Jubilee 2000

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Una giornata di preghiera e di conversione

Gabriella Fascì

“Sono animati da tanta buona volontà, anche perché li abbiamo preparati bene, trasmettendo loro il senso del Giubileo come conversione, perdono, ricerca di una riconciliazione con Dio, attraverso la Chiesa, attraverso i sacerdoti, attraverso le parrocchie. Abbiamo sottolineato che si trattava di un pellegrinaggio penitenziale, per questo abbiamo escluso i pullman e dato così la possibilità ai pellegrini di prepararsi spiritualmente sul treno, guidati dai sacerdoti. Ne è venuta fuori una giornata di preghiera senza distrazioni.” Sono queste le riflessioni del Vescovo della Diocesi di Cerreto Sannita, Mons. Michele De Rosa, a proposito dei sentimenti che animavano i suoi fedeli che hanno compiuto domenica 7 maggio il loro pellegrinaggio giubilare nella "città santa" di Roma. Giunti al primo mattino alla Stazione S. Pietro con tre treni speciali, i partecipanti, 2100 circa, hanno ascoltato a mezzogiorno le parole del Papa al Regina Coeli, mentre nel pomeriggio hanno preso parte alla Santa Messa presieduta dal Vescovo. Durante l’omelia Monsignor De Rosa ha sottolineato che il Giubileo “è un tempo particolare di conversione e di perdono, resi possibili dall'opera di Dio e dalla sua grazia”. E’ però “necessaria la nostra risposta - ha proseguito il Vescovo - perché possiamo diventare santi solo se rispondiamo e corrispondiamo all'amore del Signore, così da essere pronti ad iniziare la nuova evangelizzazione a cui esorta il Papa”. All’inizio del Terzo Millennio la Chiesa deve continuare a testimoniare il Vangelo, ma - afferma Mons. De Rosa - usando “metodi nuovi: partendo dall’analisi concreta del nostro contesto culturale e sociale per presentare l’Annunzio non in modo asettico, rispondendo alla sensibilità dei fedeli. Il Giubileo deve essere un cammino da fare insieme - ha continuato il Vescovo - per questo siamo qui presenti come comunità, come diocesi, e non singolarmente”. Uscendo dalla Basilica, al termine della celebrazione, la signora Maria Luisa di Castel Venere ha riassunto per tutti il senso della giornata:” Il Giubileo è un bagno di fede, anche se oggi lo è stato anche di acqua -ha detto scherzosamente- Ma non importa, perché siamo pieni di gioia e di gratitudine verso Dio per la possibilità che ci ha concesso. L'emozione che ho provato nell'attraversare la Porta Santa è stata unica e indimenticabile!”.
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