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Quarantamila in processione

David Murgia

Stendardi e gonfaloni in processione verso Piazza San Pietro. In 40mila hanno partecipato al Giubileo delle Confraternite e dei Pii Sodalizi lo scorso 18 giugno. Da tutta Italia, confratelli e consorelle sono giunti a Roma trasportando vessilli e macchine processionali, le strutture meccaniche che fin dal 1300 contraddistinguono le processioni di queste associazioni. C’era anche un “paso”, un baldacchino proveniente dalla Spagna, da Granada, alto circa tre metri, 1500 chili di peso con candelabri e grossi vasi d’argento per ornare la statua della Vergine Addolorata, portato da 500 confratelli e sorretta da circa 40 portatori. I fedeli delle Confraternite sono arrivati a Roma venerdì 16 giugno dove si sono incontrati al Circo Massimo. Il sabato successivo si sono ritrovati presso le Basiliche patriarcali e presso le catacombe per un momento di preghiera. Nel pomeriggio si è tenuto un convegno presso l’Università Lateranense. Tra i relatori il Cardinale Camillo Ruini, il Cardinale Vincenzo Fagiolo, il professore Andrea Riccardi. In serata, con il Vescovo Brambilla, delegato per le Confraternite, hanno recitato il rosario nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Domenica invece, nella mattinata c’è stata la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Brambilla, cui ha fatto seguito la benedizione delle macchine processionali e delle preziosi Croci provenienti dalla Liguria. Nel pomeriggio, alle 15, una solenne processione dal Circo Massimo a Piazza San Pietro li ha portati all’apertura del Congresso Eucaristico. “La vostra presenza – ha detto Giovanni Paolo II, durante l’omelia dei Vespri per l’apertura del XLVII Congresso Eucaristico Internazio-nale – resa più suggestiva dalle artistiche Croci e dalle pregevoli raffigurazioni sacre qui trasportate su maestose ‘macchine’, è degna cornice della celebrazione eucaristica che ci ha qui raccolti”. Il Giubileo delle Confraternite e dei Pii Sodalizi (la differenza tra le due associazioni è solo di carattere amministrativo) giunge come “coronamento” di un itinerario di riflessione maturato in 10 Cammini, cioè in 10 incontri nazionali in cui le ­confraternite si sono ­confrontate. Confraternite e Pii Sodalizi hanno tradizioni lontane. Per ragioni di praticità ­vengono suddivise secondo gli scopi che intendono perseguire e da quale categoria rappresentano. Per esempio c’è la Confraternita che rappresenta la categoria degli artigiani, quelle che si distingue per l’impegno liturgico, per la devozione nei confronti del S.S. Sacramento. In realtà, visto che molte confraternite hanno origini lontane (la più antica è quella del Gonfalone che risale al 1200), gli scopi per cui erano nate sono mutati nel tempo. Pur restando la fervente motivazione religiosa, ora le Confraternite e i Pii Sodalizi si sono indirizzati ad occuparsi delle “nuove povertà” come l’emarginazione, la ­solitudine.  
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