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Giubileo dei giovani, Roma “caput mundi”

Laura Galimberti

Mancano pochi giorni al via e poi Roma sarà per una settimana, la città più giovane del mondo: 80mila i ragazzi francesi, 30mila i polacchi, 4mila verranno dal Cile, 5mila dal Messico, 3mila dal Canada, dagli USA, dalla Slovacchia, dalla Romania, 2mila dall’Ungheria e dalla Germania, 400 dall’Olanda, 150 dalla Russia. Ancora giovani dall’Africa, altri da Cuba, Macao, Hong Kong, Turchia, Libano, India, Siria, Giappone, Bosnia, Croazia, Perù, Colombia, Argentina, e Brasile. Saranno 700mila per la cerimonia di apertura del 15 agosto, un milione e mezzo per le celebrazioni del 19-20 a Tor Vergata. I giovani alloggeranno negli spazi messi loro a disposizione e saranno ospitati 500mila in strutture pubbliche, 150mila in enti cattolici, 11 mila in università, 15mila nelle tendopoli, 45mila in centri messi a disposizione da grandi enti privati e in molti nelle famiglie. Tra di loro, grazie al fondo di solidarietà e su iniziativa del Comitato italiano, saranno presenti 300 giovani di 29 paesi in guerra. Ad accoglierli sono pronti 30mila volontari, provenienti da 40 paesi, che forniranno accoglienza ai luoghi di culto, informazioni, assistenza ai disabili, supporto alla logistica, alla distribuzione pasti, alla gestione degli alloggi, e all’orientamento dei pellegrini. E’ lo spettacolo delle Giornate mondiali iniziato nel 1984 e celebrato ogni due anni in una diversa città del mondo. Da Roma (1984) a Buenos Aires (1987), da Santiago de Compostela (1989) a Czestochowa (1991), dopo Denver (1993), Manila (1995), e Parigi (1997) la GMG fa ora ritorno a Roma, per celebrare, nel cuore dell’Anno Santo, il Giubileo della Chiesa giovane. E di gioia se ne vivrà tanta: nei momenti ufficiali per la festa dell’accoglienza prevista il 15 pomeriggio a San Pietro e San Giovanni, durante le catechesi, il pellegrinaggio giubilare, la festa del perdono prevista al Circo Massimo, la Via crucis, gli Incontragiovani (quasi 300 spettacoli che animeranno le piazze e le chiese di Roma, preparati dai giovani del mondo). Un crescendo che culminerà nella Veglia di sabato 19 a Tor Vergata e nella Messa di domenica 20. Motivo di tanta festa…la condivisione della fede in quella che a tutt’oggi rimane la notizia più bella della storia: il Cristo Risorto.
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