Jubilee 2000 Search
back
riga

  «Il tuo messaggio è diventato grido profetico di nuova speranza per l’Europa e per il mondo»

“Ti saluto, Suor Faustyna. Da oggi la Chiesa ti nomina Beata, soprattutto la Chiesa della terra polacca e lituana. O, Faustyna, come meraviglioso è stato il Tuo cammino! Come si può non pensare, che proprio Te, una povera e semplice figlia del popolo polacco di Mazowsze, Cristo ha scelto per ricordare alla gente il grande mistero della divina Misericordia. Questo mistero hai portato con Te, lasciando questo mondo dopo una vita breve e piena di sofferenza. Allo stesso tempo questo mistero è divenuto veramente un grido profetico rivolto verso il mondo e verso l’Europa. Il Tuo messaggio della divina Misericordia è nato praticamente quasi alla vigilia del pauroso cataclisma della seconda guerra mondiale. Probabilmente non Ti sorprenderesti, se avessi potuto sperimentare sulla terra ciò che questo messaggio è diventato per la tormentata gente di quel tempo del disprezzo, come si è esteso nel mondo. Oggi - crediamo cosí profondamente - guardi in Dio il frutto della Tua missione sulla terra. Oggi sperimenti presso la stessa Fonte, chi è il Tuo Cristo: "dives in misericordia". "Sento chiaramente che la mia missione non finisce con la morte, ma inizia...", ha scritto Suor Faustyna nel suo Diario. E così è veramente avvenuto! La sua missione continua e sta portando frutti sorprendenti. E’ veramente meraviglioso il modo in cui la sua devozione a Gesù Misericordioso si fa strada nel mondo contemporaneo e conquista tanti cuori umani! Questo è senza dubbio un segno dei tempi - un segno del nostro XX secolo. Il bilancio di questo secolo che tramonta presenta, oltre alle conquiste, che spesso hanno superato quelle delle epoche precedenti, anche una profonda inquietudine e paura circa l’avvenire. Dove, quindi, se non nella divina Misericordia, il Mondo può trovare lo scampo e la luce della speranza?  I credenti lo intuiscono perfettamente! "Ringraziate il Signore, perché è buono... Ringraziate il Signore, perché è misericordioso...". Oggi, nel giorno della beatificazione di Suor Faustyna, adoriamo Dio per le grandi opere che ha compiuto nella sua anima. Lo glorifichiamo e Gli rendiamo grazie per le grandi opere, che ha compiuto e continua a compiere nelle anime umane, le quali - grazie alla sua testimonianza e messaggio - riscoprono le infinite profondità della divina Misericordia.” Dall’omelia di Giovanni Paolo II per la beatificazione di Suor Faustina Kowalska, 18 aprile 1993

“L’anno scorso è stata beatificata suor Faustina Kowalska, che Cristo chiamò ad un vasto apostolato di Misericordia, alla vigilia della seconda guerra mondiale. Suor Faustina era cosciente dell’importanza del messaggio affidatole da Cristo, ma non poteva sapere ancora quanto ampiamente esso si sarebbe diffuso nel mondo già qualche anno dopo la sua morte. L’umanità intera ha bisogno di tale messaggio sulla Misericordia di Dio. Ne ha bisogno il mondo di oggi, in particolare la tormentata terra dei Balcani. Il messaggio della Misericordia di Dio è, al tempo stesso, un forte richiamo ad una fiducia più viva: "Gesù, confido in te!". E’ difficile trovare parole più eloquenti di quelle trasmesseci da suor Faustina. Gesù, confido in te! Ecco la speranza che ci ha guidato nei trascorsi giorni di comune riflessione, tenendo viva la consapevolezza che la pace nei Balcani è possibile. "Spes contra spem!". Niente è impossibile presso Dio! E’ possibile soprattutto la conversione, capace di trasformare l’odio in amore e la guerra nella pace. Per questo più insistente e fiduciosa diviene la nostra preghiera: Gesù, confido in te!” Dall’Udienza Generale del mercoledi 12 Gennaio 1994

“La parola chiave nella Liturgia della Parola di oggi è questa: "Dives in Misericordia" - Dio ricco di Misericordia. E’ stata per me una parola chiave dall’inizio del Pontificato, del mio Ministero qui a Roma. Questa ispirazione è stata portata nella mia Patria, a Cracovia, attraverso una suora semplice che si chiamava Faustina, probabilmente conosciuta anche a Roma, conosciuta in tutto il mondo, benché vivesse molto nascosta in Cristo. Ha vissuto tra le due guerre mondiali. E’ una grande mistica, una delle più grandi nella storia della Chiesa. Aveva una vicinanza stupenda a Gesù. E Gesù si è rivelato a lei come misericordioso. Esistono quadri, immagini di Gesù misericordioso con il cuore trafitto. Venendo da questo ambiente ho portato qui una ispirazione, quasi un dovere: tu non puoi non scrivere sulla Misericordia. Così è nata la seconda Enciclica del Pontificato: "Dives in misericordia" - Dio ricco di misericordia.” Dall’omelia di Giovanni Paolo II nella parrocchia di San Francesco di Sales – Roma, 13 Marzo 1994

