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In voi “abita” la speranza del nuovo millennio

A. M. Cànopi - La preghiera delle claustrali

Carissimi giovani, da ogni  parte del mondo siete giunti a Roma per celebrare il vostro Giubileo:pur invisibilmente e da lontano - rimanendo nel nostro silenzio claustrale - anche noi vi abbiamo accompagnato in tutte le tappe del vostro pellegrinaggio. Ed ora nascoste nel grande cuore della Madre Chiesa, vi accogliamo presso la basilica di San Pietro, dove il Santo Padre Giovanni Paolo II, continuando l'insegnamento degli apostoli, vuole confermarvi nella fede e incoraggiarvi a intraprendere e a proseguire con fermezza la sequela di Cristo, unico Maestro e Salvatore. Molti sono gli ostacoli che incontrate sul vostro cammino; molti possono essere  i richiami a seguire strade più facili, apparentemente più gratificanti, ma non lasciatevi trarre in inganno. In voi ci sono ricche e fresche potenzialità di bene: usatele per migliorare il mondo dandogli un'anima veramente umana, veramente cristiana, dandogli cioè il volto della vera fraternità, il volto di Cristo. Questo è possibile soltanto se ci si riconosce figli di Dio e ci si impegna a vivere in modo degno, conforme a così grande vocazione. La speranza del terzo millennio riposa su di voi: sentitene la grande responsabilità. Riuscirete a mantenervi fedeli e a compiere la vostra missione se, non confidando in voi stessi, ma nell’aiuto della grazia divina, alimenterete la vostra fede con la preghiera e con l’ascolto assiduo della Parola di Dio. Lo Spirito Santo, ricolmandovi dei suoi doni, vi renderà forti e sereni anche in mezzo alle tribolazioni e alle lotte per resistere alle seduzioni del male. Sentite rivolte proprio a voi, oggi le parole dell’apostolo Giovanni, il prediletto del Signore: “Scrivo a voi, giovani, perché siete forti, e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno” (1 Gv 2, 14). E ancora: “Questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede” (1 Gv 5, 4). Anche l’apostolo  Pietro vi rivolge un’accorata esortazione: “Voi giovani, (…), siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi e il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna  in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza vi confermerà e vi renderà forti e saldi” (1 Pt 5, 8-10). È un onore incomparabile appartenere a Cristo: non vergognatevi mai della sua Croce,  perché essa è la testimonianza del più grande amore; non è segno di una sconfitta, ma di una vittoria che ha liberato tutta l’umanità dalla schiavitù del male. Siate fieri di avere come legge di vita il Vangelo: è la vera sapienza e la vera sorgente  della santità, della gioia, della pace. Non accontentatevi dei surrogati che da molte parti possono venirvi offerti a basso prezzo: cercate gli autentici valori e perseguiteli anche a costo di sacrificio, con entusiasmo e costanza. Il Signore Gesù Cristo è con voi, carissimi giovani; voi siete sempre i suoi prediletti; cercate di ricambiare il suo amore donandovi a lui e con lui ponendovi al servizio dei fratelli. Riprodurrete così in voi la sua divina bellezza: la santità vera che rende preziosa la vita dandole il sapore di Cristo. In lui, anche noi che lo abbiamo scelto al disopra di tutto e di tutti, vi amiamo e sempre preghiamo perché la vostra gioia sia piena.

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