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Modelli di fede e di testimonianza

David Murgia

Sono cinque i nuovi beati che lo scorso 9 aprile Giovanni Paolo II ha elevato agli onori degli altari. A differenza del precedente rito di beatificazione avvenuto il 5 marzo, in cui venne scoperto l’arazzo di 44 martiri, questa volta il Santo Padre ha beatificato 5 confessori della fede, cioè 5 “servi di Dio” che hanno praticato la “virtù in grado eroico”. Mariam Thresia Chiramel Mankidyan, Francesco Saverio Seelos, Mariano di Gesu’ Euse Hoyos, Anna Rosa Gattorno e Maria Elisabetta Hesselblad. Questi i nomi dei beati che hanno testimoniato con le proprie opere l’adesione a Cristo e alla Chiesa. Tra di loro sacerdoti, religiosi e laici. Davanti a 40mila fedeli, provenienti soprattutto dai paesi dove hanno vissuto ed operato i nuovi beati, Colombia, India, Svezia, Italia e Germania, Giovanni Paolo II ha presieduto il solenne rito a cui hanno preso parte 39 concelebranti, tra i quali i cardinali Camillo Ruini, vicario di Roma, e Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Genova. “Innumerevoli uomini e donne – ha detto il Santo Padre durante l’omelia – lungo i secoli hanno desiderato conoscere il Signore. Si sono lasciati da lui conquistare e sono divenuti suoi fedeli discepoli. Sono i santi ed i beati che la Chiesa ci addita come modelli da imitare ed esempi da seguire”. E basta dare un rapido sguardo alle biografie dei neo beati per comprendere come il messaggio evangelico da essi testimoniato sia “uno stimolante incoraggiamento per quanti nella Chiesa sono impegnati a recare l’annuncio dell’amore di Dio”. Prima sposa, poi madre ed infine fondatrice di una congregazione religiosa. Anna Rosa Gattorno (1831) dopo essere rimasta vedova e con tre figli, decise di dedicare la sua vita ai poveri e agli infermi dando vita all’istituto delle Figlie di Sant’Anna. Attualmente l’istituto dispone di 368 case e di 3.500 suore. Maria Elisabetta Hesselblad (1870), fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida, è stata una profetica testimone della “passione ecumenica”. Prima luterana, poi cattolica ha ricostituito l’Ordine di Santa Brigida riportando nel 1923 le Figlie di Santa Brigida in Svezia. Un prete al servizio dei contadini. Mariano di Gesu’ Euse Hoyos (1845) trascorse la propria vita vicino ai contadini, da lui definiti “i nobili di Cristo”. Le biografie lo descrivono come uomo di intensa preghiera e di vita austera. Mariam Thresia Chiramel Mankidyan (1876) fondò la Congregazione della Sacra Famiglia che oggi conta in tutto il mondo 1854 suore professe, 176 case, 7 province e 119 novizie. Un confessore vicino ai bambini. Il missionario dal costante sorriso sulle labbra e dal cuore generoso. Così è descritto Francesco Saverio Seelos (1819) che dedicò la propria vita al servizio dei bambini bisognosi ed emarginati. Con questi beati secondo l’ “Index ac status causarum” aggiornato dalla Congregazione delle Cause dei Santi, Giovanni Paolo II, durante il suo pontificato,  ha proclamato in tutto 1235 tra santi e beati.
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