Lumen Fidei - page 24

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l’uomo pensa che allontanandosi da Dio troverà
se stesso, la sua esistenza fallisce (cfr
Lc
15,11-
24). L’inizio della salvezza è l’apertura a qualcosa
che precede, a un dono originario che afferma la
vita e custodisce nell’esistenza. Solo nell’aprirci a
quest’origine e nel riconoscerla è possibile essere
trasformati, lasciando che la salvezza operi in noi
e renda la vita feconda, piena di frutti buoni. La
salvezza attraverso la fede consiste nel riconosce-
re il primato del dono di Dio, come riassume san
Paolo: « Per grazia infatti siete stati salvati me-
diante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono
di Dio » (
Ef
2,8).
20. La nuova logica della fede è centrata su Cri-
sto. La fede in Cristo ci salva perché è in Lui che
la vita si apre radicalmente a un Amore che ci
precede e ci trasforma dall’interno, che agisce in
noi e con noi. Ciò appare con chiarezza nell’e-
segesi che l’Apostolo delle genti fa di un testo
del Deuteronomio, esegesi che si inserisce nella
dinamica più profonda dell’Antico Testamento.
Mosè dice al popolo che il comando di Dio non è
troppo alto né troppo lontano dall’uomo. Non si
deve dire: «Chi salirà in cielo per prendercelo? »
o «Chi attraverserà per noi il mare per prenderce-
lo? » (cfr
Dt
30,11-14). Questa vicinanza della Pa-
rola di Dio viene interpretata da san Paolo come
riferita alla presenza di Cristo nel cristiano: «Non
dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? — per farne
cioè discendere Cristo —; oppure: Chi scende-
rà nell’abisso? — per fare cioè risalire Cristo dai
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