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Terra Santa, si avverà un altro “sogno”

Massimo Tarantino

Dal 20 al 26 marzo Giovanni Paolo II sarà in Terra Santa per la tappa forse più significativa del suo “pellegrinaggio giubilare”, iniziato con la “sosta spirituale” a Ur dei Caldei il 23 febbraio e proseguito con il viaggio in Egitto e sul Monte Sinai dal 24 al 26 febbraio. Il Santo Padre, già nella “Lettera sul pellegrinaggio ai luoghi legati alla storia della salvezza” del giugno 1999, aveva infatti espresso il desiderio di compiere uno speciale pellegrinaggio “sostando in alcuni dei luoghi che sono particolarmente legati all’Incarnazione del Verbo di Dio”, così ripercorrendo, in occasione del Grande Giubileo del 2000, “le tracce della storia della salvezza nella terra in cui essa si è sviluppata”. Il programma del viaggio in Terra Santa è ormai definito in quasi tutti i dettagli e prevede soste ad Amman, Tel Aviv, Betlemme, Dheishck, Gerusalemme, Kafarno, Nazareth. L’arrivo il giorno 20 è previsto ad Amman, dove il Santo Padre sarà ricevuto con una cerimonia di benvenuto. Nella stessa giornata il Papa si recherà in visita privata al Monastero del Monte Nebo. Martedì 21 lascerà Amman dopo aver celebrato una Messa allo stadio, e raggiungerà Tel Aviv. Mercoledì 22 celebrerà la Messa nella Piazza della Mangiatoia a Betlemme e visiterà nel pomeriggio il campo profughi di Dheishck. Giovedì 23 il Papa sarà a Gerusalemme per visitare il Mausoleo di Yad Vashem e presiedere un incontro interreligioso. Una Messa per i giovani, celebrata sul Monte delle Beatitudini, aprirà la giornata di venerdì 24 che proseguirà con la visita privata del Santo Padre al Santuario della Casa di Pietro. Sabato 25 sarà la volta della Messa nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth. Domenica 26 il pellegrinaggio si concluderà con la Messa e la recita dell’Angelus presso il Santo Sepolcro a Gerusalemme.

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