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UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE DEL SOMMO PONTEFICE 

Viaggio Apostolico in Croazia (5-9 giugno 2003)

PRESENTAZIONE 

      

Il Santo Padre Giovanni Paolo II nei giorni 5-9 giugno 2003 compie il suo terzo viaggio apostolico in Croazia. Esso comprende la visita alle diocesi di Dubrovnik (Ragusa) e di Djakovo e Srijem, e alle arcidiocesi di Rijeka (Fiume) e Zadar (Zara). Ogni giorno della visita il Santo Padre presiede una celebrazione liturgica con i fedeli. Per le tre celebrazioni eucaristiche e l'ora media della liturgia delle ore l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha preparato un «Messale» ad uso del Santo Padre e dei Concelebranti.

Le liturgie nella loro quasi totalità sono celebrate in croato, con alcuni elementi in altre lingue, legate alla presenza di fedeli, appartenenti a particolari aree linguistiche. Testi e riti sono accompagnati dalle rubriche in latino.

Il «Messale» è stampato dalla Tipografia Vaticana. Per l'elaborazione dei testi hanno collaborato i responsabili per la liturgia delle singole Chiese locali della Croazia.

Celebrazione a Dubrovnik

Celebrazione eucaristica e Beatificazione (Porto «Gruž», venerdì 6 giugno 2003, ore 11).

La celebrazione è caratterizzata dalla beatificazione della Venerabile Serva di Dio suor Maria di Gesù Crocifisso Petković.

Il formulario usato è quello della messa «per i religiosi» con la preghiera eucaristica terza. Le letture (Col 3, 12-17; Sal 33 [34], 2-9; Mc 10, 17-27) evidenziano, con una particolare sottolineatura da parte del brano evangelico, la necessità del distacco dalle ricchezze terrene per poter seguire Gesù. Pertanto, esse richiamano la vita della Venerabile Serva di Dio, una donna della storia recente della Chiesa croata, che viene innalzata all'onore degli altari. Anche altri elementi della celebrazione fanno riferimento alla cura particolare dei poveri e dei bisognosi, alla sensibilità sociale e alla solidarietà, radicate nell'amore verso Dio e verso il prossimo.

Particolare suggestione è data anche dal luogo stesso della celebrazione, Dubrovnik, città antichissima, nota per la sua armonica e artistica bellezza, purtroppo profondamente ferita nello scorso decennio dal turbine della guerra.

Celebrazione ad Osijek

Celebrazione eucaristica (Aeroporto «Osijek», sabato 7 giugno 2003, ore 10.45).

Il sabato precedente la Domenica di Pentecoste dell'anno 1998 la Diocesi di Djakovo e Srijem ha dato inizio al suo Secondo Sinodo Diocesano; nello stesso giorno, la visita del Papa sigilla la conclusione del cammino sinodale di questa Chiesa locale durato cinque anni.

Per la celebrazione presieduta dal Santo Padre è stato scelto il motto: «In communione Christi missionis». I formulari liturgici e le letture (Ef 4, 1-7.11-13; Sal 145, 8-9. 10-11. 13cd-14; Gv 15,8.15-17) rispecchiano la vocazione alla santità, all'unità, al servizio e all'impegno da parte di tutti i fedeli alla realizzazione della missione della Chiesa. Viene usata la preghiera eucaristica terza.

Nella medesima celebrazione si fa memoria del 150º anniversario della fondazione della Provincia ecclesiastica di Zagreb e pertanto dell'Anno giubilare metropolitano, che ha la propria conclusione nella Domenica di Pentecoste. I due eventi trovano una particolare espressione nella professione di fede.

Non lontano dal luogo della celebrazione si trova la città di Vukovar, distrutta dalla guerra nel 1991. La presenza nella celebrazione di un Crocifisso, danneggiato durante la guerra, è testimonianza di sofferenza ma anche di speranza, di riconciliazione e di novità di vita. L'incoronazione, al termine della Messa, della statua della Madonna di Aljmaš e dell'immagine della Madonna di Voćin, due santuari mariani distrutti dalla guerra e tornati ora a rifiorire, è segno del rinnovamento ecclesiale. 

Il Santo Padre visita anche la chiesa cattedrale di Djakovo. In essa rimane in silenziosa preghiera e quindi invoca l'intercessione di San Pietro apostolo, titolare della cattedrale, basilica minore.

Celebrazione a Rijeka

Celebrazione eucaristica («Delta», domenica 8 giugno 2003, ore 10).

Nella celebrazione della Domenica di Pentecoste a Rijeka si usano le letture previste dal Lezionario (Atti 2, 1-11; Sal 103 [104], 1ab. 24ac. 29b. 30. 31. 34; Gal 5, 16-25; Gv 20, 19-23) e i formulari eucologici propri della solennità. La preghiera eucaristica scelta è la seconda.

