sussidi sul Giubileo delle 40 ore, sul Battesimo e la preghiera domestica, e delle guide omiletiche domenicali incentrate sulla figura di Gesù, pubblicate nella rivista "Celebrar". Il dipartimento Arte sacra organizza un corso ed una esposizione su Gesù nell'arte ecuadoriana ed il dipartimento dei santuari approfondisce la catechesi su Maria, anche attraverso la diffusione di sussidi.

L'area "del popolo di Dio", con i dipartimenti per il Clero ed i seminari, il dipartimento delle vocazioni e quello per la vita consacrata, è fortemente impegnata per l'approfondimento dei temi cristologici, attraverso riunioni e gruppi di lavoro diocesani; anche i dipartimenti per le organizzazioni ed i ministeri laicali, per la famiglia e la gioventù, per la pastorale indigena, per la pastorale afroecuadoriana e per la pastorale urbana affrontano gli stessi temi base, predisponendo, per ciascun settore, le iniziative più adatte alle varie comunità di riferimento: dai seminari e dibattiti sulla Chiesa dell'Ecuador, all'approfondimento della catechesi, all'organizzazione di settimane giovanili parrocchiali e di incontri nazionali di teologia indigena.

L'area "per la pastorale sociale" comprende invece: il dipartimento per la formazione, che sta pubblicando i sussidi per il Congresso nazionale sulla dottrina sociale della Chiesa (1999) ed ha organizzato la settimana sociale sul tema "Economia della solidarietà"; il dipartimento per lo sviluppo comunitario, particolarmente attivo per la tutela della donna e dell'infanzia nella società; il dipartimento socioeconomico che sostiene i progetti di assistenza per le emergenze alimentari delle fasce più deboli della popolazione; i dipartimenti per la pastorale penitenziaria, per l'emigrazione ed i rifugiati, per la salute e per i lavoratori che costituiscono gli strumenti specifici attraverso i quali la Conferenza episcopale riesce a promuovere e diffondere il messaggio della Chiesa in luoghi e comunità caratterizzati da problematiche molto particolari.

Per il 1998 già si preparano la Settimana biblica nazionale, sul tema dello Spirito Santo, l'incontro nazionale "Chiesa-famiglie", la partecipazione al terzo Incontro latinoamericano per l'infanzia missionaria, la promozione di pellegrinaggi mariani ed incontri per i giovani (tema "la speranza"); infine, verranno pubblicati sussidi e guide omiletiche su temi pneumatologici, gli stessi che saranno approfonditi in occasione della Giornata mondiale per la vita consacrata, anche nei risvolti specifici suggeriti dai campi di azione dei singoli dipartimenti. Un'attività analoga sarà svolta nel 1999, quando il tema-guida "Dio Padre" e gli aspetti della vita cristiana che la TMA suggerisce di approfondire saranno esaminati e tradotti in pratica nelle diverse realtà sociali e culturali in cui è immersa la Chiesa dell'Ecuador. In particolare il Congresso nazionale sulla dottrina sociale della Chiesa potrà avvalersi del cammino compiuto nei due anni precedenti per inserirsi con efficacia anche nelle problematiche politiche, sindacali, giovanili ed imprenditoriali (Congresso della carità).

Alcune iniziative sono già ben definite: organizzazione di giornate per i giovani, pellegrinaggi mariani, approfondimenti liturgici, un'azione forte per migliorare i rapporti con il Perù. Il percorso di preparazione culminerà con il Congresso nazionale, organizzato in coordinamento con il Consiglio Pontificio Cor Unum, che nel 1999 elaborerà i suggerimenti scaturiti durante tutto il 1998 dalla riflessione delle comunità diocesane sul significato e le implicazioni pratiche della virtù della carità nella società dell'Ecuador.

COSTA RICA

Catechesi verso il 2000

La catechesi, motore della preparazione al Grande Giubileo del 2000. La Conferenza episcopale del Costa Rica (CONEC) si sta dedicando con speciale dedizione all'annuncio e all'approfondimento della Parola, anche attraverso la diffusione di pubblicazioni destinate alle diverse realtà che animano la sua Chiesa. In particolare, la Commissione nazionale per il Giubileo ha curato un libretto di catechesi sui temi suggeriti dalla TMA per il 1997: Gesù Cristo, il battesimo, la famiglia.

I 18 capitoli di cui è costituito sono strutturati in modo da essere facilmente utilizzabili all'interno di gruppi di discussione, nelle comunità, o anche in famiglia; a questo fine la trattazione degli argomenti di catechesi è preceduta da una sintetica guida per gli animatori. Per ognuno dei 18 temi viene proposta, in via preliminare, una serie di riflessioni circa le problematiche della realtà quotidiana. I brani scelti dalla Sacra Scrittura suggeriscono poi delle risposte, valorizzate nella loro attualità da un breve commento, che non si limita a indicare delle letture, ma invita a tradurle nella pratica di ogni giorno attraverso la preghiera e l'azione materiale.

