Lumen Fidei - page 25

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morti » (
Rm
10,6-7). Cristo è disceso sulla terra
ed è risuscitato dai morti; con la sua Incarnazio-
ne e Risurrezione, il Figlio di Dio ha abbracciato
l’intero cammino dell’uomo e dimora nei nostri
cuori attraverso lo Spirito Santo. La fede sa che
Dio si è fatto molto vicino a noi, che Cristo ci è
stato dato come grande dono che ci trasforma
interiormente, che abita in noi, e così ci dona la
luce che illumina l’origine e la fine della vita, l’in-
tero arco del cammino umano.
21. Possiamo così capire la novità alla quale la
fede ci porta. Il credente è trasformato dall’Amo-
re, a cui si è aperto nella fede, e nel suo aprirsi a
questo Amore che gli è offerto, la sua esistenza
si dilata oltre sé. San Paolo può affermare: «Non
vivo più io, ma Cristo vive in me » (
Gal
2,20), ed
esortare: «Che il Cristo abiti per la fede nei vostri
cuori » (
Ef
3,17). Nella fede, l’“io” del credente si
espande per essere abitato da un Altro, per vivere
in un Altro, e così la sua vita si allarga nell’A-
more. Qui si situa l’azione propria dello Spirito
Santo. Il cristiano può avere gli occhi di Gesù, i
suoi sentimenti, la sua disposizione filiale, perché
viene reso partecipe del suo Amore, che è lo Spi-
rito. È in questo Amore che si riceve in qualche
modo la visione propria di Gesù. Fuori da questa
conformazione nell’Amore, fuori della presen-
za dello Spirito che lo infonde nei nostri cuori
(cfr
Rm
5,5), è impossibile confessare Gesù come
Signore (cfr
1 Cor
12,3).
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