In questa celebrazione si vuole anche sottolineare il tema della famiglia, al quale le Chiese della provincia ecclesiastica (metropolia) di Rijeka intendono dedicare nei prossimi anni un'attenzione particolare. Per questo motivo è stato scelto per il viaggio apostolico del Santo Padre in Croazia il motto «Familia: via Ecclesiæ et populi».

La seconda lettura viene proclamata in lingua italiana data la presenza dei fedeli di lingua italiana che vivono a Rijeka e in questa provincia della Croazia.

Nella regione della metropolia di Rijeka si trovano le diocesi, in cui si sono conservate durante i secoli l'eredità e la liturgia glagolitica. La presenza e l'utilizzo di tale liturgia sul suolo croato è stata occasione di forte impulso nel Concilio Ecumenico Vaticano II, perché nel rinnovamento della liturgia della Chiesa trovassero posto le lingue particolari e le liturgie proprie delle Chiese locali. Perciò è stato previsto l'uso del canto paleoslavo, in redazione croata, delle parti dell'Ordinario della Messa.

Nel pomeriggio di domenica 8 giugno 2003 il Santo Padre visita, sulla collina che domina Rijeka, il Santuario di Nostra Signora di Trsat, che nel 1991 ha celebrato il 700° della sua origine. Il Santo Padre venera l'icona della Madonna e saluta la comunità dei Frati francescani che custodiscono il Santuario.   

Celebrazione a Zadar

Preghiera dell'Ora media (Sesta) (Forum, lunedì 9 giugno 2003, ore 11.15).

A Zadar nell'anno 1177 i fedeli hanno dato il benvenuto al Papa Alessandro III e lo hanno salutato in lingua croata «immensis laudibus et canticis altissime resonantibus».

Anche oggi, al Foro di Zadar, che è testimonianza della storia millenaria della città, i fedeli cantano insieme al Santo Padre la preghiera ufficiale della Chiesa, la Liturgia delle Ore. La celebrazione dell'Ora media in questo luogo collega, in modo significativo, gli inizi della Chiesa in questa terra (IV secolo), la successiva ricchezza delle varie espressioni di vita religiosa e l'impegno attuale a continuare a portare i frutti nello stesso Spirito. In tal modo viene anche sottolineata la continuità secolare della preghiera dei fedeli di Zadar in unione con il Papa.

L'Ora sesta è impregnata di elementi mariani, perché la Chiesa in Croazia, il lunedì dopo Pentecoste, celebra la festa della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa. Questa festa, che segna il passaggio al tempo «per annum», porta in sé l'eco dell'evento della Pentecoste, espressa nel canto dei fedeli che con Maria esultano: «L'anima mia magnifica il Signore». 

*** 

«Familia: via Ecclesiæ et populi», è il motto scelto dai Vescovi croati come tema caratteristico delle celebrazioni liturgiche del Santo Padre durante la sua visita apostolica. In tale modo si intende porre l'attenzione pastorale sul nucleo dell'esistenza umana, quale è la famiglia, perché, permeata dai valori del Vangelo, porti frutti per la crescita della Chiesa e per radicare un amore vero verso la comunità nazionale. 

Nelle singole celebrazioni, incorniciate all'interno del tempo liturgico della preparazione e della celebrazione della Pentecoste, viene sottolineato il carattere della ecclesialità, espressa nella chiamata alla sequela dei consigli evangelici, nella comunione nella missione, nella chiamata al rinnovamento pentecostale della Chiesa sull'esempio della fede vissuta da Maria. Sulla traccia del motto scelto per la visita del Papa all'arcidiocesi di Zagreb, nel 1994: «In te, Domine, speravi» e di quello della sua seconda visita in Croazia, nel 1998: «Eritis mihi testes», questa terza visita cerca di dare alla testimonianza il volto della famiglia, posta davanti alle sfide della società odierna, contrassegnata da conflitti ma nella quale i cristiani sono chiamati a promuovere la cultura della vita e della comunione.

Nei testi liturgici e nei riti, riportati in questo «Messale», come pure nell'intera visita pastorale ancora una volta sono evidenti la premura e l'amore del Santo Padre per la Chiesa che è in Croazia. Egli con questo amore invita a vivere con autenticità la santità cristiana, la missione e la comunione, quali doni dello Spirito Santo che viene incontro ed accompagna ogni sforzo umano nel fare il bene.

Questo libro liturgico, pertanto, rimane testimonianza non solo della visita del Successore di Pietro, ma altresì del cammino della Chiesa che invoca lo Spirito Santo, perché egli faccia di noi un sacrificio perenne gradito a Dio: Ipse nos tibi perficiat munus æternum.

Città del Vaticano, 11 maggio 2003, Quarta Domenica di Pasqua («del Buon Pastore»).

 

+ PIERO MARINI
Vescovo titolare di Martirano
Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie

       

  

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