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  La nuova Santa canto di lode alla Divina Misericordia

Card. Franciszek Macharski

“Lodiamo il Signore – Alleluia”, questo canto di Pasqua è per noi il più bello per l’intonazione e per il contenuto; per questo glorifichiamo il Signore, perché ci ha mostrato ancora un altro testimone della misericordia di Dio – Santa Suor Faustina! E’ come se il Cenacolo di Cristo si fosse spalancato, invitando noi ad entrarvi per attingere all’esempio dell’Amore che si fa piccolo così profondamente, come Gesù si faceva piccolo alla lavanda dei piedi: “Anche voi fate così” (Gv 13, 15). Ed anche per attingere alla presenza eucaristica dell’Amore crocifisso e risorto, che cerca l’uomo, perché desidera la sua fiducia, come i discepoli sulla strada di Emmaus, e Tommaso, apostolo incredulo, convertito una settimana dopo Pasqua. Il Cenacolo del Signore è aperto anche per ricevervi lo Spirito Santo, come gli apostoli l’hanno ricevuto nel giorno di Pentecoste. Piazza San Pietro, ma anche i luoghi dove nella Domenica della Misericordia si radunano i credenti, come nel Santuario di Lagiewniki a Cracovia, è per noi un luogo di raduno che ci arricchisce vicendevolmente; ed è un luogo dal quale Cristo ci manda nella Chiesa e nel mondo per portare il messaggio della Misericordia di Dio e per insegnare come attingere dai tesori dell’inesauribile pietà del Signore. Nella II Domenica di Pasqua, cioè della Misericordia di Dio, il Santo Padre ci manda, ovunque siamo radunati alla santa Eucaristia, il suo messaggio: andate e siate apostoli della Misericordia di Dio! Il completo messaggio di Suor Faustina, l’umile religiosa della Congregazione delle Suore della Madre della Divina Misericordia, invita al glorificare la Misericordia di Dio invocandola con piena fiducia, come anche attraverso la pratica della misericordia verso gli uomini. In tutto il mondo sono conosciuti i modi, proposti da Suor Faustina, con cui si può invocare la Misericordia di Dio. Questi si esprimono attraverso la venerazione del quadro del Signore Gesù Misericordioso, l’icona a cui appartiene l’espressione di preghiera: “Gesù confido in Te”; il festeggiamento della Misericordia di Dio nella II Domenica di Pasqua; la corona di Misericordia di Dio e la preghiera nell’Ora della Misericordia, che è l’ora della morte del Signore Gesù. In tutto il mondo sono conosciute anche le due condizioni dell’autentico culto della Misericordia di Dio, cioè il continuo fidarsi della Misericordia di Dio, e la pratica della misericordia verso il prossimo con le opere, con le parole e con la preghiera. Suor Faustina ci annuncia veramente le parole di Cristo: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5, 7). I doni di Dio – anche il dono della canonizzazione di Suor Faustina – devono “convertirci alla misericordia”. Lo può annunciare, tramandare ed esserne apostolo solo colui che è diventato misericordioso nei pensieri, parole ed opere, e nel suo “modo di vivere”. Allora annuncia ciò che lui stesso vive! Egli proclama perciò che si fida del Signore Gesù e che costruisce la propria vita praticando la misericordia verso gli uomini. E questo riguarda tutti, senza badare al posto occupato nella Chiesa: laico, sacerdote, religioso o religiosa. In Piazza San Pietro, vicino a Giovanni Paolo II, ci sentiamo vicini a tutti coloro che in questa Domenica di Pasqua, in tutto il mondo, daranno lode e gloria a Dio Misericordioso, invocando assieme a Suor Faustina la Misericordia del Signore “per noi e per tutto il mondo”.
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