“O Maria, Madre di misericordia! Tu conosci come nessun altro il cuore del tuo Figlio divino. Instillaci nei confronti di Gesù la confidenza filiale vissuta dai Santi, quella confidenza che animò la Beata Faustina Kowalska, grande apostola della Divina Misericordia nel nostro tempo. Guarda con amore alla nostra miseria; strappaci, o Madre, alle opposte tentazioni dell’autosufficienza e dell’avvilimento, ed ottienici l’abbondanza della misericordia che ci salva.” Dal Regina Caeli di Giovanni Paolo II del 10 Aprile 1994

“Esattamente 56 anni fa, il 5 ottobre 1938 moriva a Cracovia, a Lagiewniki la beata suor Faustina Kowalska che la Provvidenza aveva scelto come Apostola della Misericordia Divina.  Lei meglio di tutti sa che cosa bisogna fare perché la vita religiosa dia i suoi frutti aiutando a diffondere e radicare il Regno di Dio nelle anime degli uomini. Raccomandiamo a lei i lavori dell’attuale Sinodo dei Vescovi affinché la vita religiosa e la vita consacrata tornino ad essere una testimonianza leggibile della veridicità del Vangelo e le persone consacrate a Dio siano apostoli zelanti della nuova evangelizzazione del Millennio a venire.  Raccomandiamo a lei anche la vita famigliare, tutte le famiglie polacche, quelle presenti qui e quelle che vivono in Patria o all’estero. La straordinaria, mistica anima di s. Faustina diventi la portavoce della Misericordia Divina, e non solo nel suo tempo che era un periodo molto difficile, forse il più difficile di questo secolo.  La sua anima benedetta faccia giungere le grazie e la Misericordia Divina a tutte le famiglie in Polonia ed in tutto il mondo alla fine del nostro secolo.” Dall’Udienza generale del mercoledì di Giovanni Paolo II, 5 Ottobre 1994

“Cristo pertanto può dire: "Non temere!". E ripete tali parole ad ogni uomo, specialmente a chi è sofferente nel fisico o nello spirito. Può ripeterle con tutta fondatezza. Intuì questo in modo particolare suor Faustina Kowalska, che ho avuto la gioia di beatificare due anni fa. Le sue esperienze mistiche si sono focalizzate tutte intorno al mistero di Cristo Misericordioso e costituiscono quasi un singolare commento alla parola di Dio presentataci dall’odierna liturgia domenicale. Suor Faustina non soltanto le ha annotate, ma ha cercato un artista capace di dipingere l’immagine di Cristo Misericordioso, così come ella lo vedeva.  Immagine che insieme alla figura della Beata Faustina rappresenta una testimonianza eloquente di ciò che i teologi chiamano "condescendentia divina". Dio si rende comprensibile ai suoi interlocutori umani. La Sacra Scrittura, e specialmente il Vangelo, ne sono la conferma.  Carissimi Fratelli e Sorelle! Su tale linea si colloca il messaggio di suor Faustina. Ma era soltanto di suor Faustina o, piuttosto, non si trattava allo stesso tempo di una testimonianza resa da parte di tutti coloro ai quali tale messaggio ha infuso coraggio nelle dure esperienze della seconda guerra mondiale, nei campi di concentramento, nello sterminio e nei bombardamenti? L’esperienza mistica della Beata Kowalska ed il richiamo a Cristo Misericordioso si inscrivono nel duro contesto della storia del nostro secolo. Noi, come uomini di questo secolo, che volge ormai al termine, desideriamo ringraziare il Signore per il messaggio della Divina Misericordia.”Dall’omelia di Giovanni Paolo II nella Chiesa di S. Spirito in Sassia – Roma, 23 Aprile 1995

“Nella sua essenza la Misericordia di Dio, come aiuta a meglio comprendere l’esperienza mistica della Beata Faustina Kowalska, innalzata agli onori degli altari due anni or sono, rivela proprio questa verità: il bene vince il male, la vita è più forte della morte, e l’amore di Dio è più potente del peccato. Tutto questo si manifesta nel mistero pasquale di Cristo. Qui Dio ci appare per quello che è: un Padre dal cuore tenero, che non si arrende di fronte all’ingratitudine dei suoi figli, ed è sempre disposto al perdono.” Dall’Angelus di Giovanni Paolo II del 23 Aprile 1995

