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Guardare alle origini
Vittorio Citterich
Riprendo questi appunti di viaggio nel 2000 del ÂGrande Giubileo con un argomento Âad intraÂ, come dicevano i Padri conciliari per significare che il tema in discussione era interno alla loro assemblea. Può sembrare interno al mestiere o alla corporazione dei cronisti il tema del messaggio di Giovanni Paolo II per la 34^ ÂGiornata delle comunicazioni sociali di questÂanno. Ma non è così. Come si fa a considerare interno ad una corporazione o ad un mestiere il compito di Âannunciare Cristo nei mezzi di comunicazione sociale allÂalba del Nuovo MillennioÂ? Del resto anche il Concilio, dopo una prima distinzione metodologica fra quanto era Âinterno (ad intra) e quanto era Âesterno (ad extra), i Padri conclusero che tutto doveva essere unitario, intra ed extra, per annunciare Cristo nellÂepoca nuova sapendo leggere i Âsegni dei tempiÂ. Il Papa raccomanda, infatti, di leggere i tempi del terzo millennio guardando Âal futuro, alle sfide che ci attendono, ed anche al passato, alle origini del cristianesimo, per ricevere da quelle origini la luce e la forza di cui abbiamo bisognoÂ. Guardare alle statistiche e ai computer della ÂglobalizzazioneÂ, per trasformarla da possibile nuovo asservimento ai potenti del mondo in possibile occasione de nuove solidarietà e liberazioni. E leggere gli ÂAtti degli Apostoli per trovare vigore dal Âracconto commovente della proclamazione di Cristo da parte dei suoi primi seguaci, una proclamazione insieme spontanea, piena di fede persuasiva, e realizzata mediante il potere dello Spirito SantoÂ. Insomma, per quanto le cose siano cambiate in duemila anni, anche nel terzo millennio Âla storia della comunicazione è come un viaggio, che va dallÂorgoglioso progetto di Babele, con la sua carica di confusione e di mutua incomprensione, fino alla Pentecoste e al dono delle lingueÂ. Tanto da fare, quindi, anche per noi cronisti.
Porta ecumenica
La porta santa giubilare di San Paolo fuori le mura, là dove Papa Giovanni annunciò il Concilio, quasi Âper istinto dello Spirito SantoÂ, è stata aperta insieme dal Romano Pontefice, dal Metropolita ortodosso inviato dal Patriarca di Costantinopoli e dal Primate anglicano. Ancora una traccia di richiamo alle origini, quando i seguaci partirono in tutte le direzioni con il compito unitario di annunciare la risurrezione di Cristo manifestando la speranza che era in loro. Dopo la recente caduta delle mura di Gerico degli ateismi contemporanei, le Chiese si sono richiamate alle loro origini particolari che, spesso, sono state origini di divisione, insidiate dalle lacerazioni dei nazionalismi. Quella porta, sospinta fortemente da sei mani, a duemila anni dalla nascita del Salvatore, apriva i passi verso unÂorigine primaria dalla quale lÂintero viaggio storico è cominciato. LÂorigine unitaria, Gesù Cristo. |