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Il pellegrinaggio parla nei silenzi della preghiera

Angelo Scelzo

Sono i silenzi della preghiera la grande voce, il proclama, di questo straordinario pellegrinaggio del Papa in Terra Santa. Il silenzio di Nazareth scuote e commuove. Nella solennità dell’Annunciazione nell’anno bimillenario di Cristo, Giovanni Paolo II dopo una lunga meditazione alla Grotta dell’apparizione, celebra l’Eucaristia nella Basilica del sì di Maria. Accostare parole a un evento come questo ha davvero poco senso. Ma questo viaggio alle radici della fede, lungo tutto il cammino, si sta rivelando qualcosa di più di un evento. E’ una nuova e solenne consegna del Vangelo che, all’alba di un nuovo millennio, la Chiesa fa al mondo per mano e per cuore del Papa che ha aperto al tempo che viene la porta santa di Cristo. In Terra Santa Giovanni Paolo II ha rivisitato, uno a uno, i grandi capitoli della storia della salvezza. Ma anche questo suo viaggio viene da molto lontano. Da una storia di fede che, in questi luoghi, mirabilmente s’intreccia e dà risalto alle sintonie. Nazareth attraverso il fiat di Maria, compimento dell’incontro di Abramo con Dio. La storia della salvezza, centro della predicazione del Papa in quest’anno giubilare, ritorna e completa ogni suo capitolo. “Seguendo le orme di Abramo, siamo giunti a Nazareth per cantare le lodi della donna che “reca nelmondo la luce””. Commosso, accolto con straordinarie manifestazioni di affetto, Giovanni Paolo II ha guardato a quest’incontro da molto lontano. E il suo pellegrinaggio tanto a lungo desiderato sta tracciando, giorno per giorno e su diversi versanti, l’itinerario di nuove speranze. Anche in Terra Santa la speranza si declina in molti modi, perché sempre precari restano gli equilibri di pace, e irrisolti i problemi in grado di allontanare minacce. Giustizia sociale e diritti dei popoli sono altri capitoli di crisi. Lungo il cammino del pellegrinaggio nessuna questione è rimasta in disparte, ma su ogni versante si è fatta largo la strada maestra del Vangelo. A Nazareth, l’invocazione, anzi la supplica del Papa a Maria, ha avuto toni di straordinaria solennità. Giovanni Paolo II ha invocato per tutti i figli della Chiesa “un profondo rinnovamento di fede: non solo – ha sottolineato con forza – un atteggiamento generale di vita, ma una professione coraggiosa del Credo. Primo banco di prova, la famiglia. E a Nazareth, “dove Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini, il Papa ha chiesto di difendere la famiglia contro le numerose minacce che attualmente incombono sulla sua natura, la sua stabilità, la sua missione”.

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