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  Il Messico festeggia i suoi Santi

David Murgia

Sono messicani i nuovi santi canonizzati domenica 21 maggio da Giovanni Paolo II: Cristobal Magallanes e 24 compagni, padre José Maria Yermo Y Parres e Maria de Jesus Sacramentado Venegas. Anche in questa occasione il Santo Padre ha ricordato i martiri di questo secolo, elevando agli onori degli altari i 24 martiri messicani, guidati da Cristobal Magallanes, che persero la propria vita a causa dell’ “odium fidei”, per non rinnegare la propria fede. Sono vissuti negli anni Venti e Trenta in Messico, durante la violenta persecuzione antireligiosa. In seguito alla Costituzione messicana del 1917 voluta dal presidente D. Venusiano Carranza, ritenuta massonica dalla Chiesa e denunciata da Pio XI con l’enciclica “Nos es muy Conocida” (Ci è molto noto) del 28 marzo 1937, iniziò nei confronti della Chiesa cattolica e contro il suo clero un periodo di lotta spietata. Sacerdoti e religiosi vennero espulsi ed uccisi. Alcuni sacerdoti e laici, come quelli canonizzati, si prodigarono nella cura pastorale pur sapendo di rischiare la vita. Padre Cristobal fu fucilato. Alcuni di loro furono malmenati, torturati, fucilati, impiccati. Durante la celebrazione di canonizzazione, alla presenza di migliaia di persone, di cui 20mila fedeli messicani, Giovanni Paolo II ha sottolineato come questi martiri “non abbandonarono mai l’esercizio del proprio ministero anche quando la persecuzione religiosa arrivò nella terra messicana, causando un odio nei confronti della religione cattolica”. “Tutti – ha continuato il Santo Padre – accettarono liberamente e serenamente il martirio come testimonianza della propria fede, perdonando esplicitamente i propri persecutori”. José Maria Parres e Maria Venegas sono invece due confessori della fede, cioè religiosi che hanno esercitato la virtù “in grado eroico”, testimoniando con opere di carità e con la preghiera la propria adesione a Cristo e alla Chiesa. Padre José Maria Yermo Y Parres oltre ad essere stato il fondatore della congregazione delle “Serve del Sacro Cuore di Gesù e dei poveri”, fece costruire scuole, ospedali, case di accoglienza per anziani, orfanotrofi. La sua fama di santità si estese ben presto e la beatificazione avvenne nel 1990, nel santuario della Madonna di Guadalupe, per voce di Giovanni Paolo II. Maria de Jesus Sacramentado Venegas costituì un esempio di amore a Dio e ai poveri. All’istituto da lei fondato, seguirono tra il 1934 e il 1954 sedici nuove fondazioni in Messico. Nel corso dell’Anno Santo il Papa ha beatificato, fino a questo momento, 44 martiri e cinque confessori della fede, e canonizzato, il 30 aprile scorso, la giovane suora polacca Faustina Kowalska.

“Siete il continente della speranza”

“Siete il continente della speranza”. E’ il saluto di Giovanni Paolo II ai pellegrini messicani giunti a Roma per partecipare alla canonizzazione dei 27 beati messicani di domenica 21 maggio. Tra i numerosi sombreros e bandierine alla presenzas del Santo Padre, si è concluso il pellegrinaggio nazionale del Messico, che ha visto la presenza di 20mila fedeli. Un pellegrinaggio durato tre giorni e ricco di appuntamenti, a cominciare dalla celebrazione eucaristica presieduta da vescovi e sacerdoti messicani, nella Basilica di San Paolo, il sabato precedente alla canonizzazione. Molti pellegrini sono giunti in aereo, altri provenivano dall’Europa, altri ancora dalla Terra Santa. Dopo Roma, il pellegrinaggio si è spostato ad Assisi, dove i fedeli hanno partecipato alla celebrazione eucaristica presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli per ricordare i primi 12 francescani giunti in Messico. “Questo pellegrinaggio è espressione della vitalità che caratterizza la Chiesa messicana, e testimonia la nostra adesione alla Chiesa ed in particolare a Giovanni Paolo II”.  E’ il commento sul pellegrinaggio messicano a Roma del Card. Juan Sandoval Iniguez, Arcivescovo di Guadalajara, e Presidente del Comitato nazionale messicano per il Giubileo.

Eminenza, domenica scorsa, la canonizzazione di nuovi santi, tutti messicani, tra cui anche alcuni martiri. Che cosa rappresenta per voi questo evento?

Il popolo messicano ora può contare su testimoni e su santi che aprono il cammino, in un periodo difficile per la nostra patria, per costruire un nuovo futuro basato sul Vangelo. Tra i nuovi santi c’è anche una suora, Maria Venegas, la prima donna messicana canonizzata. E’ un esempio per tutti.

Il Santo Padre, durante l’udienza, ha detto che siete il paese della speranza. Perché ?

Il Messico conta circa 96 milioni di abitanti, di cui più del 92% è di religione cattolica. Inoltre è un paese in cui più del 60% della popolazione ha meno di 25 anni. A paragone degli altri paesi europei il Messico è un paese giovane ed ha in se una grande potenzialità. Per questo la chiesa messicana sta facendo un grande sforzo per educare i giovani ai valori cristiani. Giovanni Paolo II è molto legato a questa terra, è venuto da noi per viaggi apostolici quattro volte. E’ molto devoto della Madonna di Guadalupe.

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