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Specchio dell’universalità della Chiesa e del Giubileo

Massimo Aquili

Pellegrinaggio di popoli, incontro di culture, scoperta di riti antichissimi e vitali nel segno dell’unità e dell’universalità della Chiesa cattolica. Sono le celebrazioni in rito orientale a Roma, che hanno arricchito il Calendario giubilare di marzo con due Messe solenni, in occasione del Giubileo della Chiesa di rito Caldeo e della Chiesa di rito Siro Malabarese.

La Divina Liturgia in rito caldeo

Sabato 18 marzo oltre 250 pellegrini provenienti dall’Irak, Europa ed Usa hanno partecipato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli alla Messa di rito Caldeo, in lingua aramaica presieduta da S. B. Raphael Bidawid, Patriarca di Babilonia. “Con la celebrazione della Divina Liturgia – ha detto Filippo Najm, sacerdote caldeo – rinnoviamo la nostra fedeltà alla sede di Pietro e la nostra piena comunione con Roma. Preghiamo soprattutto per il nostro popolo”. Il giorno prima i pellegrini si sono radunati per l’Adorazione Eucaristica in San Pietro e sono stati poi ricevuti in Udienza dal Santo Padre. Domenica, invece, hanno partecipato alle ordinazioni dei diaconi caldei ospitati nel Collegio Romano presso la Congregazione di Propaganda Fide. Oggi i cattolici di rito caldeo, circa 500mila, sono presenti soprattutto in Iraq con 10 diocesi, in Iran con tre, una diocesi in Siria, Libano, e Turchia, Egitto e Stati Uniti. In Israele hanno un territorio patriarcale proprio.

La Divina Liturgia in rito siro-malabarese

Il 19 marzo si è tenuta invece la Divina liturgia in rito siro-malabarese, anch’essa nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, a coronamento delle celebrazioni romane del Giubileo della Chiesa cattolica siro malabarese dei Cristiani di San Tommaso. Il giorno prima, i pellegrini sono stati ricevuti in Udienza dal Santo Padre mentre il pomeriggio di martedì 16 hanno tenuto l’Adorazione eucaristica nella Basilica di San Pietro. La Messa solenne della domenica è stata presieduta da Mar Varkey Vithayathil, Arcivescovo Maggiore della Chiesa siro malabarese. Secondo la tradizione, la Chiesa Siro-Malabarese risale alla predicazione dell’Apostolo Tommaso che arrivò nelle coste malabaresi (sud-ovest dell’India) nel 52 d.C. Presenti prevalentemente nello Stato indiano del Kerala, i fedeli siro-malabaresi hanno avuto negli anni un notevole sviluppo. Oggi sono circa 3,3 milioni, suddivisi in 14 diocesi nel Kerala e 10 diocesi fuori dal Kerala. Comunità siro malabaresi sono presenti soprattutto anche in Europa e America. Le vocazioni al sacerdozio ed alla vita religiosa sono sempre state numerose. La Chiesa Siro-Malabarese conta 2.336 sacerdoti, tra diocesani e religiosi, 573 fratelli laici e oltre 25mila suore, in aggiunta ai circa 20mila religiosi della medesima Chiesa appartenenti ad istituti di rito latino.

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