La Commissione nazionale di catechesi ha invece presentato il libro "Tu eres el Mesías", incentrato sulla figura di Cristo. Curando molto gli aspetti sistematici, pedagogici, pastorali e spirituali, il sussidio propone spunti di riflessione sui temi escatologici a partire dalle premesse messianiche contenute nell'Antico Testamento, arrivando alla pienezza dei tempi con il Mistero della Redenzione, fino ai giorni nostri. L'attualità della domanda "E voi, chi dite che io sia?" viene sottolineata continuamente dall'esigenza di conoscere meglio Gesù, per amarlo e seguirne l'esempio ogni giorno. La trattazione si sviluppa soffermandosi su alcuni temi cardine. Prima di tutto il messaggio di speranza nella salvezza celeste, raggiunta dal popolo di Dio attraverso la storia terrena. La dimensione escatologica della vita cristiana invita poi all'esame più approfondito del Vangelo di Giovanni e della Cristologia di San Paolo. Un intero capitolo è dedicato a sottolineare la valenza rivoluzionaria del messaggio cristiano, segno di contraddizione con il materialismo di ogni tempo e contro le antiche e le nuove eresie. Da ultimo la riflessione su "dove incontriamo oggi Gesù Cristo?". Qui un riferimento speciale è riservato alla realtà latinoamericana, dove è tradizionalmente alta la sensibilità ai temi della Redenzione, e della Salvezza attraverso la liberazione dai mali spirituali diffusi nella società moderna e che anche in Costa Rica sono all'origine delle disuguaglianza e delle ingiustizie a cui la cultura della vita e dell'amore vuole rispondere con forza.

BOLIVIA

Orientamenti pastorali

Un forte segnale di sfida per un rinnovamento nei cristiani e nella società della Bolivia, in vista del Grande Giubileo. Gli orientamenti pastorali pubblicati dalla Conferenza episcopale boliviana incoraggiano la Chiesa a farsi sempre più "Comunicadora de vida y esperanza", estendendo il messaggio agli uomini di buona volontà, per un impegno ispirato da un rinnovato vigore nelle virtù teologali. Una panoramica della realtà mondiale secondo una visione pastorale introduce un'analisi a livello nazionale, che individua le sfide e le opportunità nei campi politico, sociale, culturale, dell'ecologia, della religione, indicando poi altrettanti motivi di speranza per combattere i mali del nostro tempo.

Le tre dimensioni del Regno di Dio, Personale, sociale e storica, escatologica, costituiscono i punti di riferimento per ben utilizzare le possibilità offerte dalla globalizzazione e dalle tecnologie del terzo millennio. La crisi dei valori autenticamente umani a favore del materialismo individualista ha colpito la società, la politica e le anime degli individui. Ma anche in Bolivia sono chiari i segnali di una rinascita spirituale ed etica, che fa muovere le forze nuove della nazione (i giovani, le donne) nel solco di una ritrovata consapevolezza della propria identità. È un processo che nasce negli ambienti che maggiormente hanno saputo conservare l'autenticità delle proprie radici: le comunità agricole e indigene, in cui è più forte la risposta di amore e solidarietà alla cultura della sopraffazione e della morte. Tutto questo attraverso una Chiesa povera, ma credibile ed attivamente impegnata anche nel campo dell'educazione, della sanità, dei servizi sociali, per approfondire e concretizzare i temi della nuova evangelizzazione. In tale contesto vengono tracciate le linee pastorali per una rinnovata diffusione e comprensione della Buona Novella, per la promozione umana, per un maggiore coinvolgimento dei laici nella Chiesa, per la valorizzazione delle comunità ecclesiali di base, la cura delle vocazioni e la restituzione alla famiglia di un ruolo centrale nella società e nella cultura della vita.

Una prima risposta ai pericoli che insidiano gli individui più colpiti dal senso di smarrimento oggi così diffuso, è un altro sussidio della CEB, "Orientaciones pastorales" sul tema dei movimenti religiosi non cattolici in Bolivia. In particolare ci si riferisce al fenomeno della proliferazione di "sette" molto aggressive sul piano del proselitismo e, soprattutto, causa di divisione e conflitti all'interno delle famiglie e della società, in conseguenza del radicalismo caratteristico di questi movimenti. Il documento analizza le ragioni profonde che rendono alcune fasce sociali particolarmente esposte a questo attacco e traccia delle linee pastorali di azione molto precise, ma ribadisce al contempo il ruolo essenziale di ciascun cristiano nel dare a tali indicazioni il contenuto concreto di una risposta personale.