“Misericordias Domini in aeternum cantabo (Sal 88[89], 2). Ecco vengo in questo santuario come pellegrino per inserirmi nel canto ininterrotto in onore della Divina Misericordia. L’aveva intonato il Salmista del Signore, esprimendo quanto tutte le generazioni conservavano e conserveranno, come preziosissimo frutto della fede. Di nulla l’uomo ha bisogno quanto della Divina Misericordia - di quell’amore che vuol bene, che compatisce, che innalza l’uomo sopra la sua debolezza verso le infinite altezze della santità di Dio. In questo luogo ci rendiamo conto di questo in modo particolare. Da qui infatti è partito il Messaggio della Divina Misericordia che Cristo stesso volle trasmettere alla nostra generazione tramite la beata Faustina. Ed è un messaggio chiaro e leggibile per ciascuno. Ciascuno può venire qui, guardare questo quadro di Gesù Misericordioso, il suo Cuore che irradia le grazie, e udire nel profondo del suo animo quanto udì la Beata: “Non aver paura di nulla. Io sono sempre con te” (Diario, q. II). E se risponderà con cuore sincero: “Gesù, confido in Te!”, troverà conforto in ogni sua angoscia e in ogni paura. In questo dialogo di abbandono, si stabilisce tra l’uomo e Cristo un particolare legame che sprigiona amore. E “nell’amore non c’è timore - scrive san Giovanni - al contrario l’amore perfetto scaccia il timore” (1 Gv 4, 18). La Chiesa rilegge il Messaggio della Misericordia per portare con più efficacia alla generazione di questa fine di millennio e a quelle future la luce della speranza. Senza mai cessare, essa chiede a Dio misericordia per tutti gli uomini. “In nessun momento e in nessun periodo storico - specialmente in un’epoca così critica come la nostra - la Chiesa può dimenticare la preghiera, che è il grido alla misericordia di Dio dinanzi alle molteplici forme di male che gravano sull’umanità e la minacciano...  Quanto più la coscienza umana, soccombendo alla secolarizzazione, perde il senso del significato stesso della parola "Misericordia", quanto più allontanandosi da Dio, si distanzia dal mistero della Misericordia, tanto più la Chiesa ha il diritto e il dovere di far appello al Dio della Misericordia "con forti grida"” (Dives in Misericordia, n. 15). Proprio per questo sul percorso del mio pellegrinaggio si è trovato anche questo Santuario. Vengo qui per affidare tutte le preoccupazioni della Chiesa e dell’umanità a Cristo misericordioso. Alla soglia del terzo millennio, vengo, per affidargli ancora una volta il mio ministero Petrino - “Gesù, confido in Te”! Il messaggio della Divina Misericordia mi è stato sempre vicino e caro. E’ come se la storia lo avesse inscritto nella tragica esperienza della seconda guerra mondiale. In quegli anni difficili esso fu un particolare sostegno e una inesauribile fonte di speranza, non soltanto per gli abitanti di Cracovia, ma per la nazione intera. Questa è stata anche la mia esperienza personale, che ho portato con me sulla Sede di Pietro e che, in un certo senso, forma l’immagine di questo pontificato. Rendo grazie alla Divina Provvidenza perchè mi è stato dato di contribuire personalmente al compimento della volontà di Cristo, mediante l’istituzione della festa della Divina Misericordia. Qui, presso le reliquie della beata Faustina Kowalska, ringrazio anche per il dono della sua beatificazione. Prego incessantemente Dio perchè abbia “Misericordia di noi e del mondo intero” (Coroncina). Giovanni Paolo II a Cracovia, 7 Giugno 1997

L’odierna domenica è detta anche la Domenica della Divina Misericordia: essa costituisce – in quest’anno dedicato a Dio Padre – una preziosa occasione per entrare, come singoli e come Chiesa, nell’autentico spirito giubilare, secondo le parole stesse di Gesù. “Lo spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha… mandato per… predicare un anno di grazia del Signore” (Lc 4, 18-19)…Vi incoraggio di cuore ad essere, nell’ambiente di vita e di lavoro di ciascuno di voi, apostoli della divina misericordia come la beata Faustina Kowalska…  Dal Regina Coeli di Giovanni Paolo II del 11 aprile 1999.

Trasmettete alle future generazioni il messaggio della Divina Misericordia, che si compiacque di scegliere questa città per manifestarsi al mondo. Al termine del ventesimo secolo il mondo sembra più che mai aver bisogno di tale messaggio. Portatelo nei tempi nuovi come germoglio di speranza e pegno di salvezza…. Dall’omelia di Giovanni Paolo II a Cracovia, 15 giugno 1999.

top