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IL GIORNALE DEL PELLEGRINO

Anno II- numero 3

San Paolo: dal Concilio al Giubileo

+Crescenzio Sepe

25 gennaio 1959: Giovanni XXIII annuncia al Collegio Cardinalizio riunito a Roma nel monastero benedettino di San Paolo il Concilio Ecumenico Vaticano II. 18 gennaio 2000: quarantun’anni dopo e nello stesso luogo, Giovanni Paolo II, nel corso della solenne apertura della Porta Santa della Basilica di San Paolo, davanti alle delegazioni di 22 Chiese cristiane d’Oriente e d’Occidente, invoca, anzi proclama, come un’imprescindibile esigenza dell’anima, il dovere dell’unità, l’urgenza della comune testimonianza di fede cui, nel Terzo Millennio, sono chiamati tutti i credenti in Cristo. Il Concilio ed il Giubileo: i due più grandi avvenimenti della storia della Chiesa di quest’ultimo secolo passano entrambi per la Basilica di San Paolo. Si direbbe che quando le vicende terrene della Chiesa di Cristo si elevano al di sopra della quotidianità per assumere il tono solenne della profezia, per farsi visibile e tangibile testimonianza della sua origine divina, sia d’obbligo bussare alla porta della Basilica di San Paolo, l’Apostolo delle genti, il missionario per eccellenza testimone della verità del Vangelo ai pagani.  Quanto è avvenuto durante la cerimonia di apertura della Porta Santa di San Paolo mostra la strada da percorrere per vincere le sfide del nuovo millennio, ed è la strada che va dal Concilio al Giubileo. Solo un Concilio  come  il Vaticano II, infatti, con il suo respiro ecumenico e la sua attenzione a tutte le realtà del mondo, poteva preparare un Giubileo universale ed ecumenico come quello del 2000, e solo un Grande Giubileo come questo può portare nel futuro i valori, gli ideali e le speranze del Vaticano II. Vedere inginocchiati in preghiera, accanto al Papa, in un’immagine di straordinaria intensità e bellezza, l’Arcivescovo di Canterbury George Carey  ed il Metropolita di Helioúpolis e Theira Athanasios, ha fatto ritornare alla mente e al cuore  quei segni dei tempi che proprio il Concilio ha offerto alla Chiesa e al mondo come il respiro di ogni nuova speranza. Un fremito di emozione ha scosso il mondo. Ma è ancor più emozionante osservare, giorno dopo giorno, nel momento in cui l’Anno Santo esprime tutto il suo valore spirituale, che dal Concilio al Giubileo si guarda e si cammina verso il futuro. E, come si è visto da San Paolo, verso il grande traguardo dell’unità dei cristiani.

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