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  Nel cuore della spiritualità giubilare

+ Crescenzio Sepe

Nella luce della prima canonizzazione di questo Grande Giubileo del 2000, quella dell'umile Suor Faustina Kowalska, apostola della Divina Misericordia, ci è dato di scorgere un dono eccezionale per tutta la Chiesa, il dono di una nuova Santa che è vissuta tra due guerre mondiali e alla quale Gesù misericordioso si è rivelato affidandole un messaggio che attualmente è conosciuto in ogni parte del mondo come il “messaggio della Divina Misericordia”. Si tratta di un messaggio voluto dalla Provvidenza come risposta chiara ed efficace ai mali innumerevoli, alle violenze senza fine, che le due guerre mondiali e tutte le altre guerre e atrocità nel mondo, negli ultimi cento anni, hanno scaricato nel cuore dell’umanità. Come ricucire le lacerazioni, curare le ferite causate dagli odî, interrompere le divisioni tra popoli e nazioni, purificare i cuori dal sangue versato, se non facendo scendere dal cielo, dalle mani di Dio misericordioso una pioggia di grazie che riportasse l'uomo alla sua dignità di figlio di Dio e fratello di Gesù Cristo? Le due guerre mondiali sono state come un violento uragano che ha travolto l'umanità e ha tentato di spazzar via quell’Amore che Cristo ha posto come fondamento del suo Vangelo. La barbarie causata dal male delle due guerre ha reso l’uomo nemico dell'uomo, sradicando il comandamento della carità: amatevi gli uni gli altri. Da questo riconosceranno che siete miei discepoli. Il messaggio consegnato dalla Divina misericordia a Sr. Faustina è stato la risposta divina perché l’uomo ritrovasse la strada perduta e ritornasse a quel Padre che attendeva per riconciliare a Se, attraverso la morte e la risurrezione del Figlio, l’uomo perdutosi nel mare del peccato e dell'odio. Di questa civiltà, la civiltà dell'amore, il messaggio della Divina misericordia ne e stato come l'anima vivificante che ha tolto le tenebre del male e ha irradiato la luce divina. L'iconografia di Cristo che emana raggi di luce è la rappresentazione plastica di questo mistero. La figura di Suor Faustina Kowalska, "Portavoce della Misericordia Divina " (Giovanni Paolo 11, 5 ottobre 1994), che il Santo Padre eleva agli onori degli altari per illuminare il cammino dell'umanità all'alba del Nuovo Millennio, ci aiuta a vivere pienamente il Grande Giubileo, che deve diventare un anno di supplica alla Divina Misericordia. Infatti - ci dice il Papa - "in nessun momento e in nessun periodo storico -- specialmente in un'epoca cosi critica come la nostra -- la Chiesa può dimenticare la preghiera che è grido alla Misericordia di Dio dinanzi alle molteplici forme di male che gravano sull'umanità e la minacciano (Dives in misericordia, n.15). Inserito nel Grande Giubileo, il messaggio della Divina Misericordia ne è un segno di grande importanza per tutta la Chiesa, giacché esso è destinato al mondo intero, si estende a tutti, come l'universale dono della Misericordia che esso promuove. Pertanto, il culto che da esso proviene a buon ragione si puó definire come il cuore della spiritualità giubilare. Esso rimanda ogni uomo al Dio ricco di Misericordia: "Dives in Misericordia - afferma il Papa - è stata per me una parola chiave dall'inizio del Pontificato, del mio Ministero qui a Roma. " (Giovanni Paolo Il, 13 marzo 1994). Questa parola chiave per il Pontificato di Giovanni Paolo Il, appartiene in realtà all'intera umanità ed è nostro dovere fondamentale viverla, celebrarla, pregarla, diffonderla intorno a noi. In questo senso Suor Faustina ci aiuta, in modo magistrale, dall'alto di una cattedra che non è la sua ma dello stesso Signore, a fare della nostra vita un dono ininterrotto di Misericordia verso i nostri fratelli, che dobbiamo amare e servire come Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per tutti noi. Il Santo Padre non si stanca di incoraggiarci ad approfondire il messaggio di Suor Faustina, facendone una solenne consegna: "Al termine del ventesimo secolo il mondo sembra piú che mai aver bisogno di tale messaggio. Portatelo nei tempi nuovi come germoglio di speranza e pegno di salvezza.... " (Giovanni Paolo Il a Cracovia, 15 giugno 1999). Non si potrà mai abbastanza ringraziare il Signore per l'incommensurabile dono del suo Amore misericordioso che si riversa dal fianco aperto del costato di Cristo. In questa urna santissima troviamo l'infinita grazia della Redenzione. Lo stesso Salvatore, di ieri, di oggi, di sempre, ci invita ad attingere misericordia dal suo Cuore; a noi, come all'incredulo Tommaso, egli ripete: "stendi la tua mano, e mettila nel mio costato, e non essere più incredulo ma credente!" (Gv 20,27). Possa l'intercessione di Suor Faustina Kowalska e l'insegnamento del messaggio della Divina Misericordia imprimere, nel cuore di questa umanità, uno slancio di misericordia, di riconciliazione con Dio, con il prossimo e con noi stessi, affinché, come Tommaso, anche l'uomo del Terzo Millennio possa esclamare davanti a Cristo: "Mio Signore e mio Dio! ", e trovare cosi finalmente la Pace sospirata. E' la pace del Giubileo offerta a tutti gli uomini di buona volontà nel Terzo millennio; è la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte.
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