18
(
Gv
8,56). Secondo queste parole di Gesù, la fede
di Abramo era orientata verso di Lui, era, in un
certo senso, visione anticipata del suo mistero.
Così lo intende santâÂÂAgostino, quando afferma
che i Patriarchi si salvarono per la fede, non fede
in Cristo già venuto, ma fede in Cristo che sta-
va per venire, fede tesa verso lâÂÂevento futuro di
Gesù.
13
La fede cristiana è centrata in Cristo, è
confessione che Gesù è il Signore e che Dio lo ha
risuscitato dai morti (cfr
Rm
10,9). Tutte le linee
dellâÂÂAntico Testamento si raccolgono in Cristo,
Egli diventa il âÂÂsìâ definitivo a tutte le promes-
se, fondamento del nostro âÂÂAmenâ finale a Dio
(cfr
2 Cor
1,20). La storia di Gesù è la manife-
stazione piena dellâÂÂaffidabilità di Dio. Se Israele
ricordava i grandi atti di amore di Dio, che for-
mavano il centro della sua confessione e aprivano
lo sguardo della sua fede, adesso la vita di Gesù
appare come il luogo dellâÂÂintervento definitivo di
Dio, la suprema manifestazione del suo amore
per noi. Quella che Dio ci rivolge in Gesù non è
una parola in più tra tante altre, ma la sua Paro-
la eterna (cfr
Eb
1,1-2). Non câÂÂè nessuna garan-
zia più grande che Dio possa dare per rassicu-
rarci del suo amore, come ci ricorda san Paolo
(cfr
Rm
8,31-39). La fede cristiana è dunque
fede nellâÂÂAmore pieno, nel suo potere efficace,
nella sua capacità di trasformare il mondo e di
illuminare il tempo. «Abbiamo conosciuto e cre-
duto allâÂÂamore che Dio ha per noi » (
1 Gv
4,16).
13
âÂÂCfr
In Ioh. Evang.
, 45, 9:
PL
35, 1722-1723.