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Accolti come fratelli nella Diocesi del Papa

Card. Camillo Ruini

Carissimi amici della XV Giornata Mondiale della Gioventù! Benvenuti a Roma! Benvenuti nella Diocesi del Papa! Da quando l’Apostolo Pietro, obbedendo all’ispirazione ricevuta dal Signore, venne a Roma - cuore dell’Impero romano - e vi fu crocifisso a causa della sua fede nel Signore Gesù, Roma è rimasta la Sede di Pietro e da quasi duemila anni essa è la Chiesa del suo successore, del Papa, Vescovo di Roma! Questa diocesi che vi accoglie sente di essere erede di un così grande passato ed ha una storia lunga e complessa, una storia secolare che ha un rapporto profondo con la vita dei cristiani di Roma oggi. La Chiesa di Roma ha conosciuto stagioni serene e belle, accanto a tempi dolorosi, ha vissuto ed è cresciuta nelle trasformazioni della città. Ma sempre si è ritrovata attorno alla persona del suo Vescovo, il Papa. I limiti e le inadempienze, le tristezze e le prove non hanno intaccato - anche e specificamente per Roma - l’efficacia della promessa di indefettibilità fatta da Cristo alla sua Chiesa attraverso l’Apostolo Pietro: “E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18). Questa Chiesa di Roma ha sempre amato e servito la Città, ma non ha mai dimenticato le altre Chiese sorelle e l’intero mondo: a questo la richiamava e la richiama anche oggi il ministero petrino del suo Vescovo. Nel Libro dell’ultimo Sinodo della Chiesa di Roma leggiamo: “Nella storia del cristianesimo, Roma ha rappresentato costantemente un riferimento essenziale: i cristiani di ogni Paese hanno guardato con venerazione alla Chiesa di Roma, in ragione della memoria degli Apostoli e dell’incoraggiamento, proveniente dalla Cattedra di Pietro, a vivere nella fede e ad annunciare il Vangelo. Verso Roma si è sempre incamminato, anche in tempi di difficili comunicazioni, un flusso di pellegrini per venerare le memorie cristiane e per ascoltare la voce del suo Vescovo” (Libro del Sinodo di Roma, Cap. II, 13). E’ questa Chiesa, la Chiesa di cui Vescovo è oggi il Papa Giovanni Paolo II, che vi dà il benvenuto! Le gioie e le angosce delle Chiese dalle quali tutti voi, cari giovani, provenite non sono estranee al cuore del Vescovo di Roma. Per questo, pur provenendo dalle vostre Diocesi, con le vostre storie e le vostre tradizioni, non dovete sentirvi estranei in questa Chiesa di Roma. Benvenuti dunque a Roma! Per la Diocesi di Roma accogliere tutti voi è motivo di profonda gioia! Nel darvi il benvenuto a nome del Papa Vescovo di Roma desidero anzitutto ringraziarvi per essere arrivati fin qui, nella Chiesa del Successore di Pietro, rispondendo al suo invito di venire a Roma per celebrare il Giubileo. Il Papa ha sempre una grande attenzione per i giovani che considera “attori” del presente e del futuro, non solo della società ma anche della Chiesa. Il Vescovo di Roma vi accoglie nella sua Diocesi per darvi fiducia, quella fiducia che non sempre sa dare a voi il mondo. Il Papa, nella sua Chiesa, vi ascolterà così come ascolta sempre i giovani della sua Diocesi e vi darà le risposte che i vostri cuori attendono, affinché le portiate ai vostri amici che non hanno potuto venire con voi. Il benvenuto che vi do è anche il frutto di tre anni di seria preparazione dei giovani di Roma. Essi intendono accogliervi come fratelli che vengono da lontano per condividere la stessa fede in Dio e in Gesù Cristo e il medesimo amore per ogni essere umano. Auguri, dunque, per una buona Giornata Mondiale della Gioventù e per una serena presenza a Roma!

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