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  I n pellegrinaggio con l’Eucaristia

Dario Busolini

Il 47° Congresso Eucaristico Interna-zionale ha impresso una forte impronta eucaristica sul Giubileo e sulla città in cui si è svolto, Roma, che pure possiede un grande numero di memorie eucaristiche.  Attraverso le quali è facile compiere un pellegrinaggio parallelo a quello giubilare. Magari guidati dal pratico libro del Vescovo di Urbino (già Segretario del Comitato diocesano organizzatore del Congresso Eucaristico) Mons. Francesco  Marinelli: “Roma eucaristica. Spiritualità, Storia, Arte, Cultura” (Ed. Vivere in, 2000, pp. 312, Lit. 20.000) . Un volume adatto per “scoprire le ricchezze artistiche, le varie espressioni della vivacità devozionale, in una parola l’inculturazione della fede eucaristica che la comunità cristiana ha prodotto a Roma nei secoli e della quale rimangono monumenti da interpretare”. Il carattere eucaristico di Roma è evidente già nelle quattro basiliche maggiori e negli affreschi delle Catacombe. Le memorie eucaristiche di Roma, però, non si limitano solo agli edifici sacri del passato. Una parrocchia abbastanza recente come San Gioacchino in Prati vanta una singolare cupola sormontata da un grande ostensorio (segno dell’adorazione eucaristica permanente) e una facciata in cui sono raffigurati i cinque continenti che adorano il mistero eucaristico. Mentre, tra le chiese moderne più legate all’Eucarestia, si possono citare le parrocchie di Nostra Signora del Ss. Sacramento e Santi Martiri Canadesi, del Ss. Sacramento a Tor de’ Schiavi, del Ss. Corpo e Sangue di Cristo sulla Via Tuscolana. Da vedere, poi, la nuovissima cappella del Santissimo nel nuovo santuario del Divino Amore, dove la dimensione mariana e quella eucaristica si combinano perfettamente. Infine, una visita alla Roma eucaristica dovrebbe includere anche i Musei Vaticani per contemplare la celeberrima “Disputa sul Sacramento” di Raffaello, un capolavoro dell’arte che è pure una vera icona del mistero eucaristico.                   
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