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E la preghiera scandisce il tempo del Giubileo

Massimo Tarantino

La Quaresima è un tempo di intensificazione della preghiera. E il Comitato Centrale del Grande Giubileo ha predisposto tre nuove iniziative, che si vanno ad aggiungere a quelle già collaudate della quotidiana preghiera serale in Piazza San Pietro e della preghiera per i malati ogni ultimo martedì del mese nella Basilica di Santa Maria Maggiore. L’Adorazione Eucaristica il giovedì alle 17.30 nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, la Via Crucis e una Celebrazione Penitenziale il venerdì alle 17.30 nella Basilica di San Giovanni in Laterano, la recita del Rosario il sabato alle 16.30 nella Basilica di Santa Maria Maggiore: sono i tre appuntamenti fissi che per tutta la Quaresima segneranno il coinvolgimento di tutte le basiliche giubilari nell’intensificazione dei momenti di preghiera comunitaria per i pellegrini e per tutti coloro che vorranno prendervi parte. Così la Quaresima di quest’anno giubilare è più che mai nel segno della preghiera. “Città della preghiera” è stata definita Roma, e il successo registrato al primo appuntamento delle nuove iniziative lascia presagire che la Roma cristiana si mobiliterà una volta di più nell’attesa della Pasqua, come già avvenuto in diverse occasioni in questo Giubileo.

L’Adorazione Eucaristica nella Basilica di San Paolo

La Quaresima in quest’anno giubilare “ha un significato particolare, ed è quello di prendere sul serio la parola di Cristo per trasformarci”. Così il Segretario Generale del Comitato Centrale del Grande Giubileo, Mons. Crescenzio Sepe, ha introdotto l’Adorazione Eucaristica nella Basilica di San Paolo fuori le Mura nel pomeriggio di giovedì 9 marzo, davanti a un cospicuo numero di convenuti, molto composti e coinvolti nella celebrazione, animata con melodie gregoriane e canti del Vespro dalla Famiglia Paolina e dai Monaci Benedettini. Nell’occasione Mons. Sepe ha commentato il brano delle beatitudini scelto come lettura dal Vangelo di Matteo: “Cristo per primo è stato mite e umile di cuore, e ci ha insegnato che in questo si è forti”, ha detto a proposito della mitezza. La celebrazione è stata contraddistinta da una suggestiva alternanza tra momenti di silenzio, di canto e di preghiera.

La Via Crucis nella Basilica di San Giovanni in Laterano

Il Segretario Generale del Comitato Centrale del Grande Giubileo, Mons. Crescenzio Sepe, ha anche presieduto la Via Crucis e la Celebrazione Penitenziale venerdì 10 marzo nella Basilica di San Giovanni in Laterano, gremita per l’occasione. La celebrazione penitenziale è iniziata con l’entrata in processione dalla Porta Santa. E’ stato letto un brano dal Vangelo di Giovanni che Mons. Sepe ha così commentato: “Lui è la vite, e noi i tralci uniti a Lui. E’ una frase che può sintetizzare il Giubileo. Dopo duemila anni la vite continua a contenere la linfa vitale. Cristo è la vite e la vita. Il nostro Giubileo vuol dire sentirci uniti, radicati, stretti a Lui”. La processione della Via Crucis, svoltasi nelle navate laterali della Basilica, è stata accompagnata da un drappello di fedeli mentre la maggioranza dei convenuti ascoltava le letture a ogni stazione rimanendo nella navata centrale.

La recita del Rosario nella Basilica di Santa Maria Maggiore       

L’Arcivescovo emerito di Smirne, Mons. Domenico Caloyera, ha presieduto il primo Rosario quaresimale a Santa Maria Maggiore sabato 11 marzo. L’ottantacinquenne Arcivescovo si è commosso, e ha commosso i presenti, affermando di sentirsi molto onorato di essere stato scelto come celebrante per una occasione così significativa, e in una cornice così importante; “è bello e fecondo -ha detto- riunirci qui per invocare il nome della Vergine Santissima, affinché questo periodo produca frutti interiori di santificazione e di bene” Il Rosario è stato guidato dal canto del coro della comunità “Casa di Maria”, una congregazione di consacrate. Nel corso della celebrazione sono stati commentati i brani del Vangelo che ricordano il mistero della Nascita, Morte e Resurrezione di Cristo, quello della discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e quello relativo all’ascensione di Maria.

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