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  Soltanto la fede può dar forza di fronte ad atrocità senza fine

David Murgia

“La Commemorazione dei testimoni del XX secolo sarà il primo passo verso il riconoscimento di quanti in Albania hanno dato il sangue per la fede”. E’ Mons. Zef Simoni, vescovo ausiliare di Scutari che racconta in prima persona le persecuzioni e l’angoscia degli anni terribili del 1944 – 1990 che bagnarono l’Albania con il sangue dei nuovi martiri. L’Albania cadde sotto il terrore delle persecuzioni, guidata dal dittatore Enver Hoxha, che scatenò una lotta feroce contro la fede cattolica ed il suo clero.

Mons Zef, minacce, prigionia, fucilazioni, paura, torture.Tutto questo non ha però impedito ai 200 sacerdoti albanesi di esercitare il proprio ministero e di essere stati sempre vicino alla gente. Cosa vi incoraggiava?

Indubbiamente il fuoco della fede. Solo con essa si potevano sopportare enormi atrocità. Tutti i sacerdoti arrestati erano sottoposti a torture come scariche elettriche, bocca piena di sale, testa in giù in un barile con acqua gelida per alcuni giorni, uova bollite sotto le ascelle. Il coraggio ce lo dava la nostra fede.

Ma dovevate comunque riuscire a sopravvivere per stare vicino alla gente…

Vivevamo in continua clandestinità. Le chiese, i santuari, la cattedrale di Scutari vennero chiuse. Alcune diventarono musei, palazzetti dello sport, sedi di associazioni, teatri. Noi ci nascondevamo dove potevamo. Dicevamo messa nelle cantine, a volte anche nelle fogne, alla presenza di molti fedeli coraggiosi. Insomma eravamo tornati ai tempi primitivi della Chiesa, quando i cristiani si nascondevano nelle catacombe.

Pensare a quei giorni spaventosi, oggi che la situazione in Albania è diversa, cosa le fa venire in mente?

Vivere il terrore condividendolo con gli altri crea un legame molto forte. Alcuni miei amici di infanzia, don Leke Siriani e don Pjter Cuni, morirono tra le torture con la testa in giù nella fogna. Voglio dire che le persecuzioni hanno tolto all’uomo ogni tipo di dignità e di civiltà, per non parlare delle figure note della cultura e della letteratura albanese ed europea calpestate. Perdonare ed amare. E’ la lezione del Vangelo.

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