Lumen Fidei - page 14

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di riconoscere la sorgente di bontà che è all’ori-
gine di tutte le cose, e di confermare che la sua
vita non procede dal nulla o dal caso, ma da una
chiamata e un amore personali. Il Dio misterioso
che lo ha chiamato non è un Dio estraneo, ma
Colui che è origine di tutto e che sostiene tutto.
La grande prova della fede di Abramo, il sacrifi-
cio del figlio Isacco, mostrerà fino a che punto
questo amore originario è capace di garantire la
vita anche al di là della morte. La Parola che è
stata capace di suscitare un figlio nel suo corpo
“come morto” e “nel seno morto” di Sara sterile
(cfr
Rm
4,19), sarà anche capace di garantire la
promessa di un futuro al di là di ogni minaccia o
pericolo (cfr
Eb
11,19;
Rm
4, 21).
La fede di Israele
12. La storia del popolo d’Israele, nel libro
dell’Esodo, prosegue sulla scia della fede di Abra-
mo. La fede nasce di nuovo da un dono origi-
nario: Israele si apre all’azione di Dio che vuole
liberarlo dalla sua miseria. La fede è chiamata a
un lungo cammino per poter adorare il Signore
sul Sinai ed ereditare una terra promessa. L’amo-
re divino possiede i tratti del padre che porta suo
figlio lungo il cammino (cfr
Dt
1,31). La confes-
sione di fede di Israele si sviluppa come racconto
dei benefici di Dio, del suo agire per liberare e
guidare il popolo (cfr
Dt
26,5-11), racconto che
il popolo trasmette di generazione in generazio-
ne. La luce di Dio brilla per Israele attraverso la
memoria dei fatti operati dal Signore, ricordati e
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