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Giubileo: inno di carità

Laura Galimberti

Fornire a 500 persone bisognose un pasto caldo al giorno: é questo il nuovo progetto inserito nel programma “La Carità del Papa per il Giubileo”, che si propone di creare a Roma, presso le quattro basiliche patriarcali, dei posti per il vitto e l’alloggio dei pellegrini poveri. Il servizio, attivo per tutto l’Anno Santo, sarà gestito dai volontari del Circolo S. Pietro, presente a Roma dal 1869, che assicura con le sue opere un pasto ai poveri nelle tradizionali storiche “cucine economiche” conosciute come “la minestra del Papa”. Il pasto consisterà in un piatto caldo di pasta, preparata al momento in appositi bollitori celeri, un panino farcito, una merendina e una bottiglia d’acqua. Per la distribuzione saranno realizzati dei chioschi nei pressi delle quattro Basiliche Maggiori. Personale munito di tessera sanitaria provvederà alla preparazione e distribuzione, mentre i volontari del Circolo S. Pietro si occuperanno della struttura e dell’accoglienza, vantando in questo settore una indiscussa esperienza a servizio della Carità. Sono oggi circa 150 mila l’anno i pasti che la commissione cucine Economiche del circolo distribuisce a poveri ed immigrati e più di 4 mila i Kg di generi alimentari forniti a persone bisognose su segnalazione di parrocchie, associazioni caritatevoli e privati.

 Una mappa  che si estende

Le iniziative concrete di Carità promosse di recente verso i più bisognosi si vanno moltiplicando ed arricchendo sempre più grazie alla collaborazione e alle risorse di un numero crescente di persone. Eccone un primo se pur parziale quadro:

Iniziative del Comitato Centrale

 Â• Ospitalità  26 mila posti letto a prezzi ridotti o  completamente gratuiti (tra cui una casa per ex detenute a Venezia, un centro di accoglienza per barboni a Roma)

• liberazione di bambini comprati e arruolati in Sierra Leone attraverso il Giubileo dei bambini e dei ragazzi (il riscatto ammonta a circa L. 200.000 l’uno) 

• 500 pasti caldi al giorno per i pellegrini bisognosi in appositi chioschi presso le basiliche patriarcali durante tutto l’Anno

Caritas di Roma

• Potenziamento servizi mensa

• Realizzazione progetto accoglienza per pellegrini malati di AIDS a Villa Glori

• Progetto “ Tratta” punto ascolto e comunità di accoglienza per ragazze in difficoltà

 Â• Poliambulatorio Stazione Termini per immigrati, Rom, poveri

• Casa famiglia per detenuti a Rebibbia • Casa famiglia per minori a Frascati

• Nuovo asilo nido interculturale a Via Marruvio - Roma.

“Preghiera, azione, sacrificio”: il motto del Circolo San Pietro

Il Circolo S. Pietro, fondato da un gruppo di giovani laici romani desiderosi di testimoniare, con le loro opere, il profondo attaccamento alla Chiesa e al Papa, svolge da 130 anni un’intensa attività a servizio dei poveri a Roma e all’estero. Tra le iniziative promosse “nel solco della discrezione e lontano da qualsiasi enfasi”, segnaliamo:

• l’assistenza di poveri senza fissa dimora in asili notturni

• l’apertura di due case famiglia per ragazze non abbienti e per le mamme dei bambini ricoverati presso l’ospedale Pediatrico del Bambino Gesù.

 Â• la distribuzione di pacchi di indumenti, coperte e biancheria completamente nuovi, ai bisognosi su segnalazione di Parrocchie, Istituti, Comunità religiose.

• la tradizionale raccolta presso Parrocchie, scuole ed istituti Religiosi della Diocesi di Roma, dell’Obolo di S. Pietro.

 Â• l’animazione dal 1936 della liturgia nella Cappella S. Maria della Pietà al Colosseo, dove si celebra ogni domenica una S. Messa  alle ore 10:30.

• la promozione di iniziative per l’adozione a distanza, il mantenimento di seminaristi in Paesi lontani, il recupero di bambini della strada in varie parti del mondo.

 Una nuova strada nel segno della carità

E’ stato di recente attivato, grazie ai Volontari del Circolo San Pietro, un Centro di accoglienza per Malati Terminali, affetti da gravi patologie , ospitato presso una clinica romana: si tratta di una struttura nuova ed originale, unica esistente nel centro-sud Italia, dove operano volontari preparati con adeguati corsi di formazione. Scopo primario dell’iniziativa é quello di offrire condizioni spirituali, psicologiche e materiali che consentano, ai pazienti, di considerare il residuo margine temporale come un tempo di vera  vita e non come una attesa del momento finale. L’assistenza spirituale, non necessariamente religiosa, é caratterizzata dall’atmosfera e dalla semplicità dei rapporti interpersonali che si vengono ad istaurare tra i sofferenti e tutte le altre realtà coinvolte nell’iniziativa nel profondo convincimento che le Cure palliative siano la strada giusta e migliore da percorrere per aiutare il prossimo che necessita, per le sue stesse condizioni ormai precarie di una particolare dimostrazione  di affetto e di carità. Alla cura del dolore si accompagna la cura della persona anche nei suoi aspetti apparentemente  meno fondamentali come il mantenimento del decoro personale quale espressione dell’amore per la vita. Le cure ed il sostegno poi sono estese ai familiari che desiderano essere vicini al congiunto morente, ricevere assicurazioni, informazioni sulle reali condizioni, esprimere liberamente le proprie emozioni, ricevere conforto e sostegno  dai familiari e dall’equipe curante.

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