ARGENTINA

Le guide per l'omelia della domenica

Una nuova iniziativa a sostegno dell'attività pastorale nelle diocesi argentine: è la serie di guide omiletiche, pubblicate a cura della Commissione episcopale per il Grande Giubileo. Il progetto, ormai ben consolidato, ha preso l'avvio fin dal periodo di Avvento '96 ed è caratterizzato dall'esplicita volontà della Commissione di fornire ai sacerdoti uno strumento ad hoc che raccolga i riferimenti esegetici e storici dei testi liturgici, collegandoli poi a proposte di riflessione e ai temi suggeriti dalla TMA. A tale scopo ciascuna guida affronta i temi di ogni domenica secondo uno schema bipartito. La prima parte, "Scheda tecnica", riporta gli elementi storici rilevanti per collocare i fatti narrati nelle scritture nel contesto socio-culturale del tempo, e individua i simbolismi utilizzati, ricordandone le interpretazioni teologiche. In genere non si tratta di elementi da utilizzare direttamente nell'omelia. La seconda parte, "Orientamenti", propone temi essenzialmente biblici, utili per la preghiera e, diversamente dalla prima, è finalizzata proprio ad agevolare l'individuazione delle linee guida dell'omelia: i temi principali suggeriti dalle letture della domenica vengono evidenziati e trattati in capitoletti distinti, in cui ci si avvale delle riflessioni dei Padri della Chiesa, dei documenti conciliari e dei contributi più importanti della teologia moderna. Ogni schema, poi, fa riferimento alla TMA e alla Lettera Pastorale della Conferenza episcopale argentina "Camminare verso il terzo millennio" (aprile '96).

L'obiettivo che ci si propone è duplice: da un lato si è voluto rispettare pienamente la realtà concreta in cui ogni diocesi e parrocchia sono immerse, così da garantire il ruolo fondamentale che il singolo sacerdote ricopre nel creare un rapporto con i fedeli pervaso da uno spirito di comunità ecclesiale. D'altra parte è parso utile fornire un punto di riferimento unitario, per sottolineare i passi già compiuti finora e suggerire quelli da compiere insieme nell'immediato futuro. La prima guida della serie, infatti, recupera per intero l' "Esame di coscienza", il sussidio elaborato dalla Conferenza episcopale nel documento "Camminare verso il terzo millennio", in relazione alle esperienze degli anni '95 e '96. La guida per il tempo di Avvento e la celebrazione del Natale, si intitola "Gesù, Vangelo del Padre". A questa ne seguono altre, man mano che l'Anno liturgico avanza: "La Croce trasfigurata", dedicato al tempo di Quaresima, la guida "Tu sei il Cristo, figlio del Dio vivente!" suggerisce orientamenti per le domeniche dalla XIII alla XIX del tempo ordinario, mentre "Tu hai parole di vita eterna!" riguarda i temi delle domeniche dalla XX alla XXVI del tempo ordinario.

REPUBBLICA DOMINICANA

Tutta la Chiesa si mobilita per l'evangelizzazione

La Conferenza episcopale della Repubblica Dominicana ha scelto per il 1997, come preparazione al Giubileo, il tema "Gesù Cristo Salvatore ed Evangelizzatore". La Chiesa locale ha elaborato un programma pastorale che è un piano di evangelizzazione, in cui devono impegnarsi le parrocchie, i movimenti, i religiosi, le suore e tutti i cattolici. I vescovi ricordano che evangelizzare non è solo proclamare la Buona Novella, ma soprattutto arrivare al cuore delle persone e trasformarlo in Cristo, per raggiungere tutte le espressioni umane: cultura, strutture, legislazione, organizzazzioni e istituzioni.

In una lettera pastorale, i vescovi suggeriscono approfondimenti mensili del tema generale, attraverso iniziative diverse a livello locale e nazionale, in linea con l'anno liturgico. Tra gli eventi nazionali vengono segnalati una Settimana teologico-pastorale di Cristologia, la settimana dio Mariologia, il Corso di Liturgia, la Settimana di teologia biblica. In ogni comunità locale viene poi suggerita la realizzazione della Settimana della Bibbia, della settimana mariana, della Settimana vocazionale, la celebrazione delle Missioni popolari e la consacrazione delle famiglie a Cristo Re. In sintonia con il Piano pastorale dell'anno 1997, l'Istituto nazionale di Pastorale ha preparato una serie di sussidi per i diversi tempi dell'anno, che contengono indicazioni bibliche, liturgiche e pastorali, con riferimenti e commenti alla Lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente.

