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Più di 700 pellegrini cilentani hanno varcato la Porta Santa

Nicola Nicoletti

Guidati da Mons. Favale e da dieci sacerdoti i fedeli si sono radunati a Roma il 14 e 15 giugno

“Annunciamo il Vangelo con vera gioia perché la nostra fede si fonda su Cristo morto e Risorto”. Con queste parole pronunciate nell’omelia della celebrazione di giovedì 15 giugno, Mons. Giuseppe Rocco Favale, Vescovo di Vallo della Lucania,  ha esortato i numerosi fedeli presenti nella Basilica di San Pietro a vivere con profonda partecipazione la grazia dell’Anno Santo. Giunti con dieci pullman, i 700 fedeli cilentani hanno partecipato nelle giornate del 14 e 15 giugno al loro primo viaggio giubilare. L’intera Diocesi che, dopo la presenza dei monaci orientali vicini alla figura di San Basilio ha ospitato il monachesimo benedettino, era radunata a Roma. Guidati da Mons. Favale e accompagnati da una decina di sacerdoti i fedeli di Agropoli, Acciaroli, Ascea, Ceraso, Novi Velia, Pellare, San Biase, Roccadaspide, Castel San Lorenzo e Vallo della Lucania, si sono ritrovati nella città di Pietro. Nella prima giornata hanno partecipato all’udienza con il Papa in Piazza San Pietro, hanno ascoltato la Catechesi del Santo Padre che si è rivolto ai presenti con le parole di San Cipriano: “La Chiesa nel suo pellegrinaggio verso la piena comunione d’amore con Dio si presenta come un ‘popolo adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo’”. Mons. Favale ha ribadito il carattere “catechetico” del pellegrinaggio romano: “Il nostro viaggio a Roma serva ai fedeli sia per continuare il cammino di conversione interiore, per rinsaldare l’unità di una Diocesi composta da un territorio molto eterogeneo e per rafforzare la comunione con la Chiesa universale e con il Santo Padre”. Un momento di grande raccoglimento è stato vissuto nella Basilica di San Paolo fuori le mura: lì i pellegrini hanno varcato la Porta Santa e celebrato la Liturgia Penitenziale. Tra i sacerdoti era presente don Remigio Bellizio, giovane parroco di Agropoli che ha accompagnato circa 200 fedeli: “Cristo è la porta -ha commentato- Il fatto di essere insieme in questi giorni con il nostro Vescovo significa per noi un andare verso il Signore che apre le porte affinché possiamo convertire la nostra vita e poter costituire una Diocesi unita al suo pastore nel cuore della cristianità.” Anche Stefano Chiarelli, marito e padre, ha vissuto nel suo ministero di diacono permanente con intensità l’incontro giubilare: “Mi sono sentito molto più Chiesa con il Vescovo sull’altare di Pietro e Paolo. Lo Spirito Santo che ci portava all’incontro del Vangelo ci ha aiutato a riscoprire l’appartenenza a Cristo come uomini, cristiani e ministri della sua Chiesa”. Giovedì a mezzogiorno Mons. Favale ha celebrato la Messa sottolineando la necessità per ognuno di impegnarsi in prima persona nell’essere missionari perché “Cristo non ha mani, ha solamente le nostre”. Il primo pellegrinaggio della Diocesi di Vallo della Lucania (il secondo sarà a settembre) si è concluso con la visita dell’Abbazia cistercense di Casamari per rivivere l’antica regola benedettina di preghiera e lavoro.
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