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Pellegrini per crescere nella fede

Errico Oliviero

Erano oltre cinquemila i pellegrini della diocesi di Avellino in Piazza San Pietro per celebrare il Giubileo sulla tomba di Pietro e per ricevere la benedizione del Papa. “Siamo venuti alle sorgenti della fede cattolica -ha detto il Vescovo di Avellino, Monsignor Antonio Forte- in segno di comunione con il Papa, assieme ai rappresentanti di tutta la diocesi, i sindaci ed alcuni consiglieri regionali ed associazioni di volontariato”. Hanno ascoltato la messa celebrata dal Cardinale Roger Etchegaray, Presidente del Comitato Centrale del Giubileo, prima dell’incontro con Giovanni Paolo II. Il Pontefice ha indirizzato a tutti una parola di conforto, di incoraggiamento e di speranza per perseverare con rinnovato ardore nell’edificazione di una società che sia a reale misura d’uomo. Giovanni Paolo II si è rivolto infine a Maria Assunta in cielo, patrono della città di Avellino, affinché conservi uniti sotto il suo manto materno i fedeli irpini, ed esaudisca ogni desiderio di bene. Nel primo pomeriggio pur con una pioggia battente, i pellegrini irpini hanno varcato la Porta Santa della Basilica di San Pietro insieme al Vescovo, al vicario diocesano e ai parroci. Il Vescovo ha celebrato una solenne messa, concelebrata dai parroci, e all’omelia ha esortato tutti a tenere bene impresse le parole del Papa che “ci debbono essere di conforto nel far ritorno alle nostre case”. La parrocchia con più pellegrini era quella di San Ciro di Avellino con seicento fedeli. Il parroco, Don Michele Grella, nel lasciare la Basilica ha detto: “Il Giubileo è soprattutto un’occasione di rinnovamento interiore e di riscoperta della fede, accolta con entusiasmo e con gioia”.

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