SPAGNA

Il piano pastorale dell'Arcidiocesi di Valencia

Presentando il Piano pastorale per il quadriennio 1997/2000, l'Arcivescovo di Valencia, mons. Agustin Garcia-Gasco Vicente, sottolinea come esso costituisca una «tappa molto significativa, perché in questo periodo ci prepariamo al Grande Giubileo dell'anno 2000, in cui celebriamo la salvezza del genere umano ad opera di nostro Signore Gesù Cristo». Il punto di riferimento dottrinale e pastorale del piano è costituito dalla Lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente: «Tutti i mezzi che abbiamo a disposizione nella nostra Chiesa particolare, anche se poveri, devono porsi al servizio di questa celebrazione giubilare perché tutto il popolo cristiano vi si prepari convenientemente e la celebri con gioia».

Per prepararsi ad un avvenimento così significativo come il Giubileo, l'Arcidiocesi ha commissionato un'ampia indagine socio-religiosa, i cui risultati servono a motivare ed approfondire la prima esigenza dell'evangelizzatore: «conoscere ed amare le persone, avvicinandole in un'ottica di fede, perché da questa prospettiva scopriamo che tutti sono figli di Dio». Gli obiettivi e le azioni proposte dal Piano pastorale riguardano tre categorie di persone: il praticante e la persona impegnata pastoralmente, il cattolico occasionale che si rivolge alla Chiesa per chiedere i suoi servizi religiosi o educativi, chi pur essendo cristiano non frequenta la Chiesa. Ogni comunità cristiana dovrà quindi individuare i propri obiettivi specifici tra quelli proposti, in armonia con quelli prioritari della Diocesi, e verificare annualmente la loro attuazione.

L'Arcivescovo di Valencia pone in rilievo tre elementi relativi alla "missione della Chiesa prima del Giubileo del 2000" che dovranno essere tenuti in particolare considerazione in questi quattro anni: la missione della Chiesa è pellegrina verso il regno di Dio. Facendo ampio riferimento alla Tertio Millennio Adveniente per illustrare questi tre aspetti, l'Arcivescovo sottolinea tra l'altro come il primo rinnovamento pastorale debba essere quello religioso, in cui si trova la nostra identità e missione.

AUSTRALIA

Un Sinodo verso il Giubileo

I vescovi cattolici d'Australia hanno radatto la lettera pastorale "La venuta del terzo millennio", nella quale illustrano il senso e la preparazione dell'Anno Santo, chiedendo alla autorità federali di dare spazio, nel 2000, anche alle espressioni della «dimensione cristiana della vita australiana» e a tutta la popolazione di trovare il posto per questo «anniversario cristiano» nella società e nella cultura del paese. In Australia poi, s'inserisce a buon diritto nel triennio preparatore precedente il Giubileo anche il Sinodo dei vescovi dell'Oceania sul tema "Gesù Cristo e i popoli dell'Oceania: camminare sulla Sua strada, testimoniare la Sua verità, vivere la Sua vita", che si terrà a Roma nel 1998 dopo una consultazione a dimensione continentale.

Nella lettera i vescovi richiamano l'importanza di fare dell'anno giubilare un'occasione di gioia e di ringraziamento per il bimillenario del crisitianesimo, unita però alla forte volontà di pentimento e conversione da quegli atteggiamenti che, nella storia, possono aver tradito la testimonianza della fede. A livello generale, i presuli austrialiani esprimono il loro deciso appoggio al progetto di Giovanni Paolo II di eliminare, o almeno ridurre di molto, il peso del debito estero sul Terzo mondo, insieme con il suo desiderio di lavorare di più per l'unità dei cristiani e il dialogo interreligioso. Riguardo la realtà locale, la chiesa australiana sente di doversi impegnare maggiormente per le cause della giustizia, della riconciliazione tra australiani d'origine indigena e australiani discendenti da emigrati europei o asiatici, la lotta alla disoccupazione e alla povertà urbana e rurale, secondo le linee tracciate nel 1996 dalla conferenza nazionale "People First!" sullo sradicamento della povertà e il decennio dedicato a tale tema dalle Nazioni Unite.

«L'anno del Grande Giubileo non è solo l'occasione per la Chiesa cattolica e le altre chiese cristiane di rallegrarsi per il grande dono ricevuto da Dio, il dono di Gesù, e dei duemila anni di storia cristiana. Per noi - scrivono i vescovi - è anche l'occasione di riaffermare il proposito di servire i nostri fratelli e sorelle in Australia e pregare per essere rinnovati dallo Spirito Santo affinché possiamo servirli con maggiore integrità e maggiore generosità. Ci accostiamo a questo anniversario con reale umiltà, senza pretendere di essere perfetti, visto che non lo siamo mai stati. In un'occasione come questa, diventiamo ancora più consci della nostra responsabilità di vivere il Vangelo che abbiamo ricevuto e di celebrare gioiosamente il grande dono che ci è stato dato in Gesù Cristo».

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