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la giornata giubilare degli artigiani

Collaboratori della Creazione

Laura Galimberti

“Capaci di realizzare ogni sorta di lavoro e ideatori di progetti” (Es 35,35).

Questo il tema della giornata giubilare degli artigiani che si è svolta il 19 marzo, festa di S. Giuseppe artigiano.

Erano presenti in oltre 35 mila, di cui più di 4 mila provenienti dall’estero. Una grande festa, “una presa di coscienza della grande dignità umana e cristiana di chi lavora per rendere più bella l’opera spesso creatrice e trasformante della realtà”. Così ha commentato Mons. Crescenzio Sepe, Segretario generale del Comitato Centrale del Grande Giubileo aggiungendo che “è l’uomo stesso per natura, chiamato dal Creatore a perfezionare la creazione e a renderla più simile al suo Creatore, come insegna il Concilio Vaticano II” . E’ stata questa la prima delle tre giornate giubilari dedicate al mondo del lavoro, insieme al primo maggio, Giubileo dei lavoratori, e al 12 novembre, giubileo del mondo agricolo. Mons. Fernando Charrier, presidente del comitato per la preparazione delle giornate giubilari del mondo del lavoro ha evidenziato il sentimento di riconoscenza dei lavoratori verso il Santo Padre e il loro impegno a realizzare anche nel lavoro, quella “civiltà dell’amore” che richiede verità, giustizia, solidarietà ed equità. “Di fronte alle situazioni di difficoltà e disagio” ha detto, “l’incontro con il Santo Padre aiuta a farsi promotori di una solidarietà effettiva”, impegnandosi per il bene comune in una società in cui tutti siamo responsabili di tutti.

• Il programma

Due i momenti principali previsti: sabato 18 alle ore 21, presso la Basilica di San Giovanni in Laterano, la Veglia di preparazione e di preghiera; domenica 19 a Piazza San Pietro la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre ha avuto inizio alle ore 10 , preceduta da due ore di preparazione alla Santa Messa con canti, interviste, letture di testi riguardanti la figura di S. Giuseppe e il Giubileo degli artigiani.

• I doni degli artigiani

Durante l’offertorio, il Papa ha ricevuto dalle mani di alcuni rappresentanti degli artigiani e dei restauratori dei doni, simboli di azioni concrete che le organizzazioni degli artigiani si impegnano a realizzare. Tra questi un oggetto artistico sarà dono reale per una nuova chiesa in costruzione, una lampada simbolo di vita sarà testimonianza dell’impegno nel sostenere un centro di formazione religiosa in India per le giovani che aspirano alla vita consacrata e un centro per la formazione professionale dei giovani; un libro delle “Sequentiae” di canti gregoriani rappresenterà il dono di una borsa di studio per la specializzazione di un giovane sacerdote, una ceramica con il marchio delle imprese sensibili al reinserimento dei disabili testimonierà l’opera di formazione intrapresa verso di essi, inoltre un mattone costituirà l’impegno alla costruzione di un edificio per una missione in Etiopia e un pannello realizzato dalle scuole di restauro di Roma e Firenze sarà donato ad una scuola di restauro in Etiopia, per educare i giovani all’arte e alla ricostruzione della propria identità attraverso l’arte e la cultura.

• Il logo

Il logo della giornata giubilare degli artigiani rappresenta una stretta di mani, da sempre il simbolo della pace e della preghiera. Le mani sono anche il simbolo di chi lavora modellando la materia o intarsiando il legno. Mani guidate dal Signore possono realizzare opere meravigliose.

• Gli artigiani oggi

Tra titolari e dipendenti l’artigianato rappresenta 1/6 dell’occupazione italiana. Gli imprenditori artigiani compresi soci e collaboratori sono 1.806.000 e offrono lavoro a 1.325.000 persone. Dal 1991 al 1998 la percentuale di artigiani con meno di 30 anni è aumentata dall’8 al 21%. La maggioranza ha tra i 35 e i 50 anni, una precedente esperienza come operaio o apprendista dalla quale ha acquisito le conoscenze tecniche per mettersi in proprio.

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