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La veglia di preghiera in attesa del 2000

Dario Busolini

È stata una festa con qualcosa in più: la preghiera. La grande veglia in attesa del nuovo millennio, organizzata dal Servizio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana e da quello della Diocesi di Roma per la pastorale giovanile, conclusasi dopo la messa delle 6 del mattino nelle chiese di Roma il 1 gennaio 2000, ha preso il via alle 11 del 31 dicembre nella basilica di San Giovanni in Laterano, con la Messa di ringraziamento presieduta dall’Arcivescovo Vicegerente di Roma Cesare Nosiglia. Dalle 12, si è trasferita nella chiesa di Santa Maria in Vallicella, dove un ponte radio con 20 Paesi della Terra allo scoccare della locale mezzanotte – dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti - ha permesso di pregare insieme a tanti giovani di vari paesi. Alle 21, centotrenta o centocinquantamila persone sono confluite in Piazza San Pietro, accolte musicalmente dai 5000 Pueri Cantores , dagli Harlem Singers e da Claudio Baglioni , che hanno poi ceduto il microfono alla testimonianza di Suor Nirmala, la Superiora Generale delle Missionarie della Carità, erede spirituale di Madre Teresa, e agli auguri del Papa, seguiti dalla benedizione “Urbi et Orbi”. “Nel varcare la soglia del nuovo anno, mi piacerebbe bussare alla porta delle vostre case per recare a ciascuno il mio augurio cordiale…vi accompagni la certezza che Dio ci ama. Oggi, come duemila anni or sono, Cristo viene ad orientare con il suo Vangelo di salvezza i passi incerti e titubanti dei popoli e delle nazioni verso un futuro di autentica speranza… Entriamo nell’anno duemila con lo sguardo fisso al mistero dell’Incarnazione. Cristo ieri, oggi e sempre. A Lui appartengono il tempo e i secoli. A Lui la gloria e il potere per tutti i secoli in eterno”.
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