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Il Giubileo del Santo Sepolcro

Generoso sostegno ai più deboli

Cavalieri e dame, ecclesiastici in mozzetta ed uno stendardo con la croce rossa di Gerusalemme. Sono i 3mila cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme che, giunti a Roma in pellegrinaggio, hanno celebrato il proprio Giubileo lo scorso 4 marzo. Accompagnati dal Gran Maestro dell’Ordine, Card. Carlo Furno, Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, hanno partecipato ad una celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro. Durante la celebrazione, sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti, la Cappella di Corte Viennese ha eseguito la Messa dell’Incoronazione di Mozart ( KV 317).Prima della celebrazione, cavalieri e dame con il proprio abbigliamento storico hanno percorso in corteo via della Conciliazione, passando davanti alla sede del Gran Magistero, il rinascimentale Palazzo della Rovere appena restaurato. “L’Anno Santo - ha detto Giovanni Paolo II ai membri dell’Ordine: zelo alla rinuncia in mezzo a questa società dell’abbondanza, generoso impegno per i deboli e i non protetti e lotta coraggiosa per la giustizia e la pace”. L’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme affonda le proprie origini nello scorso Millennio, nell’epoca delle crociate. Riordinato a metà ottocento da Papa Pio IX, sostiene con la preghiera e con generosi contributi dei suoi ventimila membri il Seminario Patriarcale, le opere istituzionali, caritatevoli, educative e sociali. L’Ordine è governato da un Gran Maestro, nominato dal Santo Padre, assistito da personalità di vari Paesi. Da qualche anno due Dame fanno parte del suo Gran Magistero ed una è Luogotenente. Hanno fatto parte dell’Ordine Pio X, che ne fu anche Gran Maestro, i Cardinali Giuseppe Benedetto Dusmet, Andrea Ferrari, Idelfonso Schuster, Bartolo Longo, fondatore del santuario di Pompei. (d.m.)

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