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I tanti volti del cammino giubilare

Mons. Henryk Muszynski

Per molti aspetti, il pellegrinaggio nazionale è stato il punto culminante del nostro Grande Giubileo, non solo dal punto di vista numerico, dato che, come ha confermato il Santo Padre, un pellegrinaggio simile a Roma non c’era ancora stato, ma anche da quello contenutistico. A Roma abbiamo vissuto intensamente quei contenuti che costituiscono l’essenza dell’Anno Giubilare. In primo luogo, un grande ringraziamento. Forse per la prima volta guardiamo ai mille anni della nostra storia cristiana e riconosciamo ciò che Dio ha fatto per noi; non possiamo allora che ringraziare per i mille anni dall’annuncio del Vangelo, per i mille anni di attività sacramentale in Polonia, per gli sforzi che sono stati necessari per costruire un uomo nuovo. Allo stesso tempo facciamo un esame di coscienza: in che modo abbiamo usufruito, se ne abbiamo usufruito, delle grazie che il Signore ci ha concesso e quanto siamo una nazione davvero cristiana, cattolica, dopo mille anni? Sono profondamente convinto che sia necessaria una seria riflessione per una piena riconciliazione con Dio e con l’uomo. La riconciliazione è un processo lungo e difficile ed è necessario fare spazio nella propria coscienza per accogliere Dio e il Vangelo di Cristo. Accanto alla riconciliazione, un altro tema dell’anno giubilare è la gioia. Sono convinto che i polacchi abbiano vissuto questo tempo a Roma con vera gioia. Gioia dell’incontro con Cristo nella dimensione sacramentale, gioia dell’incontro con la Parola di Dio e con Cristo, ma anche gioia dell’incontro con il Santo Padre. Bisogna ricordare che noi ci siamo incontrati qui come credenti: sono arrivati a Roma i polacchi - questo è vero - però il legame che ci unisce è soprattutto la fede. Un terzo motivo dell’anno giubilare è Cristo che è la Porta. Sono convinto che qui, più che altrove, abbiamo potuto vivere questa verità. Egli è la Porta, l’unico Salvatore tra le tante strade che offre il mondo contemporaneo. E’ questo il senso dell’anno giubilare su cui ci ha invitato a riflettere profondamente l’attraversare la Porta Santa nelle Basiliche, una dopo l’altra.

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