Un anno di speranza nel segno dello Spirito Santo - Crescenzio Sepe
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EDITORIALE

UN ANNO DI SPERANZA NEL SEGNO DELLO SPIRITO SANTO

+ Crescenzio Sepe
Segretario Generale del Comitato Centrale del Grande Giubileo dell'Anno 2000

«...La mente corre verso la grande data del Duemila, nella quale la Chiesa intera rivivrà con intensità del tutto particolare il mistero dell'Incarnazione del Verbo. Verso quel traguardo siamo invitati ad accelerare il passo, facendoci guidare, soprattutto durante il presente anno liturgico, dalla luce dello Spirito Santo». L'invito ad accelerare il passo viene da colui che, verso il Duemila, nell'ansia di consegnare tutta l'umanità a Cristo, ha posto a segnatempo, sul quadrante della storia, il battito del cuore dell'uomo. Il cuore dell'uomo è, per il mondo, immagine di ciò che lo Spirito è per la Chiesa. Con il suo pontificato, Giovanni Paolo II ha portato in primo piano, quasi ha reso trasparente questa sintonia.

Lo Spirito anima e fa vivere la Chiesa, è il soffio della potenza e della misericordia di Dio che segna il tempo di un'inesauribile speranza che accompagna ogni passo dell'umanità redenta. E il tempo dello Spirito è più che mai questo, vigilia di un'era nuova che già respira dell'attesa di tutta l'umanità a varcare la soglia di una Porta Santa il cui passaggio sarà come un nuovo inizio nel nome di Cristo.

È lo Spirito che fa vedere davvero nuove tutte le cose, sicchè anche il nostro sguardo su un mondo inquieto e ancora scosso da tragedie e ingiustizie non ha il tempo di appassirsi ed è preso da una luce che tutto illumina e tutto trasforma. La solenne celebrazione dell'inizio del secondo anno di preparazione immediata al Grande Giubileo del Duemila, ci ha così introdotti nell'anno dedicato alla terza Persona della Santissima Trinità. Tutto il cammino, di qui all'Anno Santo, mentre è tappa di avvicinamento, presenta anche una dimensione di approfondimento del mistero trinitario.

L'anno dedicato a Cristo è stato, nella vita di tutta la Chiesa, la riproposta dell'evento centrale della nostra fede, e culmine del Giubileo del secondo millennio: la nascita, la venuta al mondo, di Nostro Signore Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre. Il '97 ha segnato anche l'inizio della fase di preparazione immediata al Grande Giubileo, dopo i due anni ante-preparatori: un arco di tempo scandito in ogni passaggio dalla Tertio Millennio Adveniente, che rappresenta, sempre più, non soltanto la grande "carta di spiritualità" del Giubileo, ma anche l'illuminata traccia di un piano di lavoro esaltante per chiunque vi ponga mano.

In realtà il Grande Giubileo, alla luce della TMA, è già vivo e vitale nei tre poli che la Lettera del Papa pone al centro dell'evento: Roma, la Terra Santa e le diocesi nel mondo. Come l'anno dedicato a Cristo è stato il centro dell'impegno pastorale di tutta la Chiesa universale, suscitando un nuovo e rinnovato interesse per le Scritture e l'approfondimento del Sacramento del Battesimo, così l'anno dello Spirito Santo apre prospettive di largo respiro sul piano di una nuova azione evangelizzatrice. Occorre vivere questo anno come un dono, come una grazia, per fare in modo che attraverso una pastorale incisiva, lo Spirito penetri in ogni comunità, l'arricchisca e la renda capace di cogliere i segni di speranza che sono intorno a ciascuno di noi.

Soprattutto durante questo cammino che ci conduce verso un nuovo millennio, occorre riscoprire, passo dopo passo, il senso ultimo e definitivo del nostro pellegrinaggio. È una speranza che non delude quella che può illuminare ogni tratto di strada. È il soffio dello Spirito che ci può spingere al di là dei nostri limiti e delle nostre paure.

Andare incontro alla speranza: ecco un impegno tutto giubilare nell'anno dello Spirito Santo. Una speranza concreta, capace di esporsi alla prova dei fatti, in grado, cioè, di farsi impegno. È in questa prospettiva che l'incontro di febbraio, in Vaticano, che vedrà riunite le Chiese locali impegnate in tutto il mondo nella preparazione del Giubileo, rappresenta un appuntamento di grande significato. Tutto il lavoro di preparazione sarà messo in comune, come unica grande risorsa. E tutto l'impegno futuro sarà affidato allo Spirito Santo, come unica assoluta certezza di buona riuscita.

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