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Da tutto il mondo per l’apostola della misericordia

David Murgia

In 200mila da tutto il mondo per partecipare alla canonizzazione di Suor Faustina Kowalska. Già dalle prime ore del mattino di domenica 30 aprile i pellegrini hanno preso posto in Piazza San Pietro. Nel corso della celebrazione la piazza ha continuato ad affollarsi e numerosi fedeli hanno occupato gran parte di via della Conciliazione. Molti i maxschermi preparati e, vista la massiccia affluenza, sono stati sistemati anche all’inizio di Via della Conciliazione. Dalla Polonia, dal Messico, dall’America, dalle Filippine, dall’Italia e perfino dall’Australia. Gente comune, di età assortita, arrivata nella capitale per venerare la prima santa del Giubileo. Padre Eduard, francescano di Cracovia: “La cosa che più mi ha colpito durante la celebrazione è stata la presenza di numerosi giovani. Ho notato molti di loro inginocchiarsi e recitare la preghiera riportata sulla immaginetta della Divina Misericordia. E’ segno che in questo momento difficile, i giovani hanno bisogno di maggiori certezze”. Taddy, commerciante di Manila: “Nella mia bottega davanti al bancone ho messo l’immagine di suor Faustina. Molti clienti quando entravano mi chiedevano chi fosse. Alcuni di loro sono oggi con me qui, per assistere alla sua canonizzazione.” Giampiero, del Movimento Apostoli della Divina Misericordia, Italia: “ La misericordia di Dio come unico punto di riferimento. Questo è stato l’insegnamento di Suor Faustina. E noi, che seguiamo la sua esperienza, siamo impegnati in modo concreto nel vivere la misericordia nel rapporto con gli altri. Ci adoperiamo anche per divulgare questo grande mistero, organizzando momenti di preghiera nelle parrocchie, conferenze, dibattiti”. Suor Agata, della Congregazione delle Suore della Divina Misericordia, Polonia: “ Per me è la prima volta a Roma. Ho deciso di entrare a far parte di questa famiglia religiosa per la grande devozione che ho nei confronti della Divina Misericordia. Se oggi sono una religiosa lo devo a Suor Faustina che ho sempre preso come modello da seguire e provo tanta commozione nel vedere quante persone oggi sono insieme a me in Piazza San Pietro”. Dopo la conclusione della celebrazione e dopo che Giovanni Paolo II ha recitato la preghiera del Regina Colei, la preghiera tipica di questo periodo liturgico che sostituisce l’Angelus, i pellegrini si sono spostati nei pressi della Chiesa di Santo Spirito in Sassia, la Chiesa dove sono state traslate le reliquie di Suor Faustina.

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