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Diario di viaggio di un evento di fede

Angelo Scelzo

A una pubblicazione che nasce è d’obbligo augurare lunga vita. Il Giornale del Pellegrino, ed è questa la sua prima particolarità, parte con un arco di vita prestabilito che coincide con quello dell’Anno Santo. Questo primo numero ufficiale si affaccia, per così dire, davanti alla Porta Santa nella notte del Natale per ritirarsi poi in disparte quando la stessa sarà chiusa nell’Epifania del 2001. Poco più di un anno è dunque il tempo assegnato per lasciare una qualche traccia e per avviare un dialogo non effimero coi propri lettori. E’ un tempo breve. Ma è anche un tempo straordinario, perchè straordinario è questo Anno Santo che rende necessario, per viverne e conservarne a fondo ogni momento, un diario di viaggio da aggiornare giorno per giorno. Ecco: un diario di viaggio per un grande evento di fede. Non in altro modo si potrebbe definire questa nuova iniziativa editoriale del Comitato Centrale che rende così concreta la sua attenzione ai mezzi della comunicazione sociale. Il Giornale del Pellegrino chiarisce fin dal titolo la sua destinazione: i fedeli e tutti coloro che verranno a Roma da ogni parte del mondo. Le finalità sono conseguenti, e cioè porre a disposizione del più vasto numero di persone uno strumento agile e informato, una vera e propria guida in grado di guadagnarsi sul campo il titolo di compagno di viaggio di ogni singolo pellegrino. A suo modo, e con i mezzi propri di una pubblicazione, il Giornale del Pellegrino può essere considerato uno strumento dell’accoglienza, un cordiale amico in più sul quale contare per quella nuova e antica esigenza chiamata informazione. Per rendere il dialogo più spedito e concreto, il Giornale del Pellegrino “parlerà” tutte le lingue più diffuse e sarà quindi stampato in sette diverse edizioni: italiano, francese, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese e polacco. Il giornale verrà distribuito gratuitamente e sarà caratterizzato da una tiratura decisamente elevata. Uno strumento di servizio, dunque. Ben consapevoli, tuttavia, che il primo e più importante servizio di informazione sarà quello di presentare il Giubileo nella sua dimensione più autentica: un grande evento di fede che fa memoria e rende sempre vivo quel nuovo inizio che Gesù Cristo, duemila anni fa con il Mistero dell’Incarnazione, ha offerto come segno di salvezza all’intera umanità.

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